27 maggio 2008

underwear [was: underware]

Nei giorni scorsi avevo a cena una delle mie strane combriccole che ogni tanto, sia mai di diventare troppo mondano, frequento.
Avevo preparato per loro alcune cose buone tra cui, per la prima volta, delle curiose quanto buone barchette al salmone e finocchio. Ricordatevene se sarete miei ospiti, tentare di farle un'altra volta rientrerà sicuramente anche nei miei desideri. Ma non era di questo che volevo parlare.
Le chiacchiere hanno toccato un po' di argomenti. Uno di questi è stata la disamina fatta dalle due ragazze presenti sull'intimo maschile. Nel giro di un paio di minuti sono stati elencati svariati modelli -erano più informate loro di me e degli altri due ragazzi, ovviamente-, marche, fantasie, e quanto altro è stato inventato nel periodo storico che inizia da dopo i mutandoni di lana, ché le ragazze d'oggidì non penso siano al corrente nemmeno dell'esistenza.
Tra l'underwear (come siamo international per parlare di mutande) IN e quello OUT è stata fatta una discreta carrellata. Il discrimine è stato fatto non su una semplice e generica questione di gusti ma decisamente in funzione delle potenzialità stimolanti (o castranti) che l'intimo maschile ha sulla libido femminile.
La cosa che ha richiamato di più la mia attenzione è che quei due, massimo tre tipi di slip che possiedo erano tutti inesorabilmente facenti parte della categoria OUT. Lì per lì mi è venuto da ridere perché stavo per far vedere che slip stessi portando in quel momento (bianchi con disegnini, quasi a forma di pallini, grigi e azzurri) e che indosso anche ora mentre sto scrivendo; poi le ragazze hanno insistito, ma nemmeno poi tanto, per vedere che tipo di slip o boxer stessero indossando i ragazzi presenti. Con l'eccezione del qui presente, per il motivo che a me si porta rispetto perché sarei la persona seria (per spiegare il significato di strana combriccola) della situazione.
Uno dei ragazzi, sentendosi accusare di non comprare l'intimo nei negozi specializzati, ha avuto una risposta efficace: nel caso avesse dovuto acquistare un paio di mutande a 20 o 30 euro le avrebbe indossate minimo per una settimana di fila.
Un po' tutto il discorso mi ha però dato da pensare. Non sarà mica che anche questo fatto delle mutande sbagliate, indossate nel momento sbagliato, corrobori la teoria che qui non si compiccia nulla da tempi immemori? Poi mi sono risposto che il problema si porrebbe se si arrivasse al momento che-mutanda-hai. Per cui, di primo acchito, non ne sarebbero la causa.
Usciti gli ospiti, messo un po' apposto la casa, andando a letto ho aperto il cassetto dove ripongo il mio underwear. Per il mio compleanno proprio quelle ragazze mi regalarono un paio di slip. Fantasia di cipolle di colore vinaccia, su sfondo bianco. Un parere?
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Update
Attenti lettori anzi, attente lettrici richiamano all'ordine e impongono, col loro discreto suggerimento, una doverosa correzione: da underware ad underwear. Qui, si sa, c'è tanta ignoranza! (ma voi avevate capito lo stesso, nevvero?).

5 commenti:

Pax ha detto...

Bella idea le mutande cipollate! Così si può sempre dire: "Tesoro, ho messo le mutande con su le cipolle così se quando le tolgo ti venisse da piangere hai una buona scusa..."

Alice Twain ha detto...

Un suggerimento: arrivasse il momento di mostrare le mutande, sarebbe anche il momento di mostrare il contenuto: basta cavarsi pantaloni e intimo (compresi i CALZINI) con lo stesso gesto. Almeno con gli uomini funziona sempre, disse quella che indossa solo mutande di cotone bianco. Con le donne, l'importnate è evitare come la peste lo slip cagi con l'elastico smollicchiato e il calzino senza mutanda.

Alice Twain ha detto...

P.S.: UnderwEAr Unerware è quello che sta sotto al computer, più o meno ;-P

Numero 6 ha detto...

Meno male che c'è Silvia che ti rampogna per gli errori, io non volevo
:-P

Comunque da stasera comincio a fare gli esercizi per il "gesto unico".

SacherFire ha detto...

Cara lettriciue, caro lettore, la correzione è stata apposta. Qui c'è tanta ignoranza.
Pax: dovrò ricordarmi di spegnere la luce; in questo modo non ci saranno problemi neanche per le cipolle dipinte ;-)