11 marzo 2007

i retroscena dell'impegno

Pure una giornata d'impegno ha la sua cronaca cialtrona. Eccone il resoconto.
Eurostar? sms-essa il pupone. Certo, costa quanto un intercity e fa tanto signori. Sarebbe da pensare 'appunto, perché?', e forse è stato pensato, ma qui siamo superiori. Andiamo sullo scooterone. Evviva. Bè mica tanto, il laccio del casco impicca un po'. Tanto sono 10 minuti, o almeno è quello che capisco; dopo 40 minuti sono ancora lì a boccheggiare.
Circo Massimo, Colosseo. Si sale, chissà perché si va di qua. Guarda un po' quel palazzo. Ah!!!! facoltà di ingegneria!!!! Vaffanculo!! Ride. Mavaffanculo ancora.
Via Nazionale è una tragedia. Non è che ora si casca? E poi mi dà l'impressione che quando curva questo scooterone scodi un po'. Finalmente si parcheggia. E si va alla ricerca di una cioccolateria che sta di qua, no sta di là. Dopo un'ora abbondante ed esserci passati accanto per almeno 3 volte ecco che la troviamo. Agenzia viaggi e cioccolato! Sta accanto a piazza S. Chiara (lo scrivo a futura memoria). E si compra un po' di sigaroni di cioccolato, la commessa mi tenta con l'acquisto della scatola di legno con apposito contenuto, ma la targhettina del prezzo mi farà capire che no, mi posso accontentare.
Il Pantheon. Non c'ero mai stato, che bello. Non fosse per le tombe dell'ex casa regnante lo sarebbe di più. Un po' di ghetto, via Giulia che non finisce mai.
Si arriva alla fine in un localino, 2 metri quadrati forse 3. Posti liberi sui treppiedi. A Roma si mangia bene, non c'è che dire. Cannelloni ricotta e spinaci, rollé di vitella con patate al forno. Aiutatemi a dire buono. Apposita foto pubblicizzerà il locale.
Prima puntatina verso piazza Farnese, un po' di gente. Un paio di bresciani simpatici, lui carino, ovvio. Riprendiamo il giro. Una nostalgia mi assale quando si entra in via delle Botteghe Oscure.
Alla fine si torna verso il ritrovo della manifestazione. Molta più gente. Ci piazziamo sotto il furgone della tv, tenterò pure di fare 'ciao mamma' ma non verrò ripreso. Un po' stancante starsene lì in piedi nella calca ma ho visto di peggio. Arriva alla fine anche un sedicente archeologo, con la bella Ilaria, che a vederlo gli daresti una mano. Infatti, prendi un po' di cioccolato vai!
Sarà che la compagnia valeva, sarà che il parlare del più e del meno aiuta, ma a quel punto la stanchezza invece di prendere il sopravvento si eclissa. Alla fine sembra che sul palco sia arrivata Serena Dandini. O meglio, c'era sul palco solo che con le bandiere davanti a sventolare per 3 ore di fila non abbiamo mai visto nessuno e, per chi è abituato a vedersi i concerti U2idici da una certa distanza (tanto vedo lo stesso), non sono cose belle.
Ci allontaniamo per passeggiare un po' fino al... filetto di baccalà (fritto, unto e bisunto). E' un piatto tipico romano. E allora, lo dovrei provare? Ma, non so, tergiverso. Entra, compra e mangia. Tanto lo sapevo che andava a finire così.
Ultimi minuti romani. Fine della passeggiata, i primi saluti, e un'ultima corsa sullo scooterone che ha una certa similitudine, nei percorsi scelti di volta in volta a seconda del traffico che fluisce o no, con la bicicletta. Piccole differenze, tra cui quella della velocità. Se si vuole proprio guardare il pelo.
Le foto della giornata basta andare a vederle.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Sperando che la mia città vi abbia accolto e coccolato a braccia aperte, mostrando tutta la sua abitudine e piacere a essere anche la vostra capitale :-)

Anonimo ha detto...

bravo sacher, vedo che mi hai rappresentato bene, nell'impegno, ma anche nella panza :)

panda

mae* ha detto...

"Guarda un po' quel palazzo. Ah!!!! facoltà di ingegneria!!!! Vaffanculo!! Ride. Mavaffanculo ancora."

ma ma ma la mia facoltà! :D avete fatto bene ;).