...continua. E, con questo post si spera, finisce.
Il punto che sto per affrontare mi vede alquanto incerto. Nel senso che nei meandri delle teorie, dei principi fondamentali, stanno i miei limiti maggiori. Un po' per non aver approfondito quando era il momento giusto, un po' perché non è che io sia una cima. Prova ne è tra l'altro che sto facendo una premessa che sarà più lunga dell'assunto. Insomma, quello che sto per scrivere potrebbe essere messo in dubbio dalle domande più semplici: come ti chiami? quanti anni hai? e così via. Forse è meglio che mi dia un aiuto, cercherò quindi di prendere a piene mani dalle parole di Pinna.
Per catastrofismo si intende non tanto il disastro che può seguire alla caduta di meteoriti, ma che tali eventi abbiano causato effetti globali che, di conseguenza, abbiano influenzato il decorso della vita sulla Terra. Si attribuisce cioè in questo modo il valore di fattore che condiziona l'evoluzione ad un fenomeno del tutto estraneo alle leggi che regolano l'evolversi della vita.
In altre parole il catastrofismo, negando uno dei principi fondamentali della geologia e della paleontologia, che sono -non dimentichiamolo- delle scienze storiche, e cioè quello dell'uniformità (o, in una brutta ma letterale traduzione dall'inglese uniformitarismo) enunciato da Hutton -poi ripreso da Lyell- arriva, non facendo neanche troppi sforzi, a minare l'evoluzione stessa della vita. In parole più semplici, se riesco ad esprimermi, l'uniformità afferma che per comprendere i processi naturali del passato occorre riferirsi a quelli attuali, verificabili. Alcuni scienziati, anche geologi, mettono in discussione questo e vedono quale testimonianza della sua non validità proprio eventi quali la caduta dei meteoriti.
L'uniformismo (cambio un po' termine così, sennò vi tedio) in realtà comprende anche fenomeni bruschi e violenti. Per assurdo quello che potrebbe negare l'uniformismo è che nel passato ci siano stati fenomeni unici e irripetibili, diversi da quelli attuali. Quindi, per semplificare al massimo, il principio di uniformità sarebbe falso se la caduta di meteoriti (con le dichiarate conseguenze nello studio di Alvarez) fosse stato un evento unico e irripetibile nel futuro.
Ma non voglio stancarvi oltre. Avevo promesso che avrei parlato dei dinosauri attuali, giusto? Per farlo però bisogna tornare indietro (ancora?! sì!) e fare un ripassino. Forza che tanto chi è arrivato fin qui è perché vuole leggere questa parte. Il ripasso è presto fatto.
Primo punto: Classificazione delle specie. Senza fare cenno delle numerose divisioni intermedie, le specie viventi e fossili si suddividono in catergorie sistematiche. Le principali di queste sono, in ordine decrescente: Regno, Phylum, Classe, Ordine, Famiglia, Genere, Specie.
I dinosauri sono un ordine (o un superordine a seconda degli studi, la pagina di wikipedia che linko dà in effetti questa seconda classificazione) della classe dei rettili o, come piace tanto dire a me, ordine Dinosauria della classe Reptilia (va bè, concedetemi lo svago).
Secondo punto: Pippone storico (al solito). Huxley, già nel 1868, dedusse una stretta parentela tra i Teropodi, gruppo di dinosauri (tra cui anche il famoso T. rex) e BIP (ancora rimane celato il mistero) dal momento che trovò talmente tante analogie, soprattutto nella porzione posteriore -bacino e arti inferiori- nell'organizzazione generale scheletrica da non averne dubbi. Occorsero molti anni prima che l'affermazione di Huxley fosse confermata. Quello che non tornava era la mancata presenza, nei fossili di Teropodi ritrovati, della scapola. Alla fine, furono trovati dei fossili più completi dotati di scapola. I dubbi si restrinsero fortemente.
Le pagine di wikipedia che ora vi linkerò (notato che nel pippone storico non ho messo se non un unico link finora? mica è stato un caso) presentano le cose sotto una luce di certezza. In realtà la parola definitiva non esiste ancora, più per eccesso di prudenza e per trovare ancora più accordo tra gli scienziati che non per male interpretazione dei dati raccolti.
All'interno dei Theropoda si differenziò il gruppo dei Coelurosauria, e tra questi i Maniraptora, che poi dettero origine, dalle loro forme di minori dimensioni, agli Aves. Se ora fate una semplice uguaglianza BIP = Aves, ecco che avete l'arcano svelato.
Spero solo che la decisione definitiva sulla loro classificazione non tardi molto. Questo potrà anche tradursi in molti anni, ché i tempi per queste cose non sono brevi. Ma che beffa sarebbe per Alvarez! Ipotizzare cause, difendere ricerche, attaccare interpretazioni altrui, tutto teso insomma a dimostrare cosa abbia provocato un'estinzione... mai avvenuta.
Il punto che sto per affrontare mi vede alquanto incerto. Nel senso che nei meandri delle teorie, dei principi fondamentali, stanno i miei limiti maggiori. Un po' per non aver approfondito quando era il momento giusto, un po' perché non è che io sia una cima. Prova ne è tra l'altro che sto facendo una premessa che sarà più lunga dell'assunto. Insomma, quello che sto per scrivere potrebbe essere messo in dubbio dalle domande più semplici: come ti chiami? quanti anni hai? e così via. Forse è meglio che mi dia un aiuto, cercherò quindi di prendere a piene mani dalle parole di Pinna.
Per catastrofismo si intende non tanto il disastro che può seguire alla caduta di meteoriti, ma che tali eventi abbiano causato effetti globali che, di conseguenza, abbiano influenzato il decorso della vita sulla Terra. Si attribuisce cioè in questo modo il valore di fattore che condiziona l'evoluzione ad un fenomeno del tutto estraneo alle leggi che regolano l'evolversi della vita.
In altre parole il catastrofismo, negando uno dei principi fondamentali della geologia e della paleontologia, che sono -non dimentichiamolo- delle scienze storiche, e cioè quello dell'uniformità (o, in una brutta ma letterale traduzione dall'inglese uniformitarismo) enunciato da Hutton -poi ripreso da Lyell- arriva, non facendo neanche troppi sforzi, a minare l'evoluzione stessa della vita. In parole più semplici, se riesco ad esprimermi, l'uniformità afferma che per comprendere i processi naturali del passato occorre riferirsi a quelli attuali, verificabili. Alcuni scienziati, anche geologi, mettono in discussione questo e vedono quale testimonianza della sua non validità proprio eventi quali la caduta dei meteoriti.
L'uniformismo (cambio un po' termine così, sennò vi tedio) in realtà comprende anche fenomeni bruschi e violenti. Per assurdo quello che potrebbe negare l'uniformismo è che nel passato ci siano stati fenomeni unici e irripetibili, diversi da quelli attuali. Quindi, per semplificare al massimo, il principio di uniformità sarebbe falso se la caduta di meteoriti (con le dichiarate conseguenze nello studio di Alvarez) fosse stato un evento unico e irripetibile nel futuro.
Ma non voglio stancarvi oltre. Avevo promesso che avrei parlato dei dinosauri attuali, giusto? Per farlo però bisogna tornare indietro (ancora?! sì!) e fare un ripassino. Forza che tanto chi è arrivato fin qui è perché vuole leggere questa parte. Il ripasso è presto fatto.
Primo punto: Classificazione delle specie. Senza fare cenno delle numerose divisioni intermedie, le specie viventi e fossili si suddividono in catergorie sistematiche. Le principali di queste sono, in ordine decrescente: Regno, Phylum, Classe, Ordine, Famiglia, Genere, Specie.
I dinosauri sono un ordine (o un superordine a seconda degli studi, la pagina di wikipedia che linko dà in effetti questa seconda classificazione) della classe dei rettili o, come piace tanto dire a me, ordine Dinosauria della classe Reptilia (va bè, concedetemi lo svago).
Secondo punto: Pippone storico (al solito). Huxley, già nel 1868, dedusse una stretta parentela tra i Teropodi, gruppo di dinosauri (tra cui anche il famoso T. rex) e BIP (ancora rimane celato il mistero) dal momento che trovò talmente tante analogie, soprattutto nella porzione posteriore -bacino e arti inferiori- nell'organizzazione generale scheletrica da non averne dubbi. Occorsero molti anni prima che l'affermazione di Huxley fosse confermata. Quello che non tornava era la mancata presenza, nei fossili di Teropodi ritrovati, della scapola. Alla fine, furono trovati dei fossili più completi dotati di scapola. I dubbi si restrinsero fortemente.
Le pagine di wikipedia che ora vi linkerò (notato che nel pippone storico non ho messo se non un unico link finora? mica è stato un caso) presentano le cose sotto una luce di certezza. In realtà la parola definitiva non esiste ancora, più per eccesso di prudenza e per trovare ancora più accordo tra gli scienziati che non per male interpretazione dei dati raccolti.
All'interno dei Theropoda si differenziò il gruppo dei Coelurosauria, e tra questi i Maniraptora, che poi dettero origine, dalle loro forme di minori dimensioni, agli Aves. Se ora fate una semplice uguaglianza BIP = Aves, ecco che avete l'arcano svelato.
Spero solo che la decisione definitiva sulla loro classificazione non tardi molto. Questo potrà anche tradursi in molti anni, ché i tempi per queste cose non sono brevi. Ma che beffa sarebbe per Alvarez! Ipotizzare cause, difendere ricerche, attaccare interpretazioni altrui, tutto teso insomma a dimostrare cosa abbia provocato un'estinzione... mai avvenuta.
2 commenti:
Durante l'excursus tu ti sei chiesto perchè ci sia la necessità per gli esseri umani di trovare una causa esterna all'estinzione dei dinosauri. Credo sia un senso di autoconservazione, l'idea che le estinzioni di massa possano accadere e siano anzi accadute non trasmette un senso di tranquillità. Poi magari i paleontologi e gli geologi saranno abituati a contemplare la possibilità che il 90% delle specie sparisca in un arco di tempo relativamente breve, ma l'uomo comune preferisce di sicuro che ci sia una causa esterna e quindi controllabile.
L'autoconservazione implica istinto. Il che è naturale. Viene passato il segno quando si vuole argomentare e razionalizzare un istinto dandogli valenza di teoria scientifica.
Io avrei chiuso il commento con un l'uomo comune preferisce di sicuro che ci sia una causa esterna e quindi incontrollabile
Ciò che conosci puoi controllarlo (ma occorre una doppia fatica), ciò che non conosci non puoi controllarlo (ed è tanto comodo).
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