Sembra, leggendo un po' nella blogsfera, che l'argomento politico di questo periodo sia, oltre che governatori da tenere /cacciare, il bel Ivan Scalfarotto, manager 40enne, candidato alle primarie dell'Ulivo a ottobre. Le procedure di candidatura prevedono che siano raccolte ben 10.000 firme di elettori, non solo ma che ci siano almeno 1.000 firme di residenti in una stessa regione per 10 regioni il ché rende difficoltoso il traguardo per chi ovviamente non ha un apparato consolidato alle spalle. Fin qui tutto ok per me, mi stanno bene determinati paletti numerici. Le firme dei sostenitori di un candidato devono essere certificate da un eletto del centrosinistra attualmente in carica, dai consiglieri circoscrizionali fino ai parlamentari italiani ed europei.
Gli eletti DS pare (non posso avere certezze per tutti) si rifiutino di raccogliere i voti di preferenza per un candidato che non sia Prodi, il candidato ufficiale del partito. Questa posizione, se comprensibile da un punto di vista (anche se di bottega), non la ritengo affatto giusta perché agli eletti del centrosinistra è stato chiesto di fare da certificatori, non da censori. Visto che i diversi candidati hanno quasi tutti dei partiti alle spalle, come si fa a pensare che queste siano delle primarie a cui ciascun elettore italiano possa iscriversi se poi la semplice regolina della certificazione delle firme di appoggio permetta dei comportamenti del genere. Il problema è particolarmente sentito da queste parti, visto che un buon 40% (sul totale) dei voti va ai DS e un buon 60% degli eletti appartiene ai DS. Anche se il mio voto alle primarie andrà a Prodi, salvo cataclismi dell'ultim'ora, almeno desidererei non si creassero queste prese di giro. Il rammarico aumenta visto che apprendo che per una volta si candidava un gay, pure discreto imho... vogliamo mettere la gioia di scegliere lui con uno dei faccioni di ultracinquantenni o più?
Gli eletti DS pare (non posso avere certezze per tutti) si rifiutino di raccogliere i voti di preferenza per un candidato che non sia Prodi, il candidato ufficiale del partito. Questa posizione, se comprensibile da un punto di vista (anche se di bottega), non la ritengo affatto giusta perché agli eletti del centrosinistra è stato chiesto di fare da certificatori, non da censori. Visto che i diversi candidati hanno quasi tutti dei partiti alle spalle, come si fa a pensare che queste siano delle primarie a cui ciascun elettore italiano possa iscriversi se poi la semplice regolina della certificazione delle firme di appoggio permetta dei comportamenti del genere. Il problema è particolarmente sentito da queste parti, visto che un buon 40% (sul totale) dei voti va ai DS e un buon 60% degli eletti appartiene ai DS. Anche se il mio voto alle primarie andrà a Prodi, salvo cataclismi dell'ultim'ora, almeno desidererei non si creassero queste prese di giro. Il rammarico aumenta visto che apprendo che per una volta si candidava un gay, pure discreto imho... vogliamo mettere la gioia di scegliere lui con uno dei faccioni di ultracinquantenni o più?
6 commenti:
Come sei frivola ;-P
Io inserisco in fondo al post una nota di... leggerezza -e bellezza ;-)- e subito vengo tacciata(o) di frivolezza... 'shtarda(o) ;-PPPP
ma ti garba o preferisci il bsx pecorarioscanio?
Mica siamo in Germania, qui.
Sai pensavo al fatto che nelle maggiori cariche dellos tato c'è gente che per legge dovrebbe essere in pensione. Ma in politica vale il detto LARGO AI VECCHI. john
Ma i partidi non dovrebbero solo consigliare le preferenze? Sennò che primarie sono, tanto varrebbe dire Prodi punto e basta
A proposito Il LIVORNO è primario in classifica. john
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