18 giugno 2007

c'è sempre una speranza

I lettori di questo blog (chi, quando e soprattutto perché) ricorderanno benissimo che ho una collega che non ha mai inteso nessun mio segnale riguardante la mia omosessualità. Quella che insomma, neanche dirle per due volte di fila che 'no, io alle donne non faccio proprio nulla' si ammoscava qualcosa.
Stamani due altre mie colleghe, donne perfide ;-), al suo commento 'Andrea ti vedo un po' abbronzato, sei stato al mare?' le hanno subito risposto 'no, è stato a Roma'.
Al rientro dopo la pausa pranzo mi fa, con minor ingenuità che finora le riconoscevo 'cosa sei andato a fare a Roma?', 'sono andato al Pride' ho risposto cogliendo subito la palla al balzo. 'Dove scusa?', 'sono andato al Gay Pride'. Attimo di silenzio, ma proprio breve. 'Ah, ma senti... ed è stato bellino?', 'sì, molto'. 'Eh, io non ci sono mai stata ad una manifestazione del genere ma immagino che lo sia'.
Ma allora, mi domando e dico, ci faceva? Comunque sia dove in futuro non riporrò più speranze, un barlume dovrò lasciarlo. Giusto un po', il piccolo mondo sacheriano ne risentirà per il meglio.

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