Già da qualche tempo vado ripetendo un avvertimento e ora, in prossimità delle elezioni amministrative, lo ribadisco anche qui sul blog per chi, tra i miei lettori, ancora non lo sa e non se lo aspetta.
Alle comunali di Livorno non è scontato che il centrosinistra vinca al primo turno.
Sì, c'è il rischio di vedere gli esponenti nazionali del Pdl, per il solo fatto di conquistare il ballottaggio, con la bava alla bocca per la gioia e pronta all'uso per sputarci addosso.
Come in tutte le belle storie di sinistra, anche qui la probabile causa del rischio ballottaggio proviene dalla sinistra stessa. L'ex sindaco Ds, tale Lamberti, dopo 5 anni dalla fine del suo secondo mandato e rimasto sempre in attesa di una chiamata (nazionale, regionale od europea che fosse) mai arrivata, ha pensato bene di ripresentarsi alle elezioni. L'azione di disturbo è assicurata, per chiamarla vendetta attendiamo i risultati. Difficile è proprio la previsione di quanti voti potranno essere dirottati sulla sua lista, e da qui nasce quindi il rischio ballottaggio. Oh intendiamoci, storicamente a Livorno anche Rifondazione si è sempre presentata separata, ora insieme al Pdci, per cui il frazionamento dei candidati e delle liste esisteva già. A questo giro poi siamo passati a ben 9 candidati sindaco dai 4 che erano.
Curioso che proprio chi, dal dopoguerra ad oggi, abbia ricoperto per più tempo la carica di sindaco di Livorno (quando venne introdotta la legge elettorale con massimo due mandati, era da un paio di anni subentrato all'allora sindaco candidato al Senato) si voglia presentare come il nuovo.
Anche se non si era ancora nati qui rimpiangiamo da sempre l'esempio di rettitudine morale, oltre che di bravi amministratori, dei grandi sindaci del dopoguerra Diaz, Badaloni e in parte Raugi, i quali non esitarono un istante a farsi da parte dopo due mandati, nonostante non ci fosse alcun obbligo se non quello morale (sì, è anche una questione di moralità) di cedere il passo a nuove leve.
Insomma, il vostro SF vi ha avvertito. Potrete, nel caso l'infausto evento si verificasse, farvi vanto che voi no, non siete rimasti sorpresi affatto dallo tsunami Livorno, dal terremoto che ha colpito il centrosinistra. Se vi parrà il caso, citate magari pure la fonte, grazie.
Al contrario non dovesse succedere nulla, qui fin dalla nascita si viene sbeffeggiati per qualsiasi cosa, e con gli standard livornesi per giunta: cari sacherlettori, le vostre ingenue capacità di sbeffeggiarmi non potranno nuocermi.
Alle comunali di Livorno non è scontato che il centrosinistra vinca al primo turno.
Sì, c'è il rischio di vedere gli esponenti nazionali del Pdl, per il solo fatto di conquistare il ballottaggio, con la bava alla bocca per la gioia e pronta all'uso per sputarci addosso.
Come in tutte le belle storie di sinistra, anche qui la probabile causa del rischio ballottaggio proviene dalla sinistra stessa. L'ex sindaco Ds, tale Lamberti, dopo 5 anni dalla fine del suo secondo mandato e rimasto sempre in attesa di una chiamata (nazionale, regionale od europea che fosse) mai arrivata, ha pensato bene di ripresentarsi alle elezioni. L'azione di disturbo è assicurata, per chiamarla vendetta attendiamo i risultati. Difficile è proprio la previsione di quanti voti potranno essere dirottati sulla sua lista, e da qui nasce quindi il rischio ballottaggio. Oh intendiamoci, storicamente a Livorno anche Rifondazione si è sempre presentata separata, ora insieme al Pdci, per cui il frazionamento dei candidati e delle liste esisteva già. A questo giro poi siamo passati a ben 9 candidati sindaco dai 4 che erano.
Curioso che proprio chi, dal dopoguerra ad oggi, abbia ricoperto per più tempo la carica di sindaco di Livorno (quando venne introdotta la legge elettorale con massimo due mandati, era da un paio di anni subentrato all'allora sindaco candidato al Senato) si voglia presentare come il nuovo.
Anche se non si era ancora nati qui rimpiangiamo da sempre l'esempio di rettitudine morale, oltre che di bravi amministratori, dei grandi sindaci del dopoguerra Diaz, Badaloni e in parte Raugi, i quali non esitarono un istante a farsi da parte dopo due mandati, nonostante non ci fosse alcun obbligo se non quello morale (sì, è anche una questione di moralità) di cedere il passo a nuove leve.
Insomma, il vostro SF vi ha avvertito. Potrete, nel caso l'infausto evento si verificasse, farvi vanto che voi no, non siete rimasti sorpresi affatto dallo tsunami Livorno, dal terremoto che ha colpito il centrosinistra. Se vi parrà il caso, citate magari pure la fonte, grazie.
Al contrario non dovesse succedere nulla, qui fin dalla nascita si viene sbeffeggiati per qualsiasi cosa, e con gli standard livornesi per giunta: cari sacherlettori, le vostre ingenue capacità di sbeffeggiarmi non potranno nuocermi.
2 commenti:
Quando si diceva "non è un paese per vecchi" non si faceva certo riferimento all'Italia. Qui il cadreghino (come direbbero a Milano:sedia) se lo tengono ben stretto al culo.
Che tristezza!
E' un tratto comune oramai da tanto tempo a troppi politici quello di sentirsi non solo utili ma addirittura indispensabili; che siano in carica da molti anni e che forse la loro visione inizi ad essere datata non li sfiora nemmeno; e se vengono criticati per questo la risposta è immancabilmente che nessuno si è fatto avanti e ha avuto la forza di "defenestrarli" (seguono sorrisi sardonici a volontà). Poi, chissà come mai, cercano di boicottare le primarie, unico strumento attuale a disposizione degli elettori per mandare un messaggio che li possa disturbare.
Poi si fanno meraviglia, nonostante sappiano di aver causato direttamente un enorme senso di impotenza nei propri elettori, delle sconfitte o addirittura dell'uscita dal Parlamento.
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