20 agosto 2005

i consigli cioccolatieri #4 - degustazioni

In lieve contrasto con quanto scritto la scorsa settimana, ho provato per voi, ma non solo ;-P, alcune cioccolate. Riporto dei banali pareri e consigli sulle seguenti, a seconda dei gusti, delizie:
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Xoco, fondente 60% con nocciole italiane. In realtà è una granella di nocciole e, a mio parere, ne risente il gusto perdendo in buona parte l’aroma della tostatura. È un prodotto del commercio equo e solidale quindi si trova quasi esclusivamente nelle botteghe del circuito;
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Xoco, fondente 60% al tè verde Earl Grey. Notevole l’aroma del bergamotto. Da riproporre, magari quale glassa alla Sacher. Sì, ha incontrato la mia approvazione;
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Lindt, fondente 49% Citron Intense, édition limitèe. Pessima combinazione anzi, una delle peggiori che abbia mai assaggiato. Sembra quasi che sia limone con cioccolata e non viceversa; troppo intenso il gusto, al limite del nauseabondo. E sì che le combinazioni cacao – agrumi hanno sempre dato degli ottimi risultati;
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Lindt, bianco Fraîcheur de fraise, édition limitèe. In realtà oltre alle fragole contiene anche un po’ di rabarbaro. Ebbene sì, commisi l’errore di non accorgermi al momento dell’acquisto che era cioccolata bianca. Comunque la prova l’ho fatta, mica potevo buttarla via. E devo dire che è fra le migliori cioccolate bianche mai assaggiate; ciò significa però che la consiglio agli amanti del genere, difficilmente ne acquisterò un’altra;
- Quetzal, fondente 50% alla cannella. Carina, anche se molto semplice, la confezione in carta da pacchi e spago colorato. Il nome deriva dalla cooperativa siciliana, di Modica, che importa i prodotti del commercio equo e che richiama il nome dell’uccello sacro agli Aztechi e ai Maya (i padri dei maestri cioccolatieri odierni). La barretta di cioccolato è compatta, dalla forma molto simile a quella delle barre di cioccolato dell’esercito. Il profumo è intenso e molto promettente; all’assaggio però si avverte che lo zucchero è cristallizzato, non amalgamato al cacao. Noto che negli ingredienti c’è solo la pasta di cacao e non anche il burro di cacao: possa dipendere da questo? Insomma, si sarà già capito, non mi è piaciuto molto;
- Quetzal, fondente 50% alla vaniglia. Confermato l’effetto zucchero di canna cristallizzato; l’aroma di vaniglia non è particolarmente intenso. Penso che sul Quetzal farò un bel rigo sopra, anche se ne esistono svariati gusti tutti aromatizzati, a meno di incredibili risultati coi pastrocchi che inventerò per utilizzare questi 2 etti scarsi di cioccolato che dovrò riciclare.
L’abbuffata ha contribuito a rendere più leggero il mio stato depressivo, e comunque a livello fisico non ho ancora registrato forti effetti collaterali… lo dico sempre, la cioccolata se è di buona qualità non dà che piacere.

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