20 agosto 2009

Queer as folk, Pittsburgh vista da Livorno

La scorsa settimana leggendo questo post di Cadavrexquis ho fatto mente locale che delle serie, sia inglese che americana, di Queer as Folk io non avevo mai visto nulla.
Ecco, ho colmato la lacuna culturale. Ho terminato di vedermi tutte e cinque le stagioni di QAF USA. Ho cominciato dalla seconda stagione e ho chiuso il cerchio poco fa con la prima.
Forse Queer as Folk mi ha catturato, fino a spronarmi a vedere tutti gli espisodi, anche per via del fatto che qui da me di comunità gay non ce ne è manco l'ombra. O forse è solo questione che essendo un asociale per definizione sono stato attratto dall'opposto. Nel dubbio credo comunque di aver compreso la scelta di Pittsburgh quale sede della serie. Mi è parso di cogliere un'intenzione quasi didattica da parte della produzione di escludere le grandi comunità gay delle metropoli degli Stati Uniti per voler rappresentare una realtà forse misconosciuta negli USA stessi ma ben viva e presente.
Visione vivamente consigliata. Segnalo questo account su Youtube per la versione in lingua inglese, e quest'altro per la versione in lingua italiana. Visti soprattutto i contenuti suppongo che siano visibili solo nel caso in cui si abbia un account. Non sono gli unici link dove trovare gli episodi della serie ma io mi sono avvalso quasi esclusivamente di questi due.
Preferisco nettamente la versione in inglese, il che detto da me e dalle mie capacità anglofone significa che c'è un abisso tra le due. Gli attori parlano un buon inglese mentre il doppiaggio in italiano rende veramente la metà; le voci dei protagonisti ne vengono talmente stravolte anche nella loro espressività da rendere il lavoro di doppiaggio un compitino svolto per onor di firma, nulla di più. La versione italiana sospetto abbia anche subito fortissimi tagli della censura per le scene di sesso esplicito. Avendo iniziato dalla seconda stagione in lingua inglese, e avendo trovato -per pigrizia forse- la quinta e la prima stagione solo in italiano, ho notato la notevole differenza proprio sulle scene di sesso. In pratica la durata media degli episodi in inglese è sempre più lunga di quei 3, 4 minuti.
E' vero quello che scrive Cadavrexquis sul suo blog: non ce ne è uno da buttare. Pura e vera fiction, insomma.
Una curiosità, solo una parte degli attori sono omosessuali. Ricordatevene se andrete a vedere qualche episodio. Comunque, a parte le quisquiglie di sesso e strafighi (prego, avete il permesso di ridere... sì, ancora un po'... posso continuare ora?) c'è pure un fantastico e assai presente accompagnamento musicale, quasi esclusivamente disco (ma si dice ancora musica disco?), imprescindibile elemento che caratterizza la serie, e se ve lo scrivo vuol dire che ne vale la pena. Enjoy.

3 commenti:

anto9161 ha detto...

ciao, ti volevo rngraziare...grazie a questo articolo ho scoperto il canale su you tube con tutte le puntate di queer as folk, altrimenti me le stavo guardando in streaming con i limiti di megavideo e la visione non ottima.
io mi sono affezionato al telefilm da pochi giorni..sono ancora alla prima stagione....ciao

SacherFire ha detto...

Prego Anto, mi fa piacere aver contribuito alla diffusione. Ti dirò, continuando la visione troverai che le stagioni successive sono migliori. Tranne l'ultima, dove c'è un po' di aria da smobilitazione. Ma veramente, ne varrà la pena.

anto9161 ha detto...

sai spero che le puntate sulcanale di youtube non siano censurate, pare di no a quanto sembra...già so che nella versione italiana le scene di sesso sono tagliate e durano meno rispetto a quella inglese o americana...che paese!!!