Andare in minoranza su un tema come la politica estera è troppo importante e bene ha fatto Prodi a dimettersi.
L'occasione che non verrà colta, almeno nelle intenzioni odierne, sarà quella di andare alle urne. Non che questo sia un valore di per sé; figurarsi, dopo un anno dalle precedenti sarebbe il record di durata più breve per una legislatura. Solo che si potrebbe dare, lo dico ingenuamente, una spinta al rinnovamento della politica. Non solo inteso come nuove leve al comando, ma anche come modo di fare politica. Dove una classe politica che, per motivi anagrafici, abbia davanti a sé anche il proprio futuro e al contempo che inizi a prendersi le proprie responsabilità in termini di risultati conseguiti o no.
Illuminanti le dichiarazioni di Rutelli, che ho letto su televideo: vedremo nei prossimi giorni se le forze della sinistra radicale e quelle che hanno già perso dei rappresentanti sapranno riportare una affidabile disciplina nelle loro fila parlamentari e scongiurare nuovi episodi di infedeltà.
Si guarda già al rifare un Prodi bis (non solo Rutelli lo dice, ovviamente), e in più si invitano gli altri alla fedeltà. Bella parola per chi non ha saputo restare fedele ai propri personali principi. Riporre speranza in questo modo di ragionare? In chi ha candidato una Binetti? Io non ci riesco, e non è nemmeno questione di amarezza. Ben altra fu quella dell'ottobre '98.
Mi duole pensare che non sia stata cambiata la legge elettorale. Mi duole pensare che per quanto riguarda lo straccio dei Dico chissà quando se ne riparlerà. Non mi duole pensare che difficilmente il centrosinistra potrà riprendersi dalla botta di oggi; dico riprendersi in termini di credibilità presso il proprio elettorato. Ormai considero l'odierna classe politica di centrosinistra agonizzante, e io sono addirittura favorevole all'eutanasia; non occorrerebbe nemmeno arrivare a tanto, basterebbe sospendere l'accanimento terapeutico. Un elettore di uno dei maggiori serbatoi.
L'occasione che non verrà colta, almeno nelle intenzioni odierne, sarà quella di andare alle urne. Non che questo sia un valore di per sé; figurarsi, dopo un anno dalle precedenti sarebbe il record di durata più breve per una legislatura. Solo che si potrebbe dare, lo dico ingenuamente, una spinta al rinnovamento della politica. Non solo inteso come nuove leve al comando, ma anche come modo di fare politica. Dove una classe politica che, per motivi anagrafici, abbia davanti a sé anche il proprio futuro e al contempo che inizi a prendersi le proprie responsabilità in termini di risultati conseguiti o no.
Illuminanti le dichiarazioni di Rutelli, che ho letto su televideo: vedremo nei prossimi giorni se le forze della sinistra radicale e quelle che hanno già perso dei rappresentanti sapranno riportare una affidabile disciplina nelle loro fila parlamentari e scongiurare nuovi episodi di infedeltà.
Si guarda già al rifare un Prodi bis (non solo Rutelli lo dice, ovviamente), e in più si invitano gli altri alla fedeltà. Bella parola per chi non ha saputo restare fedele ai propri personali principi. Riporre speranza in questo modo di ragionare? In chi ha candidato una Binetti? Io non ci riesco, e non è nemmeno questione di amarezza. Ben altra fu quella dell'ottobre '98.
Mi duole pensare che non sia stata cambiata la legge elettorale. Mi duole pensare che per quanto riguarda lo straccio dei Dico chissà quando se ne riparlerà. Non mi duole pensare che difficilmente il centrosinistra potrà riprendersi dalla botta di oggi; dico riprendersi in termini di credibilità presso il proprio elettorato. Ormai considero l'odierna classe politica di centrosinistra agonizzante, e io sono addirittura favorevole all'eutanasia; non occorrerebbe nemmeno arrivare a tanto, basterebbe sospendere l'accanimento terapeutico. Un elettore di uno dei maggiori serbatoi.
4 commenti:
E' inutile andare alle urne se non cambi la legge elettorale.
Se non la cambiano io a votatare, a questo giro, non ci vado nemmeno.
Sono d'accordo con gerry, neppure io.
La pensiamo esattamente alla stessa maniera, Sacherfire. E siccome siamo tutti e due di Sinistra, direi che è quasi un miracolo ;-)
Cmqe io mi astengo di sicuro.
Gerry e Lele: la mia considerazione nasce dal fatto che io ho votato per UN governo retto da UNA maggioranza. Lo so che nel '98 dalla caduta di Prodi nacque il primo governo retto da un ex comunista, ma non sono d'accordo con questi trasformismi. E so pure che andare alle elezioni ora significa sconfitta. Sarebbe meritata però, no?
AdF, come nella migliore tradizione della sinistra, trovo subito da affrancarmi dalla tua sottolineatura: per me uno di sinistra che mi parla di miracolo è un cattocomunista ;-PPP
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