Nel mio girovagare in questi consueti momenti malaticci (perché io mi ammalo solo nei weekend o durante le vacanze!) mi sono imbattutto in un utile, nonché spassoso, post di Larvotto. Se proprio di odio non si tratta, certo che molte volte è lecito parlare di disprezzo da parte degli uomini etero nei confronti di noi gay (sarebbe plurale, allora devo scrivere gaies?). Pure i giusti consigli per l'ammòre diamo... possibile non ci riconosciate un ruolo sociale più alto di quello di uno zerbino? Meditate etero, meditate.
4 commenti:
Il post di Larvotto è veramente istruttivo :-)
Il plurale inglese di gay sarebbe gays, ma in italiano i termini stranieri (latini o inglesi) si prendono al singolare.
Per cui: il film, i film; il gay i gay; il curriculum, i curriculum (e non i curricula).
Finita l'ora di maestrino, vado a leggere larv8.
trovo il punto sulla statistica (un uomo per sette donne), fortemente maschilista. Un gay lascia le sue sette all'etero? ok. Me le donne?! Eh?! Ma che sono tutti froci qui?! Ma che, sono dentro a un film??!! (cit) ;-P
Bella cit. sister :)
A me curriculum(s) non torna. Curricula è giusto e quindi contesto il maestrino. Incertezze le ho sull'espressione completa, perché se il curriculum è vitae, i curricula come sono? vitae di nuovo, vitarum come mi si suggerisce dalla regia, vite(s)?
E cmq è curricula, non si può equiparare il latino ad una lingua straniera imho. E poi cosa volete che ne sappi... però non mi si indisponga, ecco ;-P
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