Il Palasport di via Allende fu costruito nel 1978. Dopo circa 7 anni non bastava più a contenere gli spettatori di basket; conteneva 5.000 spettatori che si ridussero a 4.000 quando misero i posti numerati praticamente in tutti i settori.
L'evento sportivo di inaugurazione fu un Italia-Urss. L'evento politico fu un comizio di Enrico Berlinguer.
Il PalaAllende, come veniva chiamato con una certa punta d'orgoglio comunista, era diventato in brevissimo tempo, grazie anche alla toponomastica cittadina che mai fu più azzeccata e condivisa, un vero e proprio tempio. La sacralità del luogo si alimentava a vicenda con l'amore sconfinante in passione per politica e sport: qui trovò insomma un luogo dove esprimersi, e dove trovare una maggiore fratellanza, come allora si usava dire, sia cittadina sia verso gli ospiti (sempre che non fossero squadre rivali, poverine loro). E si mischiava quasi a volerlo fare apposta il profano sportivo col sacro politico, che comunque trovava sempre la maniera di uscire fuori.
Mi piacerebbe almeno una volta, come all'epoca nei mesi di settembre, che mettessero gli altoparlanti lungo i fossi in centro per ricordare la caduta della Moneda e di Allende con le canzoni degli Inti Illimani.
Oggi, 10 dicembre 2006, vorrei dare un ricordo con questo post di un presidente che provò a realizzare il suo sogno per il suo paese. Oggi è morto il suo assassino. Avesse saputo costui che per tutti questi anni una semplice intitolazione ha aumentato a dismisura la fierezza di chi frequentava gli eventi che là si tenevano si sarebbe fatto una risata. Ma chi ride della fierezza di gesti semplici ma sentiti non ha posto nel cuore di nessuno.
L'evento sportivo di inaugurazione fu un Italia-Urss. L'evento politico fu un comizio di Enrico Berlinguer.
Il PalaAllende, come veniva chiamato con una certa punta d'orgoglio comunista, era diventato in brevissimo tempo, grazie anche alla toponomastica cittadina che mai fu più azzeccata e condivisa, un vero e proprio tempio. La sacralità del luogo si alimentava a vicenda con l'amore sconfinante in passione per politica e sport: qui trovò insomma un luogo dove esprimersi, e dove trovare una maggiore fratellanza, come allora si usava dire, sia cittadina sia verso gli ospiti (sempre che non fossero squadre rivali, poverine loro). E si mischiava quasi a volerlo fare apposta il profano sportivo col sacro politico, che comunque trovava sempre la maniera di uscire fuori.
Mi piacerebbe almeno una volta, come all'epoca nei mesi di settembre, che mettessero gli altoparlanti lungo i fossi in centro per ricordare la caduta della Moneda e di Allende con le canzoni degli Inti Illimani.
Oggi, 10 dicembre 2006, vorrei dare un ricordo con questo post di un presidente che provò a realizzare il suo sogno per il suo paese. Oggi è morto il suo assassino. Avesse saputo costui che per tutti questi anni una semplice intitolazione ha aumentato a dismisura la fierezza di chi frequentava gli eventi che là si tenevano si sarebbe fatto una risata. Ma chi ride della fierezza di gesti semplici ma sentiti non ha posto nel cuore di nessuno.
1 commento:
Gli Inti Illimani (la musica della mia infanzia) saranno qui a gennaio. Io ci vado :-)
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