12 febbraio 2007

Il giorno di Darwin

Oggi si celebra il Darwin Day. Infatti il caro Charles nacque ben 198 anni fa. Dalla pubblicazione, avvenuta nel 1859, de 'L'Origine delle specie' il pensiero umano fu arricchito da quello di uno dei suoi massimi rappresentanti. La teoria evoluzionistica ha imposto un cambiamento radicale nel modo di pensare il passato ma anche il presente e il futuro e, nei suoi quasi 150 anni dalla ufficiale divulgazione, ha saputo non solo respingere gli attacchi ad essa rivolti ma ad alimentarsi con nuove prove.
Rileggendo un po' di libri, ho buttato giù questo post per ricordare le basi del pensiero darwiniano o, almeno, le basi così come le ho capite io. Inoltre segnalo questo link, ci sono in questi giorni alcune iniziative sparse per l'Italia per ricordare lo scienziato inglese, lì troverete l'elenco.
Darwin espresse il suo pensiero anche con altre pubblicazioni. Grazie alla sua produzione scientifica la sua grandezza è verificabile su più livelli. A livello superficiale possiamo vedere come si sviluppa la sua capacità descrittiva e di analisi della realtà leggendo alcuni trattati da lui scritti. A livello intermedio come ogni suo scritto è parte integrante dell'evoluzione stessa. La sua teoria si completa insomma nella sua intera produzione. A livello più profondo Darwin colloca la biologia e la sua storia alla pari col più diffuso e compreso lavoro sperimentale delle altre scienze, prime tra tutte la fisica e la chimica.
Darwin basò su quattro principi la sua teoria.
Uniformità: partire dal grado più basso per portare fin da subito dati e prove per l'evoluzione da avere poi al proprio arco al momento in cui passare a parlare dei cambiamenti e della loro storia. Curiosità è, ne L'Origine delle specie, che chi si attende grandi proclami si ritrova invece immerso in dettagliate descrizioni di piccioni viaggiatori. Anch'io, paleontologo da strapazzo e che di lavoro - ovviamente - faccio tutt'altro, caddi in questo errore. Ma la strada maestra scelta da Darwin, la deduzione storica, non poteva essere spiegata meglio.
Sequenzialità
: riuscire a definire e ordinare forme considerate indipendenti all'interno di vari stadi di un singolo processo. Qui, a differenza del principio di uniformità, la deduzione non si basa su cambiamenti immediati ma esiste un secondo stile deduttivo basato sul tempo. Tutte le fasi di un processo possono coesistere contemporaneamente; quando si riconoscono le diverse forme come fasi sequenziali dello stesso processo eccone dedotta la storia dei loro cambiamenti.
Confluenza: ove non sia possibile applicare la sequenza temporale di variazioni di forma ecco che un altro principio può venire in soccorso. Si tratta in pratica di coordinare tra loro vari elementi probatori su un singolo argomento. La forza del pensiero di Darwin sta nella capacità di creare connessioni con una mole enorme di dati.
Discordanza: nel momento in cui si osserva una singola forma ecco che non la si può, tramite la confluenza, collocare in una fase di un processo, non se ne conosce insomma la storia. Ma se nella forma si cerca un elemento di stranezza, una imperfezione, ecco che si ha un elemento che può essere spiegato come vestigia di una fase precedente; da qui si può partire per dedurne la sua storia.
Parole ispirate e tratte in massima parte da 'La struttura della teoria dell'evoluzione' di S. J. Gould, mio autore/divulgatore preferito.

1 commento:

Numero 6 ha detto...

Magari già lo conosci: http://darwin-online.org.uk/
Tutta l'opera di Darwin, compresi i diari, cercabile.
C'è anche il quaderno del Beagle, quello rubato nel 1980.

E vaffanculo al creazionismo.