30 dicembre 2007

esperimenti di scienza e di fanta

Da alcuni giorni, da quando sono in vacanza, mi alzo molto tardi. Il mio orario oscilla in genere dalle 10 alle 10,30.
Ho notato che quando mi svegliavo in alcuni di questi giorni avevo il sentore di un leggero stato influenzale, con mal di gola e mal d'orecchi e cogli occhi che un po' bruciavano. Altri giorni no, tutto bene.
Oggi, al decimo giorno di sperimentazione, ho avuto la certezza matematica della causa che già sospettavo. Il motivo sarebbe nella temperatura del riscaldamento che, quando vado a coricarmi, abbasso tutte le sere. E, incredibile forse, quando regolo la temperatura per la notte intorno ai 18° la mattina mi sento bene, se invece la fisso a 18,5° mi sento poco bene al risveglio. Il tutto è legato anche da quello che uso per coprirmi: pigiama, trapunta, plaid. Con 18,5° ho caldo. E sto male.

Fatte queste considerazioni scientifiche (d'altronde se lavorassi per quello che ho studiato, lo sarei davvero scienziato) mi sento più leggero e passo subito alle considerazioni paranormali.

Ieri, matto che sono, ho voluto mettere alla prova l'idraulico che è in me. Avendolo già fatto svariate volte, e avendo immancabilmente raccolto risultati sconfortanti, avrebbe dovuto scattare la classica vocina: non lo fare Andrea. L'imperativo che mi son dato è stato di aumentare la pressione nella pompa dell'autoclave, che ormai quando entrava in funzione durava per circa 1,5 sec. Blocca l'acqua, svuota la pompa, chiudi i rubinetti, stacca la pompa, attacca il compressore e spera. Questa l'ormai collaudata procedura. Solo che dopo 3 ripetizioni del tutto, e ben 20 minuti di compressore chiavica, la pompa restava in funzione qualche decimo di secondo. Peggiorare la situazione di un fattore 10 non rientrava neanche nelle previsioni della vocina.
Stacco tutto. Pompa, e pure l'addolcitore, e inserisco l'acqua diretta (l'estrema ratio) dalle condutture condominiali. Andrò in cerca di un compressore decente.
Stanotte mi viene in mente che l'addolcitore non dovevo staccarlo. Che può andare benissimo indipendentemente dall'aver isolato il resto. Mentre stamani mi lavavo la faccia dal rubinetto esce un getto irregolare: le tubature erano piene d'aria. Attacco l'addolcitore e mi viene da farlo anche con la pompa. Che parte ma, soprattutto, rimane accesa per molti secondi.
La situazione, che dura anche attualmente, è che nell'impianto c'è ancora un po' di aria e la pompa rimane in funzione per circa 9 secondi. Dall'aver peggiorato le cose di un fattore 10, all'averle migliorate di un fattore 100. Il tutto facendo trascorrere una notte di calma apparente all'impianto idraulico di casa.
Spiegazioni scientifiche all'esito ottenuto non ne trovo. Attendo il ciclo di pulitura dell'addolcitore previsto per domani, ultima cartina tornasole per dichiarare che tutto va bene, anzi meglio. Dopodiché potrò attendere
fiduciosamente lo scoppio di tutto l'impianto. Un bel botto di capodanno.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

beh, almeno sei originale! Gli altri festeggiano coi fuochi e tu con l'acqua..:

Quanto al riscaldamento...una cosa banale: ma deumidifichi l'aria?

Alice Twain ha detto...

Medita sull'opzione timer. Quando punti a tirare tardi, butti la temperatura a 15 gradi, ma con il time puntato a 20 per le 8 di mattina: risparmi e ti scaldi allo stesso tempo. E con questa ultima dimsotrazione di estrema saggezza, ti auguro buona fine ma soprattutto molto migliore inizio.

SacherFire ha detto...

Qui l'aria la umidifico, non deumidifico ;-P
Timer? It costs! ;-)
Happy NYD.

Alice Twain ha detto...

Ok, per l'ano prossimo so che cosa regalarti; un bel timer! (Per inciso, la macchinetta costa dai 20 ai 60 euro, a costare può essere l'installazione.)

Anonimo ha detto...

Anche io se mi sveglio con i termosifoni accesi mi sveglio malissimo, irritato e stanco. Non so da cosa dipenda, penso sia legato al fatto che naturalmente il corpo al risveglio è più freddo, deve scaldarsi da sè e con il caldo esterno ci riesce meno bene.