15 febbraio 2007

DICO: che paura

In poche righe, con le capacità di sintesi che tanto ammiro, ecco una bella analisi di Vecchifroci.
"Nessuno tra i nostri colti avversari ha il coraggio di dire una cosa elementare. Che se un impegno più leggero e meno riconosciuto, come un patto Di.co, rappresenta un rischio per l’istituzione matrimoniale, ciò significa che si ammette, in modo implicito ma chiaro, che la gente non aspetta altro che un’alternativa valida per fuggire da quella istituzione. La gente in generale, non i gay. Questa campagna è la confessione di una debolezza e di una grande paura. Si sanno fragili, e gridano all’apocalisse."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh ma io ho detto la stessa cosa, e prima di lui :-P

SacherFire ha detto...

Ah sì? Forse si sarà persa nella marea di cose che dici ;-P