Delle circa 60 pratiche per le borse che abbiamo ricevuto allo sportello in questi ultimi giorni, almeno la metà non andavano bene. Perché? Per il semplice motivo che ad inizio agosto il sottoscritto chiamò l'ufficio preposto e chiese delucidazioni per una persona che non sapeva come rispondere ad una precisa domanda sul modulo di richiesta online. "Aggiungeteci un asterisco e fate firmare una dichiarazione alla persona" fu la riposta. E così abbiamo fatto per un mese e passa. L'altro giorno si sono rimangiati quando detto, per cui è toccato rimediare. Quattro ore il pomeriggio in tre dedicate a questo lavoro. Ma questo non fa parte della serie "il mondo è bello perché è vario".
Ciò che ne fa parte è invece la mamma che, avuta risposta negativa da una collega per fare una pratica, ha ritelefonato disperata su come deve fare e, avendo nel frattempo chiarito come tale procedura possa essere processata sul computer, le ho detto che poteva venire quando aveva pronti tutti i documenti. Ah si? Certo. Ma la sua collega... Sì, ma ora ci sono arrivate le istruzioni corrette quindi possiamo andare avanti... Ah ma io vengo da lei. Guardi che sarà lo stesso, è equivalente anche con una collega. No no, io verrò da lei.
Babbo che viene per chiedere del figlio e del perché non ci siano esami registrati sulla pagina personale dello studente. Guardi, è possibile che ci sia un ritardo nella registrazione. Da due anni a questa parte (chiede lui)? Bè no, effettivamente mi pare un po' troppo. Come si fa a farseli registrare? Bisogna recarsi alle segreterie centrali, solo lì registrano gli esami; sa mica se suo figlio è in regola con le tasse? Certo che lo è! No, sa se non lo fosse allora gli esami non vengono registrati fino a quando non viene saldato. No no è a posto; però lei può verificare quali sono stati registrati? Si potrebbe provare a stampare un certificato di frequenza e di esami, però occorre che suo figlio si presenti di persona oppure che deleghi qualcuno per scritto. Ma sono suo padre, e sono io che pago le tasse. Ma è suo figlio ad essere iscritto, non lei. Non convinto se ne và. Il giorno dopo ritorna e va, evitandomi, dalla mia collega. Stesse domande, stesse risposte. Un altro giorno è ritorna, altra collega ancora. Stavolta porta un foglio di delega (firmato da chi? ci viene il sospetto...). Stampiamo questo benedetto certificato ma di esami registrati neanche l'ombra. Soluzione: segreterie centrali e portarsi dietro il libretto. Se ci va lei, sempre con delega. Guardi che mio figlio mi ha detto che il libretto lo ha depositato proprio là già un po' di tempo fa per registrare alcuni esami. ???? ci fissiamo perplessi!! Come ha detto scusi? E ripete... perché non è questa la procedura (chiede)? Ci guardiamo bene dal dirgli di no, però le nostre facce hanno parlato da sole... prende e se ne va verso le segreterie centrali come una furia. O era verso il figlio che stava andando?
Drin drin... pronto, segreterie centrali?... bla bla bla...
Ciò che ne fa parte è invece la mamma che, avuta risposta negativa da una collega per fare una pratica, ha ritelefonato disperata su come deve fare e, avendo nel frattempo chiarito come tale procedura possa essere processata sul computer, le ho detto che poteva venire quando aveva pronti tutti i documenti. Ah si? Certo. Ma la sua collega... Sì, ma ora ci sono arrivate le istruzioni corrette quindi possiamo andare avanti... Ah ma io vengo da lei. Guardi che sarà lo stesso, è equivalente anche con una collega. No no, io verrò da lei.
Babbo che viene per chiedere del figlio e del perché non ci siano esami registrati sulla pagina personale dello studente. Guardi, è possibile che ci sia un ritardo nella registrazione. Da due anni a questa parte (chiede lui)? Bè no, effettivamente mi pare un po' troppo. Come si fa a farseli registrare? Bisogna recarsi alle segreterie centrali, solo lì registrano gli esami; sa mica se suo figlio è in regola con le tasse? Certo che lo è! No, sa se non lo fosse allora gli esami non vengono registrati fino a quando non viene saldato. No no è a posto; però lei può verificare quali sono stati registrati? Si potrebbe provare a stampare un certificato di frequenza e di esami, però occorre che suo figlio si presenti di persona oppure che deleghi qualcuno per scritto. Ma sono suo padre, e sono io che pago le tasse. Ma è suo figlio ad essere iscritto, non lei. Non convinto se ne và. Il giorno dopo ritorna e va, evitandomi, dalla mia collega. Stesse domande, stesse risposte. Un altro giorno è ritorna, altra collega ancora. Stavolta porta un foglio di delega (firmato da chi? ci viene il sospetto...). Stampiamo questo benedetto certificato ma di esami registrati neanche l'ombra. Soluzione: segreterie centrali e portarsi dietro il libretto. Se ci va lei, sempre con delega. Guardi che mio figlio mi ha detto che il libretto lo ha depositato proprio là già un po' di tempo fa per registrare alcuni esami. ???? ci fissiamo perplessi!! Come ha detto scusi? E ripete... perché non è questa la procedura (chiede)? Ci guardiamo bene dal dirgli di no, però le nostre facce hanno parlato da sole... prende e se ne va verso le segreterie centrali come una furia. O era verso il figlio che stava andando?
Drin drin... pronto, segreterie centrali?... bla bla bla...
1 commento:
Miiii, pensa che in Canada per autorizzare mio padre a leggere la mia carriera accademica non solo deve avere una delega scritta, ma devo anche averlo inserito tra le persone che si possono presentare per ricevere informazioni.
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