modi per commuoversi

Accidenti che bella la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi. Stupenda dall'inizio alla fine. E, per una volta tanto, sono d'accordo coi telecronisti: ricca di quadri, di scene che si succedevano ad un ritmo veramente incalzante.
Coi suoi momenti down come è naturale che ci siano: le mucche con le rotelle (che momento kitch), la pubblicità che va sempre ad interrompere la sfilata degli atleti (tremenda quella del mecdonald), l'inquadratura agli ex regnanti d'Italia mentre sfilavamo (e inquadrate Carlo Azeglio e fermatevi su di lui, porco mondo!).
Certo che tra Pavarotti, Peter Gabriel, ma sì anche la Ferrari (ogni tanto concedo una licenza alla mia spocchia), Carlo Azeglio che con tono perentorio fa la dichiarazione di apertura, gli ultimi tedofori sui quali avrei preferito i quattro della staffetta di Lillehammer ma va bene lo stesso, tra tutti questi momenti e anche tanti altri che ora non mi ritornano in mente, ne scelgo due: senza dubbio la fantastica colonna sonora messa su durante la sfilata degli atleti che, se un dj un giorno mettesse su in una delle rare volte che vado in discoteca, potrei ballare ininterrottamente per cinque ore di fila; e poi lo sguardo della nostra portabandiera Carolina Kostner, con quella gioia mista a commozione che si può avere a 19 anni travolti da una cosa talmente grande da non potersene rendere conto completamente. E io lì a commuovermi con lei.
Mentre scrivo ho messo su TUF. Non posso aggiungere altro.