Macubu rilancia un bell'argomento: la canzone di default che abbiamo nella testa. Argomento da alcune parole, e da tante emozioni. Da non potersi esaurire in poco tempo, quasi fosse questione da chiacchierata quotidiana, ma invece da potersi proseguire senza una fine prestabilita.
Distinguo la canzone, spesso tormentone, che va in loop nella testa a partire dal risveglio fino al ritorno a letto, da quella che entra piano piano dentro e non esce più a distanza di una vita.
Io, di questo secondo tipo, ne ho due di canzoni così. Ho avuto delle perplessità a parlarne perché definirle di default mi pare ancora adesso brutto. Musica - emozione è una comunione potente, ecco perché rispondendo non riesco ad essere sintetico.
Ho due canzoni, ma non solo nella mia testa. Nella pelle, nel corpo, nell'anima, nell'aria che respiro. In certi istanti mi ci identifico: Bad e The Unforgettable Fire. In certi momenti dico che io sono Bad e The Unforgettable Fire.
E per quanto cerchi di esprimere a parole il legame che ho con loro, son sempre pensieri messi lì, incompleti. Ho cercato di scrivere sul blog qualcosa e, se per Bad lo ho fatto all'inizio di febbraio - anche se son convinto potrei cambiarne lettura e scrivere un nuovo post totalmente differente, per The Unforgettable Fire mi è veramente difficile. Uno dei primissimi post del blog ne parlava, ma non era dedicato solo alla canzone. The Unforgettable Fire è quella parte di me che intravedo a malapena e che condiziona tutto il mio essere, nel bene e nel male.
Non è un caso che nei miei nick ponga Fire nella seconda parte. Si sa che ciascuna persona ha la propria intimità, ed è sempre posta in secondo piano. Ecco, pur sapendo che qui sono SacherFire, molti mi indicano o chiamano come Sacher e basta. E va bene così, ché Fire è l'altra parte, quella che io stesso stento a definire.
Distinguo la canzone, spesso tormentone, che va in loop nella testa a partire dal risveglio fino al ritorno a letto, da quella che entra piano piano dentro e non esce più a distanza di una vita.
Io, di questo secondo tipo, ne ho due di canzoni così. Ho avuto delle perplessità a parlarne perché definirle di default mi pare ancora adesso brutto. Musica - emozione è una comunione potente, ecco perché rispondendo non riesco ad essere sintetico.
Ho due canzoni, ma non solo nella mia testa. Nella pelle, nel corpo, nell'anima, nell'aria che respiro. In certi istanti mi ci identifico: Bad e The Unforgettable Fire. In certi momenti dico che io sono Bad e The Unforgettable Fire.
E per quanto cerchi di esprimere a parole il legame che ho con loro, son sempre pensieri messi lì, incompleti. Ho cercato di scrivere sul blog qualcosa e, se per Bad lo ho fatto all'inizio di febbraio - anche se son convinto potrei cambiarne lettura e scrivere un nuovo post totalmente differente, per The Unforgettable Fire mi è veramente difficile. Uno dei primissimi post del blog ne parlava, ma non era dedicato solo alla canzone. The Unforgettable Fire è quella parte di me che intravedo a malapena e che condiziona tutto il mio essere, nel bene e nel male.
Non è un caso che nei miei nick ponga Fire nella seconda parte. Si sa che ciascuna persona ha la propria intimità, ed è sempre posta in secondo piano. Ecco, pur sapendo che qui sono SacherFire, molti mi indicano o chiamano come Sacher e basta. E va bene così, ché Fire è l'altra parte, quella che io stesso stento a definire.
1 commento:
Per noi sei Sacher perché amiamo la tua dolcezza :-*
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