31 maggio 2007

canzone del mese - maggio 2007

Questa è la prima volta che segnalo come canzone del mese una canzone già scelta, esattamente a maggio dello scorso anno. Si tratta di Peter Gabriel, Here comes the flood. In onore al prossimo tour che farà in Italia ma non solo.
Ho parlato più volte del concerto a Firenze del novembre 1993; quando descrisse per tutto l'arco della serata un viaggio compiuto in un sogno. Stranamente, ma non troppo, una canzone come Here comes the flood lo chiudeva interpretando il risveglio. Ad un primo ascolto della sola musica non si direbbe affatto. Eppure fu ed è tuttora questa la mia lettura. Maggio è sempre un mese un po' così, stati umorali up and down. Bisogno di sogni e di vive risate per lenire ricordi svaniti.


When the flood calls
You have no home, you have no walls

In the thunder crash

You're a thousand minds, within a flash


Don't be afraid to cry at what you see
The actors gone, there's only you and me

And if we break before the dawn,
they'll
use up what we used to be.

Il risveglio, arrendersi o accettarlo... c'è poi tutta questa differenza?

Drink up, dreamers, you're running dry.

E se non la conoscete, lasciatevi rapire.

30 maggio 2007

cu cu, cous cous

L'altro giorno ho fatto per la prima volta in vita mia il cous cous. Nonostante due errori fondamentali nella pur semplice ed elementare preparazione, dose rivelatasi utile per un reggimento e troppa acqua nel quale depositarlo, è venuto discretamente appetitoso con le verdure che avevo preparate.
Ergo, e non è affatto presunzione questa ma consolidatissima esperienza di quando sbaglio una ricetta per la prima volta, dalla prossima a queste latitudini si riuscirà a fare bene pure questo piatto. Che dico bene, una squisitezza sarà.
Toh, cambio etichetta e ne metto una adeguata a tutte le mie doti culinarie.

28 maggio 2007

libri, che passione

Ma che bel gioco che ci hai regalato cara Kiti. Per fortuna non ne ho tanti quanto te, sennò chissà quanto tempo mi avrebbe preso.
Che soddisfazione starmene lì a inserire i libri che posseggo uno ad uno. E che sorpresa quando mi accorgo che nessuno aveva finora inserito quel titolo; già per una ventina di titoli sono stato il primo. E addirittura per cinque ho richiesto una verifica perché nel loro database non compariva nulla. E poi vogliamo dire che ho pure voluto fare lo sborone su un libro di paleontologia per il quale ho chiesto di correggere il titolo? Oh, ma se c'ho l'originale in mano dovevo accontentarmi della loro scheda errata?
E così facendo uno scopre quali libri aveva ormai sepolto nella memoria. Addirittura ho scoperto, al di fuori delle due aree preposte (il mio comodino e una parte ben precisa della libreria) dei libri che non ho ancora terminato.
Certo, qualche difficoltà si trova. Ad esempio il codice isbn da quello che ho capito non individua le varie edizioni ma solo il titolo, per cui nel caso non compaia la foto della copertina sulla breve scheda del libro, non so in realtà quale edizione sta inserendo nel suo scaffale virtuale. E poi in casa ho molti libri nelle famose edizioni supplemento a L'Unità, dei tempi di Uolti Ueltroni ;-), ma pazienza, ho inserito pure quelle. Ma su tutto la difficoltà maggiore è il giudizio da dare: finora il 90% di quelli che ho finito lo ho giudicato 'lo adoro'. Al solito sono esagerato, oppure sono il solito sorridente che riesce con poche frasi scritte bene a farsi migliorare le giornate.
Intanto se volete vedere cosa il vostro SF ha già messo sullo scaffale virtuale andate sul profilo. Come quale? Ma Sacherfire@anobii, che domande. E' ancora in costruzione, magari tornateci anche tra un po'.

psiche, lavoro e weekend

Arrivare con una sistematicità esemplare all'inizio del fine settimana e avvertire un bel mal di testa che dura fino al lunedì mattina non è che sia gran cosa.
Succede spesso anche a un certo numero di persone che conosco. Ma che cos'è, attaccamento al lavoro, interruzione brusca del tran tran quotidiano? Certamente più facile la seconda.
Non mi toglierò mai dalla testa che, nonostante ci metta un discreto livello di impegno nelle varie mansioni lavorative, io faccio parte della schiera di persone che lavora per vivere e non di certo di quella che vive per lavorare.
Suggerimenti su come fare il salto di qualità nella vita che mi porti una maggiore salute nei fine settimana invece di questi classici sintomi psicosomatici?
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A margine, qui sta piovendo a dirotto da un'ora e mezzo. Ovviamente sono arrivato in ufficio in bici. Bell'inizio di settimana.

26 maggio 2007

articolo 21 e nuove censure

Il video Sex Crimes and the Vatican, quello sottotitolato in italiano badate bene, è scomparso dalla rete. Forse il motivo è per via dell'acquisto dei diritti da parte della Rai (allora, avete visto che i soldi pubblici non sono stati buttati, son serviti a qualcosa pure col beneplacito del vaticano). Se tante volte Anno Zero lo trasmetterà davvero chissà, toccherà stare attenti alla traduzione?
Eh già, come fare però ad essere sicuri di una corretta traduzione, bisognerebbe disporre dell'originale. Toh, arriveranno, in nome dei diritti acquistati, ad oscurare anche la BBC? Qui la pagina del programma del 1 ottobre 2006 su BBC1, qui il video originale.

Altrimenti la soluzione per rivedere quello sottotitolato in italiano è suggerita da questo breve video:


25 maggio 2007

sguardi e sorrisi

Arrivo a casa stasera e poco dopo vengo chiamato dalla sachermamma. Sai, stanotte alle 3 e mezzo è crollato il nostro letto. Immaginarsi la scena e ridere è stato un tutt'uno, poi mi son ricordato che a me anni fa era successo lo stesso e che lo spavento non fu certo lieve e ho smesso di riderle addosso, almeno apertamente. Soluzione temporanea adottata è stata di andarsene a dormire sul divano. Ora c'era da risistemare il telaio di legno e rimettere il materasso.
Ed è stato proprio lì che in pochi attimi ho iniziato a far mente locale sui miei e su di me. Non è stata la prima volta in realtà, ma per il blog lo è.
Più che un impedimento dovuto ai pesi da sollevare in tre le poche difficoltà erano legate all'ingombro, eppure i brevi movimenti sono stati per loro difficoltosi. In quei pochi attimi in pratica uno inizia suo malgrado a percepire che smetterà di svolgere un ruolo di utilità per trasformarlo gradualmente in un ruolo di indispensabilità, sperando di non arrivarci mai ma portandosi dentro tutti i timori che la strada intrapresa sia quella. E se per altre occasioni nella vita questo si può tradurre con un semplice 'no, non ci sto', per i propri genitori questo non avviene e dai l'aiuto richiesto. Perché lo trovi naturale. L'età mia e la loro è quella giusta. Quella in cui trasformi il rapporto e saranno loro a ringraziarti in modo differente e te, che non sei abituato, che ti senti sì contento ma anche quasi commosso e in imbarazzo. E' l'età giusta perché cambino i miei ringraziamenti per loro. Non più per i sostegni puntuali avuti ma per gli insegnamenti ricevuti. Quei grazie espressi con sorrisi e sguardi differenti dal solito. I loro più dolci, i miei più aperti e gioiosi per mascherare quel sospiro che desidererei non scorgessero mai.

il sole colpisce i belli (e allora perché ce l'ha con me?)

In una giornata molto, troppo calda, le problematiche lavorative uno vorrebbe lasciarle nel cassetto. Mi ero adeguato prontamente all'estate meteo in termini di vestiario, manca ancora il cappellino d'ordinanza e i fantasmini ai piedi ma accidenti se stavo bene oggi tutto in celestino, maglietta e jeans, calzini rossi sgargianti e scarpe bianche abbaglianti.
Poi succede che una telefonata di un'ora sul tema rendiconto e dintorni e una riunione fiume di 5 ore in porto a parlare ancora non ho capito bene di quale progetto siano due semplici fatti prodromici alla pedalata di 20 minuti per tornare in ufficio verso le ore 16, vero e proprio clou della stanchezza odierna. Essermi sfatto e disidratato è dire poco. Avrò bevuto un litro e mezzo di acqua ma non mi è bastato. Più tardi per arrivare a casa ci ho impiegato un quarto d'ora di più del solito, non riuscivo ad andare avanti. E nemmeno ora dopo una bella doccia si è risolto qualcosa. E ora come faccio a farmi da cena? Io di muovermi non ne ho proprio la forza, c'è qualche volontario che mi porta qualcosa?

23 maggio 2007

what a joy, Barbra!

Mica ci volevo credere a quello che ha postato Akille. Barbra Streisand in Italia! Poi mi sono ricordato che non è che sia proprio un suo fan. Certo l'idea in sé è carina. Però c'era un qualcosa che non mi tornava, perché quel titolo al post, e poi cos'erano tutte quelle cifre?
Siccome io sono un miscredente relativista ecc. ecc. ecc. sono dovuto andare alla fonte e controllare. Ringraziatemi, l'ho fatto anche per voi. Ora ne siamo certi.
Due rapidi conti: per avere Barbra (ma sarà bello chiamarla per nome?) a due passi, andare e tornare addirittura coll'Eurostar (che vuoi andare a vedere Barbra coll'interregionale?) e giusto quel panino per smorzare la fame, ecco che qui fa giusto uno stipendio. Come sono venale, Barbra mi perdonerà?

consigli per gli acquisti, a moi?

Anche oggi da solo al lavoro. Stamani ero giù allo sportello, ora qui al primo piano in ufficio. A differenza di lunedì questa cosa mi sta prendendo male. Mi pare quasi di girare a vuoto, nonostante stia portando avanti le cose da fare. Frutto di un clima da inquieta solitudine.
Poco fa si è presentata una ragazza che voleva affibiarmi un cellulare, mi pare da circa 400 euro, insomma una venditrice porta a porta. Non sono stato ad ascoltarla nemmeno un minuto. Mentre cercava di fare il suo discorso ero lì che pensavo: da dove sei passata - come sei arrivata fino a qui? Poi mi sono ricordato che questo non è di certo Fort Knox. Comunque neanche aveva finito il suo discorso di rapido infinocchiamento che alla sua domanda "ti posso lasciare in prova il cellulare?" le ho subito risposto con fredda gentilezza "assolutamente no!".
A volte mi faccio paura da solo.

21 maggio 2007

Piano col caldo

Il termometro all'incrocio del grillo diceva 25° alle 14,20. Se in quel momento la temperatura era così bassa come mai, in completa tenuta estiva ad eccezione del cappellino d'ordinanza, mi sono al mio solito sciolto sotto il sole mentre pedalavo verso l'ufficio? Meno male che qui da un po' di tempo disponiamo di una scorta d'acqua non indifferente; volendo uno potrebbe pure usufruire del piccolo frigorifero (quanti benefits di cui godere!) ma è sempre meglio dissetarsi senza ghiacciare lo stomaco.
La venuta in questi giorni del caldo però ha dato subito i suoi frutti: con una puntualità da far invidia a mezzo mondo ho iniziato a scordarmi le cose. Tipo, domani inizia la mostra di Renzo Piano alla Triennale di Milano. È anche vero che non mi è arrivato nessun invito diretto (cafoni) ma potevo, e ci avevo pure pensato, sfruttare il giorno di festa - che qui sarà tutto chiuso per S. Giulia (solita contraddizione, gli atei che tengono moooolto alle feste patronali) - e andarmene a fare un po' di acculturazione architettonica. Organizzare all'ultimo secondo non è che sia impossibile, ma stasera avrei un po' di baldoria da fare; la levataccia di domani mattina quindi è da escludere.
Comunque ci potrà essere occasione in futuro. E se qualcuno nel frattempo ci va, che faccia un bel resoconto. Magari non ne vale la pena ed è proprio per questo che non sono stato invitato, vai a sapere la previdenza altrui dove può arrivare :-)

insistenze

Usare il 100gradi per pulire casa è una gran cosa. Usarlo per lavori di fino e passarlo col getto a maggior pressione, seppure per brevi istanti, sulla propria mano un po' meno.
Comunque mica sono soddisfatto dei risultati ottenuti e continuerò a pulire, visto che domani qui è festa.
E poi ho pur sempre due mani. Quella sinistra pare sia gelosa del trattamento di bellezza riservato all'altra.

19 maggio 2007

pomeriggio di maggio

Son cose mettersi lì a installare finalmente Thunderbird per sostituire Outlook Express (ciao ciao Bill). Ci ho messo finché ho finito a impostare il tutto ma alla fine pare funzioni. La relazione tra me e la tecnologia è un amore non troppo corrisposto per cui ogni cambiamento spaventa quasi come i cambiamenti nella vita. Bè insomma, si fa per dire.
Tra una cosa e l'altra mi è capitato anche di curiosare nella homepage di Wikipedia. Si scoprono cose nei pomeriggi di maggio che non c'è paragone: ad es. ho scoperto la relazione univoca che c'è tra un ing. (Quel C di ing.!) ed Ho Chi Minh. No, non è il rapporto quasi viscerale con l'omonimo circolo pistoiese, bensì la data di nascita. Azz... il caso ha voluto che sia proprio oggi!
Questo è e rimane un blog ing-free, per cui: auguri Ho Chi Minh! ;-)

18 maggio 2007

dialoghi familiari

Poco fa a pranzo, a casa dei sachergenitori:
- SFmamma: i vicini quando vanno a fare la spesa la fanno anche per le suore. Vorranno comprarsi il paradiso.
- SF: toh, magari ci riescono davvero.
- SFmamma: chissà dove l'è nada a finir me mare (chissà dove è andata a finire mia mamma).
- SF: in che senso, se è arrivata in paradiso?(ridendo a più non posso) perché la vuoi raggiungere?
- SFmamma: no, ma se ci è arrivata lei allora vuol dire che ci si può comprare il paradiso. Tutte le messe che si è fatta dire dopo che è morta...
- SF (piegato in due dalle risate): vuoi iniziare già da adesso?
- SFmamma: mi no ghe no i soldi, neanca morta (io non ne ho di soldi, nemmeno morta)
- SF: per l'appunto! (urla ridanciane di SF rimbombano nel palazzo per minuti).

17 maggio 2007

giornata contro l'omofobia

Ho cercato per tutto il giorno di arrivare alla fine di questo post. Dall'ufficio non ho avuto molte possibilità ma non credo sia stata solo una questione di tempo. Quello che scrivevo lo trovavo troppo delirante e confuso, anche per i miei standard.
Poco fa sono tornato a casa e ho dato un'occhiata in giro.
Troppo belli i post pubblicati oggi. Basta andare a controllare chi linko per rendersene conto. A quel punto non potevo più rivedere qualcosa di quello già scritto ma ho buttato via tutto.
Quindi, mi sono detto, se voglio fare un post su questa giornata ne cambio totalmente il taglio.

Omofobia
significa avversione [profonda antipatia, odio, ripugnanza] ossessiva per gli omosessuali e l'omosessualità.
Molte persone omosessuali ne hanno sperimentato sulla propria pelle la traduzione pratica. Chi in forme meno gravi, chi occasionalmente, ma anche chi no, purtroppo.
Tra le forme di omofobia che considero peggiori ci sono le reiterate derisioni pubbliche fatte dal classico branco di coetanei conoscenti. Sono situazioni nelle quali all'oggetto -non soggetto- dello scherno non viene concesso neanche un attimo di tregua; situazioni a volte interrotte casualmente per semplice noia o, per motivi del tutto simili, condotte avanti per molto tempo per vedere fino a che punto si può arrivare. Senza un filo conduttore prestabilito eppure con delle fini sempre molto simili tra loro.
Situazioni in cui il tuo senso di normalità si cerca di sostituirlo forzatamente con sensi di colpa, insicurezze, e ledendo il più possibile qualsivoglia concetto di dignità. Perché un oggetto non né ha né può ambire ad averne, sia di dignità sia di normalità del proprio esistere.

Non mi fa piacere vedere come questa giornata sia ignorata in Italia mentre nel resto d'Europa viene considerata molto di più. Stare sempre a sperare stando al davanzale della finestra per vedere oltreconfine alla lunga fa correre il rischio di considerare la visione come un sogno che non ci appartiene ma che è solo degli altri e che fa tornare in casa, chiudendo la finestra, nel proprio buio.

16 maggio 2007

se anche SF va su twitter

Sicuramente i lettori più affezionati (!?) di questo blog avranno notato il nuovo badge sulla destra relativo all'account che ho aperto su twitter.
Forse, per le domande che porrò qui di seguito, è più adatto a rispondere chi non sa cos'è twitter, manco se clicca al link che ho messo. Dopo neanche due giorni di scarso utilizzo me ne vengo fuori con queste considerazioni / domande. Chi lo desidera può rispondere e/o formulare nuove questioni, basta che ne risulti un cazzeggio di qualità.
  1. Perché ho aperto un account lì?
  2. Essere seguito passo passo durante la giornata non può diventare un po' alienante per chi celebrità non è e nemmeno lo sarà?
  3. Trovare il sito in questione down per più volte durante un'ora scarsa di lavoro (eh già, non avevo da fare poi questo granché oggi) non agevola poi molto la fidelizzazione dei nuovi adepti, o sono io che radicalizzo la questione?
  4. Non era già assodato che io non riesco a sintetizzare pensieri compiuti in sole 140 battute (e forse nemmeno in 1400, ma tralasciamo i dettagli)?
  5. Ma soprattutto, andare a ogni piè sospinto su twitter per scrivere la risposta alla domanda 'che cosa stai facendo' non presuppone che uno non abbia da fare nulla, visto che trova il tempo di mettersi ad una tastiera per scriverlo?

più lungo che nel 2000

Ecco, ora che so il percorso del Gay Pride dico che in piazza S. Giovanni spero di arrivarci prima delle ore 20.
Mi illudo? Comunque viene da pensare una cosa: pregusto di già il mal di piedi.

direzione del vento

Sembra che il libeccio che ieri ha imperversato, e in parte imperversa anche oggi, da queste parti fosse di circa 35 nodi.
Secondo me, verso l'ora di pranzo, era di forza nettamente maggiore. E comunque, tutti quei nodi me li sono presi tutti in faccia mentre pedalavo verso casa, insieme a rami e ramettini che cadevano dagli alberi.

14 maggio 2007

vi va di linkare questo?

Quante famiglie al family day! Fiduciose. Anche nel sostegno agli errori commessi. Dai bambini, da chi sennò?
Sono circa 39 minuti, basterebbe trovare il tempo. Grazie BBC, grazie Beefydeutsch e Fireman per il link.

13 maggio 2007

semplici letizie

Certe domeniche penso di non farcela al pensiero di dover ritornare al lavoro la mattina dopo. Non che questo sia un pensiero originale, ma in alcuni periodi è pesante andare in ufficio. Come spesso succede, ai fantasmi che la mente si diverte a metterci davanti agli occhi si aggiunge anche qualche beffa: la mia è quasi sempre rappresentata da un bel mal di testa da weekend. Così, specie nel pomeriggio, la compagnia che mi ritrovo non è da definirsi delle più piacevoli. Mi perdo quelle ore che non recupererò mai soprattutto per mettermi a leggere, mio desiderio e necessità allo stesso tempo.
Poi, immancabilmente, verso le 17,30 - 18 ecco che un'idea mi viene in soccorso. Preparare l'impasto per la pizza. Tutt'altro, anch'esso, che un pensiero originale. L'aver ripulito e riordinato casa la mattina non mi dà così grandi soddisfazioni come cenare la domenica sera a base di pizza, 3 bicchieri di birra e, visto che è stagione, fragole (possibilmente con panna). Anzi, il piacere che provo a passare una serata in questo modo non è soddisfacente, è letizia pura e semplice. Certo, l'abbuffata non fa mai bene al mal di testa che, stranamente, tende per un po' ad aumentare. Penso sempre che a questo punto quello che mi manca è un bel trattamento a base di carezze sui capelli; chissà, in un'occasione come questa potrei apparire al malcapitato come una persona degna delle migliori attenzioni. Ma si sa, non bisogna voler esagerare coi trattamenti benessere: danno dipendenza.

11 maggio 2007

1 candela alla finestra


Ehi, ma stasera c'è la Families Night! Accendete una candela alla finestra per favore.

10 maggio 2007

his mother takes him by the hand

Tanti auguri alla voce della mia anima.

09 maggio 2007

Parità Dignità Laicità, Roma 16 giugno

Il Gay Pride Nazionale è stato spostato dal 9 al 16 giugno 2007.
Ne prendo atto. Un po' non cambia nulla, un po' mi scoccia: nel giro di una settimana è il secondo rinvio di viaggi in lungo e in largo per la penisola che cade tra capo e collo.
Ci sono poco più di 5 settimane, avete il tempo per pensarci di venire.

08 maggio 2007

le famiglie che io conosco

Quale famiglia c'è da celebrare, proteggere, salvaguardare (manco che qualcuno le stesse portando via l'habitat da sotto i piedi)? Come si può anche solo pensare che il richiedere pari diritti possa portare al disfacimento della famiglia, quando questa si sta dissolvendo da sola?
Qui di seguito ci sono elencate le famiglie che io conosco, che frequento. Nel giro delle mie amicizie, la famiglia tradizionale costituisce la mosca bianca. E sappiate che nell'elenco qui sotto non ci sono i miei parenti: se facessi l'elenco per loro il quadro sarebbe ancor più significativo.
Idea originale di AmicaN, che sarà anche ingegnera ma qui le si vuole bene.

NonnoSF1 a 39 anni: coniugato, operaio, licenza elementare, 4 figli (+1 morto) la più grande di 8 anni;
NonnoSF2 a 39 anni: coniugato, falegname, licenza elementare, 4 figlie la più grande di 9 anni;
BabboSF a 39 anni: coniugato, operaio, licenza media, 2 figli;
SF a 39 anni: single, impiegato a tempo determinato, laureato, senza figli.

Si sappia che SF non dispone di rubrica telefonica, facendone a meno grazie a rubrica di posta elettronica e cellulare. Comunque, da questi due elenchi, in ordine alfabetico, gli amici non-blogger:

Amico1: 39enne, coniugato, rappresentante, laureato, 1 figlio di 4 anni;
Amico2: 38enne, convivente, impiegato, diplomato, senza figli;
Amico3: 35enne, convivente, rappresentante, diplomato, 2 figlie la più grande di 5 anni;
Amico4: 50enne, single, insegnante, laureato, senza figli;
Amico5: 27enne, single convivente coi genitori, commerciante, diplomato, senza figli;
Amica6: 35enne, coniugata (2e nozze), diplomatica, laureata, senza figli;
Amica7: 33enne, convivente, insegnante, laureata, senza figli;
Amico8: 32enne, fidanzato ma convivente con la madre, dottorando, senza figli;
Amico9: 41enne, single, ricercatore, laureato, senza figli;
Amica10: 30enne, fidanzata convivente coi genitori, co.co.pro, laureata, senza figli;
Amico11: 47enne, coniugato, commerciante, diplomato, 1 figlio di 12 anni;
Amico12: 38enne, convivente, insegnante, laureato, senza figli;
Amico13: 38enne, coniugato, disoccupato, laureato, 3 figli il più grande di 7 anni;
Amico14: 51enne, coniugato, carcerato, diplomato, senza figli;
Amico15: 38enne, single, impiegato, laureato, senza figli;
Amica16: 33enne, single, impiegata, laureata, senza figli;
Amica17: 40enne, coniugata, ricercatrice, laureata, senza figli;
Amico18: 32enne, single convivente coi genitori, co.co.pro, laureato, senza figli;
Amico19: 45enne, single convivente con la madre, operaio, diplomato, senza figli;
Amico20: 39enne, convivente, co.co.pro, diplomato, senza figli;
Amica21: 40enne, single, impiegata, laureata, senza figli;
Amico22: 41enne, coniugato, rappresentante, laureato, senza figli;
Amico23: 34enne, convivente, ricercatore, laureato, senza figli;
Amico24: 40enne, fidanzato non convivente, libero professionista, laureato, senza figli;
Amico25: 41enne, coniugato, libero professionista, laureato, senza figli;
Amico26: 49enne, convivente, impiegato, laureato, senza figli;
Amica27: 45enne, convivente divorziata, commerciante, diplomata, 1 figlio di 16 anni;
Amico28: 33enne, single convivente col padre, impiegato, diplomato, senza figli;
Amica29: 33enne, fidanzata convivente coi genitori, impiegata, laureata, senza figli;
Amica30: 35enne, coniugata, impiegata, laureata, 1 figlio di 2 anni;
Amica31: 50enne, coniugata, impiegata, diplomata, 2 figlie la più grande di 24 anni;
Amica32: 35enne, coniugata, impiegata, laureata, 1 figlio di pochi mesi;
Amico33: 32enne, fidanzato convivente coi genitori, co.co.pro, laureato, senza figli;
Amico34: 45enne, single, operaio, diplomato, senza figli;
Amico35: 29enne, convivente, co.co.pro, laureato, senza figli;
Amico36: 49enne, single (divorziato 2 volte) convivente coi genitori, libero professionista, diplomato, 3 figli il più grande di 21 anni;
Amico37: 35enne, single convivente coi genitori, libero professionista, laureato, senza figli.

07 maggio 2007

prendiamoci un po' in giro

Dallo numero di dicembre 2006 della prestigiosa rivista britannica Journal of Labro-Cognitive Neuroscience, eccovi la traduzione dello studio del Dip. di Neurologia della London University: I discorsi li porta via il vento, le biciclette...
Dallo stesso sito un'altra cosa veramente carina: per chi sa dove abito vada al link dell'elenco completo e clicchi sul nome della mia strada.

06 maggio 2007

ipotesi per rinascite inaspettate

A poco meno di 24 ore dalla presunta morte, il catorcio si è rianimato senza che io abbia fatto nulla. Lo ho solamente riacceso per l'ennesima volta e stavolta eccolo lì il display che replica ciò che è inquadrato dall'obiettivo.
Urgono delle ipotesi di rinascita, essendo questo un blog relativista.
  1. miracolo! (appunto);
  2. probabile umidità, dovuta alla pioggia di ieri, che nottetempo si è dissolta;
  3. il catorcio si è reincarnato in una macchina di qualità morali superiori (non ci si crederà, ma ieri nel pigiare tasti da tutte le parti ho scoperto una nuova funzione finora a me sconosciuta - per ovvie ragioni di riservatezza / vergogna non sarà divulgata quale);
  4. il destino sta segnalando il ritorno all'anno 2005 quando, ricordiamocene, qualsiasi apparecchio elettrico / elettronico in possesso di SF se ne andò in tilt per almeno una volta;
  5. ...
  6. ...
Si comprende che un blogger abbia di meglio da fare, questo post è quindi per i momenti di cazzeggio. Riempire a piacere le ipotesi lasciate vuote o votare per quelle già scritte.
Per festeggiare ho preparato la consueta ricetta domenicale.

05 maggio 2007

morte di un catorcio

Nel giorno in cui Flickr istituiva il 24 hours of Flickr, svegliandomi ricordando l'evento quindi con scatti di vita quotidiana fin dall'inizio, il catorcio in mio possesso ha pensato bene di salutarmi.
Mi apprestavo a fare una sessione pomeridiana, visto che a pranzo non ho cucinato nulla che valesse la pena di essere fotografato, e l'obiettivo non cattura più la luce, ciao ciao e grazie per queste 931 foto che hai scattato finora. Così, senza un motivo apparente.
Quindi ecco gli ultimi sviluppi, comunque tristi al di là dell'addio al catorcio. Almeno la community di Flickr sarà grata al destino e gioirà ancor di più nel suo giorno di festa.
Per avere anch'io un motivo di gioia andrò a comprarmene una come si deve. Sapete se ci sono offerte sotto i 90 euro? ;-)
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aggiornamento delle ore 1.02 di domenica 6 maggio
Aiutatemi a scegliere tra le 8 foto quale inserire nel gruppo del 24 hours of Flickr. Tocca farlo perché se ne può inserire solo una ciascuno. Andate e commentate.

03 maggio 2007

capot, capote, capoti

Sfruttando la giornata piovosa, che fa tanto divano + lettura, ho terminato poco fa un bel libro: Colazione da Truman di Lawrence Grobel. Si tratta di una serie di interviste fatte dall'autore a Truman Capote, scrittore da sempre conosciuto ma solo di nome. Ebbene sì, non ho mai letto niente di lui.
Sia dipeso magari dal non aver saputo, se non da pochi anni, come si pronunciasse il suo cognome? Per molto tempo ho pensato Capot. Mai ho adottato la vecchia, e assai intelligente a dire il vero, tecnica del ripetere un nome così come scritto fino al momento in cui si viene a conoscenza dell'esatta pronuncia. Invece si dice Capoti. Tutt'ora non la ritengo credibile. Va da sé che il mondo è andato, e va, avanti lo stesso.
Forse iniziare conoscendo prima uno spaccato di una persona, per quello che si può capire da un libro intervista, e dopo leggere i suoi romanzi può avvicinare di più un lettore ad un autore.
Auspico questo perché sono rimasto affascinato da come risalta la figura di Capote da questo libro. Non c'è n'è per nessuno o quasi, eppure in questo infantilismo reiterato allo spasimo, c'è una passione per lo scrivere infinita. Le interviste sono state confezionate poi in modo tale da rendere il libro molto gradevole; per uno come me, che legge quasi esclusivamente la sera quando è stanco, finire un libro di più di 250 pagine in 5 giorni è molto indicativo sul piacere alla lettura che ho ricevuto.
Chissà, ora cerco di ridurre ulteriormente il numero di libri che sono sul comodino (da stasera 3 + il famoso tomo dei tomi, che mai finirò) e poi via in libreria a prendere qualcosa di Capot... Capote... Capoti, Truman ecco.

quale banca sceglierebbe dio?

Non esattamente tra le mie letture preferite, però stavolta la bizzarria vale il link. E qui c'è quello della relativa traduzione.
Chissà, forse doveva rivolgersi a loro ché, in qualità di banchieri, hanno un rapporto più diretto col suo omonimo.

02 maggio 2007

soccorso

Essere tornato in ufficio dal 24 aprile, ultimo giorno lavorato prima di ponti e ferie. Essere arrivato a circa metà della giornata lavorativa. Essere su l'orlo di una crisi di identità e volersene scappare. E' stato un tutt'uno.

01 maggio 2007

canzone del mese - aprile 2007

La voce di Bono crea(va) inimitabili versioni di canzoni vecchie e sepolte. Questo è quello che ho pensato da quando, sul finire degli anni '80, prese a cantare un classico degli anni '60 dei Righteous Brothers. Parlo della versione live degli U2, perché quella presente nel loro Best of non mi piace affatto. Unchained Melody.

Oh, oh my love
Oh my darling
I've hunger for your touch
A long and lonely time

And time goes by
So slowly
And time can do so much
Are you still mine ?

I need your love
I need your love
I need your love
God speed your love to me

Lonely rivers flow
To the sea, to the sea
To the open arms of the sea

Lonely rivers sigh
Wait for me, wait for me
I'll be coming home
Wait for me

Oh, oh my love
Oh my darling
I've hungered for your touch
A long and lonely time

And time goes by
So slowly
And time can do so much
Are you still mine ?

I need your love
I need your love
I need your love
God speed your love to me
It to me
God speed your love to me
I need your love
I need your love
I need your love