Contravvenendo ad una tradizione oramai ultradecennale riguardante il giorno di Ferragosto, nella giornata di ieri sono uscito di casa.
Con un'unica eccezione di quando sono stato all'estero, dove però non c'è il Ferragosto, è stata veramente la prima volta da almeno 18 anni a questa parte che io ricordi di averlo fatto.
I ricordi delle belle iniziative ferragostane sulla spiaggia di Tirrenia, con giochi d'acqua tra la gente, lanci di palloncini, rincorse tra ragazzi e tanti, tanti sorrisi cortesemente ricambiati, mi scioccarono a tal punto da farmi desistere nel ritenere questo giorno una festa.
Una leggenda narra che sotto la sabbia della zona centrale della spiaggia, quella zona di confine per intenderci tra l'area di affluenza livornese -verso sud- e di affluenza pisana -verso nord- si conservino ancora i resti dei secchi che gioiosamente vennero lanciati -con anche il contenuto d'acqua versatavi da alcuni temerari- verso alcune gentili signorine, anche altrimenti apostrofate.
Oltre a questi forse è ancora possibile ritrovare qualche resto di palloncino, originalmente riempito di uno strano liquido giallastro, forse per rendere cangiante al riflesso del sole il colore della gomma: si ritiene che fu l'odore acre a non essere stato troppo gradito, stavolta dai fidanzati delle signorine di prima; ma certamente nelle ricerche che possono essere fatte attualmente non si incorre più in questo pericolo, fu infatti assicurata già all'epoca la sua natura biologica e quindi la natura, leggi biodegradabilità, ha già esaurito i suoi effetti.
Si ricordano ancora volentieri pure i giochi di nascondino e di acchiapparello, come si chiama qui, tenutisi tra squadre formatesi in modo del tutto casuale, un po' come la limatura di ferro viene distribuita equamente tra polo nord e polo sud di un magnete, tra gli ospiti spiaggianti. I perdenti, o i raggiunti che dir si voglia, diventarono facilmente di color vinaccia nonostante l'assenza, pare quasi incredibile, di vino.
Insomma, la mega rissa più mega rissa che ci sia mai stata da queste parti con qualche centinaio di persone coinvolte.
Mai, ripeto mai farmi gli auguri di Ferragosto.
Ah, per la cronaca ieri sono uscito per buttare della carta al cassonetto.
Con un'unica eccezione di quando sono stato all'estero, dove però non c'è il Ferragosto, è stata veramente la prima volta da almeno 18 anni a questa parte che io ricordi di averlo fatto.
I ricordi delle belle iniziative ferragostane sulla spiaggia di Tirrenia, con giochi d'acqua tra la gente, lanci di palloncini, rincorse tra ragazzi e tanti, tanti sorrisi cortesemente ricambiati, mi scioccarono a tal punto da farmi desistere nel ritenere questo giorno una festa.
Una leggenda narra che sotto la sabbia della zona centrale della spiaggia, quella zona di confine per intenderci tra l'area di affluenza livornese -verso sud- e di affluenza pisana -verso nord- si conservino ancora i resti dei secchi che gioiosamente vennero lanciati -con anche il contenuto d'acqua versatavi da alcuni temerari- verso alcune gentili signorine, anche altrimenti apostrofate.
Oltre a questi forse è ancora possibile ritrovare qualche resto di palloncino, originalmente riempito di uno strano liquido giallastro, forse per rendere cangiante al riflesso del sole il colore della gomma: si ritiene che fu l'odore acre a non essere stato troppo gradito, stavolta dai fidanzati delle signorine di prima; ma certamente nelle ricerche che possono essere fatte attualmente non si incorre più in questo pericolo, fu infatti assicurata già all'epoca la sua natura biologica e quindi la natura, leggi biodegradabilità, ha già esaurito i suoi effetti.
Si ricordano ancora volentieri pure i giochi di nascondino e di acchiapparello, come si chiama qui, tenutisi tra squadre formatesi in modo del tutto casuale, un po' come la limatura di ferro viene distribuita equamente tra polo nord e polo sud di un magnete, tra gli ospiti spiaggianti. I perdenti, o i raggiunti che dir si voglia, diventarono facilmente di color vinaccia nonostante l'assenza, pare quasi incredibile, di vino.
Insomma, la mega rissa più mega rissa che ci sia mai stata da queste parti con qualche centinaio di persone coinvolte.
Mai, ripeto mai farmi gli auguri di Ferragosto.
Ah, per la cronaca ieri sono uscito per buttare della carta al cassonetto.
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