27 luglio 2005

Roma, 23 luglio 2005

È stato veramente un bel concerto. È stato il peggior concerto degli U2 al quale abbia assistito. Possono queste due affermazioni coesistere? La risposta per me è sì. In questo post però mi soffermo di più sulla prima, visto che i paragoni con altri concerti non sempre è giusto farli, i tempi cambiano sia per loro sia per me e inoltre la percezione di un evento può mutare a seconda di molte, troppe variabili, soprattutto emozionali.
'Bellissima Roma'. L'inizio con Vertigo è bello, coinvolgente, subito seguito da I will follow che non fa che incrementare l'adrenalina mia e del resto del pubblico. The Electric Co., la prima volta che l'ascolto dal vivo, che emozione. E che incazzatura mi è venuta con quasi tutti quelli che mi stavano intorno, bloccati, ammutoliti, come se venisse suonata una cover sconosciuta... ma come si fa a rimanere fermi con quei 'If you don't know, Electric Co.' gridati e ripetuti. Si riprende con Elevation. Mi è piaciuto quell'inizio quasi sospeso per ben due strofe, veramente azzeccato. Larry che canta... che bello vederlo così. New Year's Day, la canzone che me li fece conoscere, sempre ascoltata nei loro concerti; bella come sempre, come 22 anni fa. Beautiful Day non mi ha lasciato un ricordo, è passata così, ma ci può stare. Con lei però le 'mummie' hanno ripreso vita. I still haven't found what I'm looking for, dolce, senza età, inizia il vero concerto. All I want is you, mai ascoltata per intero. Emozionante. City of blinding lights, e la parte scenografica prende il sopravvento. Molto meglio di quel brutto video o, per meglio dire, di quel video montato da cani. Aveva un potenziale enorme questa canzone, live esplode veramente. Miracle drug, dedicata agli scienziati, ai medici e agli/alle (alle, sottolinea Bono) infermiere. Se potevano renderla migliore ci sono riusciti. Sometimes you can't make it on your own, Bono senza occhiali, che canta suo padre. Il suo sguardo che riflette la sua vita. E poi non dovrei amare un uomo così?... Love and peace or else, sapevo che live rendeva molto bene, ma è stata una sorpresa lo stesso. Coinvolgente, un po' rufiana con quel finale di Bono alle percussioni, ma è pur sempre uno show. Sunday bloody sunday, lì per lì l'ho trovata un po' stonata, la loro canzone manifesto, forse non c'entrava... è sempre un'emozione... durante il suo ascolto (si fa per dire... chi era che gridava di più, Bono o io?) ho pensato tutto questo, contrasti di emozioni, solo emozioni. Va bene ogni tanto lasciare da parte logiche e razionalità. La vivo fino in fondo. Bullet the blue sky, la rabbia continua. A questa non hanno rinunciato, sono felice. Miss Sarajevo e Bono che parla. Perché c'è ancora chi resta infastidito e li vorrebbe limitare alla musica e basta? Dovrebbero capire anche solo un decimo di quello che c'è scritto nei loro testi, smetterebbero di dirgli politicante... magari i politici parlassero come Bono. Qui Bono ha superato sè stesso, non gli avevo mai sentito questa voce da tenore, certo non è Pavarotti... è meglio, ci mette tutto il suo cuore a cantare in italiano. E invece di restarsene in silenzio in ammirazione, lo stadio esplode... perché sì, dio Bono!!! 'L'AMOOOORREEEEEE'. Chi è che non ha urlato in quel momento? Solo quella strofa ha valso tutti i 5 mesi di attesa dall'ordine dei biglietti, 4 mesi di attesa dei biglietti stessi (ticket1, stronzi!!), una levataccia alle 5 del mattino, un'attesa di 10 ore al caldo, un mancato ingresso nell'ellisse per 5 luridi minuti (fanculo le transenne, chi ha aperto in ritardo i cancelli, gli imboscati e tutte le loro razzacce). Pride (in the name of love), ebbene sì, lo scrivo: pur essendo una canzone di TUF, è diventata per me inascoltabile (ormai la bestemmia l'ho detta!!! sono un'anima persa, sigh sigh). Ho cantato lo stesso e pure felice, ma non la sopporto più. Where the streets have no name, la sua intro di questo tour è stata la peggiore di sempre, e secondo me si è visto, non è nemmeno esplosa, come avviene in genere, all'inizio. Un momento che non ricorderò, un momento che aspettavo e che non ho vissuto... un rammarico, ecco quello che è stato per me. One, mi piace sempre, mi dà le emozioni che Bono ha sempre cercato di trasmettere. Salvo sorprese dell'ultimissima parte della scaletta capisco che non ci saranno variazioni e allora penso l'impensabile, cioè di cedere alla richiesta dell'amica C e di chiamarla col cellulare, e così faccio. Chiaro che attiro l'attenzione, di un maligno in particolare che vuole spiegazioni. Ma non si fida e pensa che sia un amico C... no, anche se ci sarebbe qualcunO per il quale farei una cosa del genere, anzi magari potrei fargli ascoltare tutto il concerto, il fatto è che pur sapendo della mia esistenza non è più di tanto interessato a me, e poi non c'era ragione di chiamarlo.
Prima sospensione. Breve. Si riprende con... ma chi sta sorgendo dallo schermo di sinistra? DIO!!! È LUI!! ma sono nel 2005 oppure il tempo... Zoo Station. Mi invade, mi pervade, mi travolge. Mi accorgo che le 'mummie' intorno sono tornate tali, ma chi se frega. E poi qui si continua con The Fly, non riesco più a seguire Bono, gli schermi, DIO quegli schermi, pura ZOOTV!!!, stavolta colorata. Le frasi sono diverse, cerco l'everything you know is wrong, il watch more Tv, non arrivano ma l'impatto è devastante lo stesso. Canto anche se non so se vado dietro a Bono o chissà che dico. Se possibile le mummie restano ancora più perplesse. Non capiscono, non capiscono proprio una sega. E se non capite, care, statevene nella vostra ignoranza, qui c'è solo da impazzire di gioia.
Con With or without you mi riportano nel mondo di tutti i giorni, coi suoi momenti speciali come questo; ora sono tornato sulla terra. Posso continuare a cantare e anche a sognare. Solo sognare, non vivere in un sogno. Una seconda breve pausa e poi si riprende ancora.
All because of U2, no non mi sono sbagliato, è che l'ho ribattezzata così e l'ho anche cantata così. Mi piace, anche se è senza pretese, mi smuove. Yahweh, perde in versione acustica, ma devo dire che è da apprezzare lo stesso. Forse sarà stata la stanchezza che mi ha portato a non conservarne un brutto ricordo. Vertigo, sono d'accordo con chi la definisce la vera Vertigo e che la bis è quella iniziale. Nel finale acquista moltissimo.
Concerto finito. Contento perché gli ho incontrati un'altra volta. Contento perché ho passato la giornata insieme ad altri malati come me. Contento perché mi sento arricchito da un'altra, piacevole esperienza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ti invidio. john