20 giugno 2007

del perché i fiorentini non capiscono una sega

Oggi è stata una giornata campale: due controlli di due rendiconti. Uno in ufficio la mattina; l'altro a Firenze nel primo pomeriggio.
Questa mattina i funzionari regionali sono giunti alla nostra sede con solo 1 ora e mezza di ritardo!! (avrei loro sparato). Alla fine mi è toccato fare una corsa alla stazione coi documenti per il secondo controllo per prendere il treno. Per essere a Firenze alle 14.
Riscrivo, forse non avete colto il punto essenziale: ho corso per essere a Firenze alle 14.
In questi ultimi due giorni me ne lamentavo un po': dopo oggi pomeriggio devo rivedere la mia definizione di caldo.
E pensare che per fortuna alle 16,30 ero di nuovo sul treno per il ritorno. Senza aria condizionata, va da sé.
Ora sono qui, dopo doccia, bevuta di quasi un litro di succo di pompelmo, che ho smesso di sudare ma con ancora addosso troppa stanchezza da stress termico. E, altro effetto dell'eccesso di caldo, con un'enorme voglia di piangere. Non voglio più andare a Firenze col caldo. Sob, sob.

3 commenti:

Red Mosquito ha detto...

Già che eri a firenze, ali hewson l'hai vista?:-)

SacherFire ha detto...

Sarebbe a dire? Ali era a Firenze?! Madonna... me la son persa!

Red Mosquito ha detto...

Sì, era al pitti per presentare la linea di abbigliamento edun. In un primo momento si era vociferato pure che ci fosse bono. In realtà c'era solo lei.