11 settembre 2007

che succede

E va bene, anch'io il post del giorno. Però qui lo scrivo e qui lo nego (il che, per uno scritto, è un po' difficile), perché la verità fa male, e cioè che se c'è uno che vive in un mondo tutto suo quello sono io. In generale sono così, le cose le afferro dopo -molto dopo-. Ne vengo a conoscenza dopo -molto dopo-. Qualche volta faccio eccezione a me stesso, e mi meraviglio con acute analisi da fantastico preveggente, ma poche volte -molto poche- giusto per non spaventarmi di me.
Io sei anni fa ero al lavoro. Il primo aereo si schiantò sulle Torri Gemelle che mancavano pochi minuti alle 9 ora di New York. Le 15 in Italia. Ero in quella specie di ufficio senza finestre dove lavoravo all'epoca. Non ricordo se ero da solo o se eravamo in due. Fatto sta che alle 17,30 ero già a casa, ché all'epoca ci tornavo molto prima di adesso. Per la strada, col senno di poi, ricordo un po' meno gente, ma forse era solo un'impressione. Al solito, dopo una giornata passata alla luce artificiale, mi facevano male gli occhi. Così non accesi nemmeno la tv. Probabile che sfogliassi un libro.
Prima di cena, passate le 20, mi decisi ad andare un po' su internet, un po' di siti, email, e poi solita navigata piena di curiosità su IFMU2, il newsgroup dei fans degli U2; e lì vidi post dai strani oggetti: 'le twin towers sono crollate', cose simili. Lì per lì verificai se ero sul mio newsgroup, ma sì, c'ero proprio, non mi ero sbagliato. Andai di corsa alla tv e iniziai a vedere le immagini degli schianti e poi quelle dei crolli. Dopo quasi 6 ore.
E d'improvviso realizzai che ero da solo. E telefonai all'amico F e poi ai miei. E tornai a far parte di questo mondo.

Nessun commento: