11 maggio 2006

testardo incompreso (e precario)

Sono da poco arrivato al lavoro. E sono stato accolto con un bel "duro e testardo che non sei altro" dalle mie colleghe. Il buongiorno stavolta era solo sottinteso. Cosa ho combinato? Ieri sera ho compilato la richiesta di tutte le ferie e permessi che mi rimangono da fare fino alla fine del contratto, fine giugno.
Secondo le mie colleghe non dovevo fare nessuna richiesta ma, come mi avevano già detto chiaro e tondo due giorni fa, dovevo cogliere l'accenno fattomi dal nostro responsabile a lavorare pure quelle ore, tanto poi me le avrebbero pagate. Non fu un'indicazione chiara la sua ma, ripeto, solo un accenno, una eventualità.
Le ore di ferie e permessi non godute ma lavorate sono sì pagate in aggiunta allo stipendio ma sono anche tassate in modo cospicuo. Inoltre, come già scrissi tempo fa, qui al lavoro si creerebbe una situazione a dir poco singolare: mentre a un paio di dipendenti stanno facendo fare ferie forzate perché ne avevano accumulate troppe, a me chiederebbero di non farle?
Perché tanta veemenza nelle mie colleghe? Anche loro hanno fatto un classico ragionamento: tanto prima del nuovo contratto devono passare almeno 20 giorni, e quindi Andrea starai a casa a luglio. Peccato che quei giorni non si chiamino vacanze ma disoccupazione. Purtroppo neanche con questa risposta il concetto è compreso. Ed è questo che mi sconcerta di più. Arrivare, per conservare un posto di lavoro per altri 5 mesi (stessimo parlando di contratti a tempo indeterminato vedrei anch'io le cose sotto una luce diversa) a rinunciare a quei pochi diritti e che questa rinuncia ti sia indicata, dalle tue colleghe poi, come sinonimo di serietà e attaccamento alla società (la quale invece ti propone sempre e solo contratti precari) mi deprime alquanto. È più comprensibile a miei occhi a questo punto la posizione della società, rispetta almeno le mie aspettative su chi non crede, più di tanto, nelle mie capacità. Capacità che secondo le mie colleghe sarebbero invece valorizzate oltre le possibilità della società con queste offerte di contratto. Stiamo parlando di 4° livello CCNL del commercio!

7 commenti:

Numero 6 ha detto...

1) Sono donne, cerca di capire. Per noi è un po' diverso.
2) È uno dei migliori contratti in giro. Fosse stato da metalmeccanici, di post ne scrivevi una decina.

Alice Twain ha detto...

#6: il fatto di avere un paio di tette, non vuole dire essersi giocate il cervello.

Sacher, hai solo chiesto quanto ti spetta. Tutto qui. E questo varrebbe ancehs e il contratto fosse a tempo indeterminato.

Numero 6 ha detto...

typesetter: no, infatti vuol dire solo avere più difficoltà a trovarne un altro, di lavoro.

gaia ha detto...

E chi le tette ce le ha ridotte?
:-PPPPPPPPPPPP
(stamattina mi escono solo cazzate)

Alice Twain ha detto...

Ermanno, qui il discorso era totalmente diverso: le sgallettate non hanno proposto a Sacher di non godere di quelle ferie per non rischiare di perdere il lavoro: glie l'hanno proposto perché tanto poi "starà a casa per venti giorni". A parte che, a seconda dei contratti, quei venti giorni possono essere di lavoro in proroga del contratto precedente overo di disoccupazione durante la quale il lavoratore, tanto per pararsi il culo, si sbatte come un forsennato per cercare un altro lavoro, sia mai che non me lo rinnovano questo contratto, il ragionamento era puramente "brianzolo", los tesso ragionamento che nel nordest e qui in brianza spinge certuni lavoratori a fare tre o quattro turni di seguito, ininterrottamente, per fare strordinario, o a barriccarsi all'interno dello stabilimento in caso di sciopero per poter crumirare in pace. Cinque euro in più in cambio del mio culo (e svariati altri organi): chi offre di più?

Numero 6 ha detto...

Può essere, e in tal caso di sgallettate si tratta.
Però ho visto già colleghi che sconsigliano altri da tali iniziative per evitare di essere "associati" al rompicoglioni, e mi sembrava di vedere indizi di questo comportamento.

aelred ha detto...

scusa se mi intrometto (grazie della visita, intanto), ma secondo me le tue colleghe hanno solo fatto un bieco ragionamento egoistico: se lui va in ferie, non dobbiamo lavorare di più. e forse ci danno meno giorni di vacanza.
non credo che si preoccupassero troppo di te. secondo me fai benissimo