02 settembre 2007

cinghiali e attentati

Andare nella inner Tuscany riserba sempre delle sorprese. Stavolta c'è stata ad es. la conoscenza, rigorosamente a distanza, di Nemorino - alias il Brad Pitt dei gatti. O anche vedere, su un piatto non mio, una bistecca di cinghiale che mi sussurrava amaramente: dovevi ordinare me, bischero! Poi, per ultimo, ma ben poco dulcis in fundo, un attentato alla mia vita.
Ma andiamo per ordine.
Si era lì per festeggiare quattro persone. Però le cose non mi tornavano. Per cui - con la consueta gentilezza che mi contraddistingue - ho chiesto a chi era nata l'8 agosto il perché del suo festeggiamento. Banalità, e a me scoccia ricevere come risposte delle banalità.
Poi c'è un'altra festeggiata che mi sms-essa con un 'aperitivo da Nemorino': avranno aperto un nuovo locale? Mi ricordo invece che trattasi del gatto simil-siamese-che-tanto-piace. Sarà, a me pare pazzo, ma proprio da legare. Qui però sono tutti gattofili.... no, anche i gattofili lo dicono - mi pareva. Per poco con l'aperitivo non mi embriaco.
Andiamo? ma no non siamo tutti. Siamo pronti, usciamo tra 10 minuti (chi può rispondere così? quelli dei fusi orari tra Italia e Tunisia). Sì sì, come no. Ci avviamo, e all'arrivo nella fredda gola appenninica, ci raggiungono dopo neanche 5 minuti. Bene.
Qui da me c'è la cosiddetta ribotta a Montinero, lì c'è stata la ribotta a Spedaletto. Spettacoli a tavola. E io mi ci son messo puro d'impegno, ma quella rostinciana continuava a moltiplicarsi nel vassoio.
Buona la torta, buonissima, fanno la coppia BQC (ché non una sigla aeroportuale) all'unisono. Sì, certo, però c'era troppo bicarbonato, non si sentiva?
Freddino lassù. Sì, decisamente. Scendiamo. Musica triste, unico sussulto sul video che NON mi ha visto tra le comparse (cmq protagoniste). Via di nuovo. Assistere al passaggio 49.999 - 50.000 km son cose. Faccio foto! Un noooo! lontano sembra arrivare alle mie orecchie; imperterrito non me ne curo e scatto.
E via a Prato. E via a letto. Buongiorno, oh ma ciao. Vieni qui in terrazza che si sta di un bene. Prendi la seggiola, ma sì quella. Comoda vero? Sì. Ma che bello, finalmente vedo la farina di carrube. D'ora in poi niente è precluso, pure il dessert definitivo potrà essere realizzato (soliti entusiasmi infantili). Un altro po' di bla bla. Stok!! ??? Stak!!! ?????? Strakiò!!!!
Sbraciolommi il dito mignolo della mano destra e pure la schiena nello schianto - cedimento strutturale - detonazione a distanza - chiamatela un po' come vi pare - della seggiola che all'uopo mi era stata favorita sul terrazzo in quel di Prato. E per fortuna che sono stato preso al volo. E tutti che si prodigano, e tutti prendi il cotone, e prendi il disinfettante, e tutti a fare: ehhhhh, la schiena!! E tutti ad aspettare che dica qualcosa. Ora mi dai i danni! E, ma, veramente... ripaga te la seggiola, te tu l'hai rotta (ma si vedeva non ci credeva a quello che diceva).
Poi arriva il risarcimento, che accetto ovvio, mica sono un approfittatore. Tiè, un po' di foto.

2 commenti:

AmicaB ha detto...

si sentiva, ma il risultato era cmq gradevolissimo...almeno per le mie fauci non esperte di dolci... :)

Anonimo ha detto...

mappovero! ma le sedie di tito sono proprio marce...:-(
AmicaN