12 luglio 2007

bulk mailing: cui prodest

In una giornata di lavoro ho inviato a 143 indirizzi email un invito ad un seminario, di cui ad una quarantina spediti con un messaggio cumulativo, ai restanti 100 con una email singola dovendo personalizzare i saluti iniziali. Parte di questi indirizzi erano forniti da altre società, ciascuna della quali ha scelto tempi e organizzazione dei dati differenti, come uno si sarebbe aspettato, ovvio.
Sono già iniziati ad arrivare sia dinieghi che accettazioni. Dovendo dare la priorità all'invio immediato (?!) degli inviti, solo a pomeriggio inoltrato ho potuto mettere insieme in un file l'elenco delle persone e delle ditte interessate, organizzando un minimo le info, e anche inserendo un abbozzo di aggiornamento sulla partecipazione.
Non è tanto il lavoro in sé, comunque una bischerata, quanto che alla fine (?? e domani?) ti viene voglia di non aprire nessun client per non guardare la posta né di avere più a che fare con un indirizzo email. Mi sento tanto come in Tempi Moderni.

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