06 giugno 2007

generations of love

Eh già. Sono fatto così e ormai non mi ci metto più a cercare di correggermi. Mentre faccio una cosa molto facilmente vengo distratto da un'altra. Di questo mio lato più che di rassegnazione ne parlerei in termini di accettazione. Alla fine ho imparato ad dirmi che vado bene così come sono.
Dico questo in riferimento all'ultimo esempio; da qualche giorno ho iniziato la lettura di un libro che mi sta appassionando, eppure gli acquisti di ieri in libreria hanno causato l'ennesimo tilt cerebrale: quest'altro lo devo leggere assolutamente ora!
E così ieri, all'una di notte ho iniziato Generations of love, di Matteo B. Bianchi, e poco fa lo ho terminato. Ne è valsa la pena. Con una sola punta di rammarico: questo libro avrei dovuto leggerlo non ora nel 2007 ma quando uscì nel 1999. Otto anni persi, peccato.
Brevi passi, non che siano eccezionali verità rivelate, ma accidenti come si possono tradurre bene in parole certi quotidiani:


"La vita di un omosessuale è fatta di microdrammi. Una continua telenovela del dubbio: lo dico o non lo dico? Come un topografo incerto, è perennemente indeciso su quali siano i confini fra la libertà individuale e il rispetto degli altri, dove arrivi il proprio diritto a vivere come vuole e dove cominci la necessità di rispettare le persone che gli sono vicine. E quando "le persone" sono i propri genitori il topografo impazzisce. Alla fine rimane circondato in un quadratino in cui ogni passo è un rischio, con la sensazione, terrificante, che la propria felicità sia un'arma che prima o poi possa traboccare, ustionando chi gli è vicino."

"E' come se il mondo mi avesse rubato qualcosa, fin dall'inizio, e io non riuscissi a smettere di cercare. Ma forse è proprio questo a farmi sentire vivo, questa punta di inquietudine incuneata nella mia felicità quotidiana. Io sono il tarlo che mi rode."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello. Il migliore di Matteo B.Bianchi. Ho visto che hai in libreria anche Fermati tanto così che a me è piaciuto quasi altrettanto. Anche l'ultimo suo romanzo merita, ma non più a questi livelli. Però è sempre piacevole da leggere.
Ciao
Pax

SacherFire ha detto...

Per Fermati tanto così dissi qualcosa ad aprile. Per l'ultimo romanzo non so se metterlo nella wishlist oppure no; per ora mi ha bloccato il prezzo, sopra il budget che mi sono dato; salvo le solite eccezioni :-)