Torno all'ipercoop dopo quasi un anno. Avendo cambiato lavoro ed essendo approdato in centro non ho più nemmeno quella saltuaria curiosità di passare, uscito dall'ufficio, per vedere che offerte ci sono e magari acquistare due o tre cose per cena.
Ho girovagato per un'ora in un posto che a malapena ho stentato a riconoscere. La distribuzione della merce è stata rivoluzionata, qualche settore e qualche banco non ci sono più, altri sono stati ampliati a dismisura.
Ci sono andato perché al mio solito mi accorgo solo alla bisogna che non dispongo più di una cosa di cui non posso più fare a meno. Per cui, constatando che le scarpe da ginnastica che possiedo si stanno a poco a poco sfondando, l'altro giorno ho aperto la scarpiera e non ho trovato nulla di calzature leggere, tranne un paio di sandali che fa tanto fraticello. Non ho scarpe per l'estate! I saldi ci sono a luglio! Di qui a luglio cosa calzo? Solo questi drammi esistenziali riescono a farmi uscire dal mio torpore.
Entrare e trovare subito un'offerta di scarpe della lotto è stato un tutt'uno. Le avrei volute colorate ma non c'erano della mia misura se non bianche. Ora sono possessore di un candido paio di scarpe che provvederò a sporcare dopo 5 minuti dalla prima uscita di casa. In attesa di qualcos'altro da acquistare coi saldi estivi.
Dopo questo exploit pensavo di aver risolto i miei problemi. Invece sono iniziati. Non trovando nulla di quello che mi serviva ho iniziato a scordarmi per cosa ero giunto fin laggiù, a parte le scarpe. E' stato un incubo girovagare tra quei corridoi per non afferrare niente. Unica improvvisa sorpresa è stato l'aver ritrovato la farmacia interna all'ipercoop, ovviamente spostata anch'essa, e chiedere se era già in commercio l'aspirina a marchio coop: eccola lì! Che poi aspirina non si deve chiamare, sai la bayer quanto s'incazza? Ma tanto sulla confezione mica c'è scritto, solo acido acetilsalicilico e acido ascorbico, 20 compresse che effervescono al modico prezzo di 2 euro. E fanculo alle multinazionali.
Ho tergiversato ancora un po' e me ne sono venuto via, sicuro di aver scordato molte cose. Ora sono a casa che sto elencando a menadito tutto il dimenticato. Robe da matti: prendere le fragole e scordarsi la panna. Prendere la birra per accompagnare la pizza e scordarsi la farina. Scordare sia la ricotta che la pasta sfoglia per una torta salata (qui sono andato meglio, almeno non ho sotto gli occhi la triste visione della ricottina -che non sa di niente- in attesa della sua pasta sfoglia).
Mi è parso un viaggio simbolico. Ho scoperto infatti che sto iniziando a scordarmi cose prima mai lasciate. Tipo le chiavi. Mai uscito di casa senza controllare di avere le chiavi; l'altro giorno mi sono chiuso fuori di casa! Adesso, ad esempio, ho qui le chiavi della macchina dei miei. Eppure quando sono andato a riportargliela sono salito da loro per restituire proprio le chiavi. So di dover fare una cosa e nel mentre la faccio inizio a pensare a tutt'altro, o basta una piccola distrazione. come è stata l'aspirina coop, per farmi poi dimenticare il resto.
Mi sento come se stessi perdendo me stesso. Come se non avessi più una delle basi sicure, la mia memoria, sulle quali potevo contare finora. La cosa che mi rende più perplesso è che so di non poterci fare niente.
Forse tornare a fare la spesa alla coop de La Rosa sarà un po' come ritrovar me stesso? Ci proverò.
Ho girovagato per un'ora in un posto che a malapena ho stentato a riconoscere. La distribuzione della merce è stata rivoluzionata, qualche settore e qualche banco non ci sono più, altri sono stati ampliati a dismisura.
Ci sono andato perché al mio solito mi accorgo solo alla bisogna che non dispongo più di una cosa di cui non posso più fare a meno. Per cui, constatando che le scarpe da ginnastica che possiedo si stanno a poco a poco sfondando, l'altro giorno ho aperto la scarpiera e non ho trovato nulla di calzature leggere, tranne un paio di sandali che fa tanto fraticello. Non ho scarpe per l'estate! I saldi ci sono a luglio! Di qui a luglio cosa calzo? Solo questi drammi esistenziali riescono a farmi uscire dal mio torpore.
Entrare e trovare subito un'offerta di scarpe della lotto è stato un tutt'uno. Le avrei volute colorate ma non c'erano della mia misura se non bianche. Ora sono possessore di un candido paio di scarpe che provvederò a sporcare dopo 5 minuti dalla prima uscita di casa. In attesa di qualcos'altro da acquistare coi saldi estivi.
Dopo questo exploit pensavo di aver risolto i miei problemi. Invece sono iniziati. Non trovando nulla di quello che mi serviva ho iniziato a scordarmi per cosa ero giunto fin laggiù, a parte le scarpe. E' stato un incubo girovagare tra quei corridoi per non afferrare niente. Unica improvvisa sorpresa è stato l'aver ritrovato la farmacia interna all'ipercoop, ovviamente spostata anch'essa, e chiedere se era già in commercio l'aspirina a marchio coop: eccola lì! Che poi aspirina non si deve chiamare, sai la bayer quanto s'incazza? Ma tanto sulla confezione mica c'è scritto, solo acido acetilsalicilico e acido ascorbico, 20 compresse che effervescono al modico prezzo di 2 euro. E fanculo alle multinazionali.
Ho tergiversato ancora un po' e me ne sono venuto via, sicuro di aver scordato molte cose. Ora sono a casa che sto elencando a menadito tutto il dimenticato. Robe da matti: prendere le fragole e scordarsi la panna. Prendere la birra per accompagnare la pizza e scordarsi la farina. Scordare sia la ricotta che la pasta sfoglia per una torta salata (qui sono andato meglio, almeno non ho sotto gli occhi la triste visione della ricottina -che non sa di niente- in attesa della sua pasta sfoglia).
Mi è parso un viaggio simbolico. Ho scoperto infatti che sto iniziando a scordarmi cose prima mai lasciate. Tipo le chiavi. Mai uscito di casa senza controllare di avere le chiavi; l'altro giorno mi sono chiuso fuori di casa! Adesso, ad esempio, ho qui le chiavi della macchina dei miei. Eppure quando sono andato a riportargliela sono salito da loro per restituire proprio le chiavi. So di dover fare una cosa e nel mentre la faccio inizio a pensare a tutt'altro, o basta una piccola distrazione. come è stata l'aspirina coop, per farmi poi dimenticare il resto.
Mi sento come se stessi perdendo me stesso. Come se non avessi più una delle basi sicure, la mia memoria, sulle quali potevo contare finora. La cosa che mi rende più perplesso è che so di non poterci fare niente.
Forse tornare a fare la spesa alla coop de La Rosa sarà un po' come ritrovar me stesso? Ci proverò.
5 commenti:
Come ti capisco, fratello, come ti capisco. Spero vivamente che non mi capiti tanto presto per le chiavi di casa perchè l'unica persona che ne ha una copia è sempre impegnato in dieci attività diverse e ogni volta che ci si sente lo trovo ad almeno 100 km da casa. Quindi se tanto mi da tanto quando capiterà (perchè lo so che capiterà) dovrò aspettare ore e ore, magari sul pianerottolo e in pigiama.
Per il resto, io vivo di foglietti promemoria. Ogni giorno. Tristezza....
:-))
Il tuo problema ha una soluzione. Il suo nome si chiama Lista della Spesa. Mai entrare in un supermercato senza!
Type: me la sono dimenticata! ;-)
Un po' come io la sintassi in quel commento...
"Tu Nike, io Lotto"
(letta su un muro)
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