30 giugno 2005

ah, Zapatero :-*

Per festeggiare il voto definitivo del Parlamento spagnolo di oggi, giovedì 30 giugno 2005, sulle modifiche al codice civile che introducono il matrimonio gay riprendo questo post di TOM perché le parole di Zapatero fanno veramente bene al cuore e pure alla ragione.

le conferenze mancate

Oggi alle 17,30 c'era qui a Livorno Margherita Hack che parlava su "Origine ed evoluzione dell'universo". Un bell'appuntamento al quale non volevo mancare, non che sia esperto ma è sempre un piacere sentire parlare questa donna che ha il dono, oltre che della simpatia, della chiarezza espositiva. Se poi aggiungiamo che incontri del genere non sono poi così frequenti qui, l'occasione era veramente da cogliere. Per l'ennesima applicazione delle leggi di Murphy chiaramente è saltato tutto nonostante volessi prendermi un paio di ore di permesso.
Gli esami finali del corso dove facevo da tutor dovevano durare 2 ore, fino alle 16,30, ne sono invece durati oltre 4 e sono uscito dal porto alle 19, stanco ma soprattutto sporco come non mai visto il libeccio che ha sollevato enormi polveroni sui piazzali. N° di persone che aiutavano gli istruttori nelle prove finali: inizialmente 5, dopo le ore 17,30 nessuno, ad esclusione del bischero qui presente. Cazzo!!
Unica soddisfazione è stata l'aver rivisto il bimbo carino e avergli dato nei questionari di valutazione il mio encomio speciale (meritato ma ovviamente "stimolato" anche da altri motivi ;-P). E voglio vedere se qualcuno avrà da ridire, lo sbrano.

29 giugno 2005

stiamo per arrivare a 4

Dopo Belgio e Olanda, con la Spagna che è lì lì per tagliare definitivamente il traguardo, anche il Canada si sta aggiungendo alla lista.
E così si può in breve arrivare a 4 paesi dove il matrimonio gay è un diritto sancito per legge. 4 paesi dove, se proprio buttasse male, andare a vivere - in molti sensi.

28 giugno 2005

puntata di Report di stasera

La puntata di stasera di Report (vedi tra i link del blog) è stata dedicata a vari temi: A3 Salerno-Reggio Calabria e relativi appalti ANAS e ‘ndrangheta, ricostruzione in Lombardia dopo le alluvioni del 1996 di strade e argini (niente mafie ma solo belle associazioni a delinquere), qualche scandaluccio nella sanità lombarda (come nelle ricette di cucina, q. b. = quanto basta), Sirchia & family, discarica di Milano posta nel comune di Cerro, con percolati leggermente arricchiti di fenoli e manganese e biogas che non viene completamente catturato ma che in parte si disperde nell’aria.
Solita, bella puntata. Che fa pensare. Che potrebbe far incazzare: questo però quando avremo riacquistato una notevole capacità di saperci di nuovo indignare!!

i consigli cioccolatieri #1 - la scelta

Vedo intorno a me un interesse smisurato su qualsiasi cosa possa essere ingoiata, ingurgitata, mangiata, sbranata, divorata, gustata, e chi più ne ha più ne metta. Così anch'io voglio dire la mia ;-), anzi inizio una serie di post, sì perché qui cose da dire, brevi o lunghe che siano, ce ne sono un'infinità. E visto il nick che mi sono scelto, parlo proprio del derivato per antonomasia del KAKAHUALT (antico nome azteco del cacao), cioè proprio del cioccolato.

Come scegliere il cioccolato? Quali enigmi si aprono quando troviamo più marche, più qualità, più gusti? Stando ben attenti un filo conduttore si trova, al di là delle nostre preferenze: si tratta degli ingredienti. La famigerata etichetta, che il bravo consumatore critico legge sempre e che il classico consumatore medio ignora sempre, ci dà quelle informazioni iniziali importanti che possono aiutare nella scelta.
Il buon cioccolato deve essere fatto solo con pasta di cacao e con burro di cacao. Bisogna avere solo un'accortezza, evitare soprattutto le cioccolate con grassi o oli vegetali aggiuntivi. Infatti questi rendono il cioccolato di più bassa qualità, facendo risparmiare le ditte produttrici visti i costi inferiori rispetto al cacao, risparmio che solo in qualche caso arriva anche al consumatore. Se le percentuali di questi grassi vegetali arrivano al 5% (del peso complessivo) massimo consentito dalla direttiva europea del 16/3/2000 in sostituzione del burro di cacao il prodotto niente ha a che fare con la cioccolata. Considerando che a seconda delle varianti, il cioccolato contiene dal 20 al 30% del peso complessivo di burro di cacao, in realtà quel 5% ha un'incidenza per così dire maggiore sulla qualità del prodotto finale.
Attenzione all'etichetta quindi. È il primo passo per una scelta consapevole. Qui alcuni link ad articoli sulla direttiva prima citata: articolo lug/1999, articolo mar/2000, articolo apr/2000, articolo gen/2003, articolo2 gen/2003.

26 giugno 2005

6 mesi

Sono già passati 6 mesi dallo tsunami nel Sud Est asiatico. Saranno oltre 3 mesi che non se ne sente più parlare. Ho cercato notizie e ne segnalo 2: una della Protezione Civile verso la quale in molti contribuimmo, e l'altra su Vita.

perché?

Ci sono delle volte che vengono alla mente in modo spontaneo delle domande, dei perché ai quali non sappiamo dare risposta. Succede anche con questioni piccole.
Oggi ho proseguito nelle mie attività “abbronzatorie” che mi vedono intento ad acquisire un colorito decente senza dover per forza patire di scottature, ustioni, ecc… A parte le gambe, sofferenti delle allergie farmacologiche dello scorso anno e quindi ancora discretamente bianche, i risultati sembrano arrivare. Non contento, ho anche ripreso a fare il bravo bimbo tutto dedito alla casa: dopo settimane tutto risplende e profuma come non mai. E infine un po' di videografia degli U2 su mtv era il tocco che ci voleva.
Me ne stavo quindi nella mia riacquisita serenità quando è arrivata l’email del mio amico ing. – unico amico ing., cosa che tengo a sottolineare – a distanza di 10 giorni dall’ultimo contatto. Era negli States ma non ne sapevo più niente. Preso dalla contentezza nell’apprendere che era ancora in vita, leggo il messaggio e mi imbatto nella seguente frase:
“mi sono dotato di un terminale mobile rice-trasmittente a radio frequenza tribanda su standard GSM”
che tradotto significa che si è preso un cellulare. Io mi chiedo perché gli ing. non hanno un modo per esprimersi uguale a noi umani? PERCHÉÉÉÉÉÉ?????

25 giugno 2005

numeri e realtà

Quanti numeri ci vengono propinati ogni giorno? Statistiche sull’economia, dati sulla disoccupazione, informazioni sui consumi, ecc… Ci vengono forniti un po’ da tutti: Corte dei Conti, Istat, Governo, Banca d’Italia, centri studi di organizzazioni di categoria, sindacati, istituti di ricerca. Ognuno coi suoi numeri, ognuno con le sue interpretazioni, letture, analisi. A volte sono convergenti tra loro, altre volte ognuno descrive il proprio mondo, che sia o no quello reale non importa poi tanto, basta essere bravi a presentare la propria visione e che essa prevalga sulle altre.
Così, se il dato sull’inflazione rimane sotto il 2% viene espresso un giudizio positivo a prescindere dal fatto che se l’economia non va, o addirittura si avvicina la recessione (anche per i numeri, perché nella realtà ci potremmo già essere), per forza di cose l’inflazione registra aumenti minimi.
I dati sull’occupazione che cresce farebbero ben sperare non fosse che si tratti di emersione di situazioni illecite, il tutto grazie ai numerosi condoni che instaurano meccanismi di “legalità perversa”.
Si decanta un’Italia che non riesco a vedere, magari perché faccio parte di quelli che vengono definiti un giorno sì e l'altro forse “comunisti”, per cui la mia visione è necessariamente distorta e/o influenzata dai poteri forti e occulti. Per fortuna che questi sono sistematicamente invocati da chi lo ha il potere, in un certo senso c’è da sentirsi rinfrancati di essere governati da certe menti: infatti continuano, anche quando i numeri e le loro letture finiscono, a parlare di un’altra Italia. Evviva la costanza.
Secondo i nostri goveranti i dati sull’occupazione sono ancora migliori di quel che dicono i dati generali perché, sviscerandoli, si vede che la maggior parte delle nuove assunzioni sono contratti a tempo indeterminato. Si, decisamente io vivo in un altro mondo. Da quando ho un contratto di lavoro, sei anni, ho sempre e solo visto il famoso co.co.co., con qualche interruzione per collaborazioni occasionali; ma da ottobre sono, udite udite, dipendente a tempo determinato, per cui ho addirittura i famosi contributi previdenziali. Saltuariamente il contratto si interrompe, tocca aspettare un paio di settimane, e poi via con un nuovo contratto. Questa situazione potrebbe essere vista però sotto una luce del tutto positiva: oltre alle ferie e permessi che maturo, ho in aggiunta anche due settimane di vacanze. Sono io che, obnubilato dalla propaganda della becera opposizione, non vedo le mie fortune.

24 giugno 2005

croccantini

Scoperta di pochi minuti fa, stanno per scadere tra pochi giorni i Croccantini di Benevento che avevo nel mobile in soggiorno: non sia mai!!! Una delle migliori e deliziose combinazioni tra cioccolato fondente e nocciole tostate che siano mai state inventate... gnam gnam... ho già iniziato ^___^; per forza, devo farlo eh! Questo sarà l'antipasto di stasera.

perplessità

Ieri sera, in visita in quel di pisamerda, sono passato dall'arcigay. Mi chiedo come mai le mie relazioni con il mondo associativo risultino sempre indefinibili... rimango sempre perplesso: ieri ad esempio non c'era nessuno, nel senso che suonando il campanello non ha aperto proprio nessuno, e meno male che erano previste delle attività. In compenso ho appreso da amicizie (va bè, son pisani!!, ma ora non ho voglia di sottilizzare troppo ;-P) di nuovi locali aperti a firenze e lucca: soliti bordelli, con la novità che ora il biglietto d'ingresso sembri costare molto poco, quasi sempre sotto i 10 €. Perché? Semplice, non ti viene offerto nulla con l'ingresso; in pratica puoi andare lì solo a trombare, un grazie e un ciao non sono, al solito, obbligatori :-(. Occasioni queste per le quali non mi pesa il fatto di non avere la macchina.
Appreso delle nuove possibilità di "botte di vita" ;-P per le quali 'sti friends che mi ritrovo sembrano presi da forti fregole, mi sono consolato con un bel gelato al limoncello e fragola... Antò, fa caldo! ;-)

22 giugno 2005

gattaro

La kara sorella se ne è andata in vacanza per 10 giorni con tutta la famiglia, eccetto i due gatti. Essi hanno bisogno di cure e di mangiare; durante il giorno ci pensa la sua vicina, la sera il qui presente gattaro della situazione. Si potrebbe dire: embè? Embè c'è che da quando 4 anni fa hanno preso il primo gatto io mi sono scoperto allergico proprio di brutto e, ironia della sorte, soprattutto a quel gatto (lui sì malefico;-P). Così anche per quella mezz'oretta che vado dai kari mici (che, carogne!, la passano venendo a strusciarsi addosso invece che a mangiare) io me ne torno verso le 9 di sera a casa mia con pruriti vari, occhi lacrimevoli e respiro affannoso.... in definitiva la rappresentazione della mia vita sentimentale: una tragedia ^___^.
Soluzioni:
  1. lascio morire di fame i mici, ma in realtà li farei dimagrire solo un po' vista la vicina;
  2. li scuoio, ma poi rimarrei proprio con la loro pelliccia, origine della tragedia;
  3. vado avanti nel tentativo di conquistarmi la santità (sempre che razzinghé non abbia chiuso le iscrizioni al club "beati di santa romana chiesa"®);
  4. puntura, ma non ai mici, direttamente al sottoscritto, così finirò di patire.

21 giugno 2005

I 5 sensi

Tutto iniziò molti anni fa. Una semplice curiosità fu la spinta necessaria a fare la prova delle prove: una torta al cioccolato. Anzi la Sacher!! Perché in genere le mie idee iniziali hanno i piedi ben saldi per terra, ma è facile che poco dopo subentrino manie di grandezza. Da una semplice ricetta di una torta, presa dal libro di mia madre, fino alla ricerca delle varianti giuste per arrivare ad un risultato che anch’io, incontentabile per natura quando si tratta di dolci, potessi considerare degno di menzione. Non ero ancora conscio che i risultati che avrei ottenuto potessero portare verso mete ben più gratificanti del saper fare bene una torta. La scoperta di poter sperimentare i sensi miei e degli altri è da definire semplicemente appagante. E allora ci provo a buttare giù qualche riga, chissà che le parole bastino a rendere l’idea su ciascuno de I 5 sensi.

La Vista (degli altri): colpita da un flash, attratta da una calamita. Soprattutto chi non se l’aspetta; gli occhi fissi lì di fronte a quella cosa tonda, scura, traslucida. Lo sguardo sorpreso verso di me, che rapido ritorna verso di Lei, perché c’è il bisogno di osservarla ancora, quasi non vi fosse sicurezza in quello che vi è stato appena portato davanti.
La Vista (la mia): guardo i vostri occhi, non visto possibilmente. Carpire tutto in un istante, cogliere la sorpresa ma non solo, catturare quella scintilla che segue la sorpresa, quando si realizza che Lei è lì, proprio per essere mangiata. È un istante, io sono lì per questo.
L'Olfatto: profumo, delizia, aroma di cacao che dolcemente invade le narici. Istanti lieti, perché se c’è il giusto cioccolato, come quelli aromatici del Sud America, è questo il momento in cui si scatena la “chimica” umana. Reazione naturale, apoteosi dell’evoluzione.
Il Tatto: bramare la fetta e non saper come prenderla, tentennare tra la forchetta… la mano… si sbriciolerà? No, se non ne prendi solo un’ostia. E se la prendo con la mano la glassa si scioglierà? Si, soprattutto se siamo d’estate, non ci si può far nulla… e io pazzo che almeno una d’estate la faccio, come posso volerle così male.
Il Gusto: sublimare quello che si è appena visto e odorato. Con lentezza, chi ci riesce. Sforzati, ché non la puoi sbranare, centellina anche le briciole. Falla sciogliere in bocca, sembra impossibile resistere. E allora mastica, piano però. La gara stavolta ha regole tutte sue, sei te che cerchi di resistere e sempre più, invece, ti scordi di quello che ho detto; perché lo so, non si può dar retta a un pazzo… e ti liberi di questa idea balzana che ti ho messo in testa, e cerchi di lasciarti andare… non essere frenetico però, gustatela la vita. Ce n’è ancora? Certo, se fai caso non invito mai tante persone in una volta… non sono però momenti solitari, sono momenti conviviali… e se il convivio è piacevole, Lei è tutta un’altra cosa, anche per il bis.
L'Udito (il mio): sì, forse per me è la parte più piacevole… non sono così vanesio da parlare dei complimenti, a volte arrivano subito ancor prima di assaggiarla. Ah la parola, mezzo di comunicazione preferito eppure così ipocrita a volte; e così incompleto. No, spesso i complimenti mi infastidiscono. Non sono qui per ascoltare le vostre parole, sono qui per ascoltare il vostro silenzio. Ed è quando cala il silenzio che io, anche con gli occhi bassi rivolti verso il piatto, vi osservo, vi ascolto, vi rubo le sensazioni che state provando. Perché emozionare è bello, è vero… ma perché sono veri anche questi versi: “Every artist is a cannibal, every poet is a thief”.

Non ho un animo da vero artista in realtà, ma mi ci vuole del tempo per prepararmi a farne una. Per me non può essere una cosa meccanica e la faccio solo quando me la sento e quando ne vale la pena per offrirla a chi voglio bene. L'effetto che dà può durare pochissimo, eppure può essere molto intenso.
Questa è la mia specialità; "consentitemi di dare tutto il meglio di me"Babette]. La Sacher è amore per le cose belle, per gli altri, per sé stessi, perché ogni tanto ce lo meritiamo un bacio dalla vita :-*

Estate

Oggi è il Solstizio d'Estate. Direi che un bell'Inno alla Gioia ci sta veramente bene.
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aggiornamento delle ore 15.24
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sono andato a pranzare dai miei; avevo indosso la maglietta per il concerto degli U2 che avevo portato al lavoro a far vedere. Mia madre se ne esce con un:
-"dimmi Andrea, ma Bono non c'entra mica nulla con quella roba lì (gli U2, nda)";
-"cosa dici?"
-"Si, Bono non è il cantante dei Duran Duran?"
-!!!!!!!!!!!!!!
Come iniziare l'estate, e come vedersela rovinare in un istante! Maronna!!

19 giugno 2005

tra poco arriva....

Annuncio ai lettori e ai lurkatori (che la smettessero e commentassero qlcs ;-PP) che sto preparando il post sulla Sacher. Per ora è solo in bozza, ma piano piano sta prendendo forma. Non sarà la ricetta, non posso entrare in contraddizione col post del 28 maggio, ma un componimento ispirato dalle sensazioni che suscita.

17 giugno 2005

sotto il tavolo

Appena reduce da una riunione di lavoro presso un partner della società per cui lavoro con il famoso ing. (vedi apposito link al post) che a un certo punto se ne esce con: "noi facciamo anche degli sbagli, a parte questo qui (io, ndr) che è il migliore del mondo"!!!!!! Segue pacca sulla spalla.
Sparire sotto il tavolo sarebbe stato troppo poco, che vergogna!!!! Non so neanche di quale colore sono diventato!!
Considerazioni finali:
  1. di sicuro lui come motivatore è veramente una ciofeca ;-);
  2. di sicuro poteva andare peggio;
  3. avrei preferito un bel: allora, ti va di tr.... :-PPPP;
  4. sono veramente incontentabile!

16 giugno 2005

Escher, mon amour

Fino a pochi giorni fa google non mi dava nessun sito significativo su Escher; stasera mi è venuta voglia di fare la ricerca con virgilio e....... et voilà: Escher in tutte le salse, che goduria il sito ufficiale!! :-)
Il suo lavoro che ho da sempre apprezzato di più è questo:
Ho anche il puzzle già finito, lo devo solo appendere..... decisione difficile è il dove.
Potrebbe essere una rappresentazione dell'amore, no? Per me lo è ^___^. Un bacio a chi lo apprezza :-*

la ricerca dello sguardo

Che devo dire, a volte sembra quasi impossibile poter trovare qualcuno da amare. Altre volte ci si va vicini, ma mai abbastanza. A volte, poche per quanto mi riguarda, non ci si pensa proprio; si vivacchia nella routine quotidiana e dopo giorni o settimane ti accorgi che non hai dato punta attenzione alle esigenze del tuo cuore.
Non capisco se sto perdendo del tempo in ricerche del tutto sterili o se proprio non mi riesce trovare il bimbo giusto -per i non usi alla madre lingua, bimbo sta per uomo, ragazzo; non importa se sia più grande o più piccolo d'età-. E sì che non mi pare di avere esigenze particolari, sono arrivato ad infatuarmi (almeno questo:-) ) dei tipi più diversi, fisicamente e caratterialmente parlando. Scintille scoccate, ben poche :-(. Difficilmente provo, a distanza di tempo, del rancore nei confronti dei, pochi, ex. Tendo a conservare i ricordi più piacevoli, rispetto magari alle conclusioni delle brevi storie; checché ne dica l'amico pisano ;-), secondo il quale dovrei chiudere questi capitoli definitivamente (ma io non riesco a resettare del tutto la memoria, soprattutto per le cose belle -almeno quelle me le voglio tenere ^___^).
Avevo pensato di fare, come già qualcuno, appelli, concorsi e cose simili ;-), ma credo proprio dovrò sospendere per un po' quest'idea. Con la fortuna che ho in queste faccende troverei l'effetto "referendum" ad aspettarmi: nessun potenziale candidato ^____^ (magari neanche un ingegnere, eh eh eh).
Io però insisto nella ricerca dello sguardo in cui perdermi, sguardo da pochi attimi o da molti minuti, basta trovare quell'intesa piena di tenerezza, di desiderio d'amore.

13 giugno 2005

Il buio della ragione

Il buio della ragione intitolo questo post. Non mi viene in mente altro titolo. Il buio sulla ragione, sulla libertà di scelta che c'era su tematiche troppo importanti per poter essere spazzate via da un “non mi interessa”, o ancora peggio da un “questioni troppo difficili per me”. Già perché come si vuole girare la questione che il 74% dell'elettorato non sia andato a votare significa che il disinteresse, per alcuni, e il calcolo opportunistico, per i più, non hanno la maggioranza ma il completo controllo. Questo io lo chiamo “buio”.
Mi sarei aspettato un'affluenza non sufficiente per il quorum, ma mai un dato così basso: 26 %.... ci sarebbe da piangere, a pensare solo a cosa è stato fatto, di male, contro il valore democratico che ha il referendum. Contro il senso di partecipazione democratica che deve essere uno dei pilastri di una nazione che si vuole chiamare democratica. Sarà l'amarezza, il fatto è che in situazioni come queste viene da chiedermi seriamente se so in che paese vivo, o se forse non do troppo peso a valori che non sono affatto condivisi dagli altri.
Mi viene da sorridere amaramente a pensare a quelli che per puro calcolo non sono andati a votare, tanto poi il parlamento (p minuscola stavolta) correggerà la legge. E sono tanti che la pensano così, aumentando se possibile il buio della ragione. Come se un parlamento che ha approvato una tale legge possa, con le stesse persone poi, apportare significative correzioni, ma per favore!!!
Significative limitazioni alla libertà di scelta direi piuttosto. È solo un esempio, il 3° quesito interveniva su quella “novità” chiamata personalità giuridica dell'embrione... altro che all'incostituzionalità della 194 siamo arrivati. Anche un discorso di aborto terapeutico ne sarà necessariamente interessato. Chi non è andato a votare si è anche rifiutato -rifiuto all'ascolto, altro grande "buio"- in buona parte di ascoltare le ragioni di chi lanciava questi allarmi.
Allarmismo, ormai per farsi ascoltare non basta neanche quello, troppo abituati a stare dietro alle urla e agli schiamazzi quotidiani. In fin dei conti il buio della ragione parte anche da questa incapacità sempre più diffusa al confronto delle idee, e all'incapacità a lottare anche per idee contrarie alle proprie ma che devono, se ci si vuole considerare democratici, avere il rispetto di tutti.
Che sto dicendo: rispetto, democrazia, confronto.... oggi ha vinto l'indifferenza, il fatto che i valori su cui si basa una nazione sono decisi a maggioranza e chi non li condivide s'adegui... alla faccia della democrazia, dove i valori sono comprensivi delle varie ragioni, delle varie sensibilità.
Oggi sono triste. Queste erano le mie ragioni; hanno perso, ho perso.

12 giugno 2005

una domenica di giugno

Un po’ di considerazioni sparse, oggi mi prende così.
La giornata non promette niente di buono, vento e nuvole. Forse non ci sarà neanche la scusa del mare oggi :-).
Sono andato a votare come mi capita quasi sempre abbastanza presto, alle 10; al contrario del solito lungo la strada che conduce al seggio non c’era nessuno… cosa alquanto indicativa ho pensato. Il problema è che se succede a Livorno nel resto d’Italia quanto disinteresse ci potrà mai essere? Entro nel seggio, noto che prima di me hanno votato circa una ventina di uomini. Diciamo che non si inizia col passo giusto. Aspetterò i dati dell’affluenza.
Capito che oggi non vado al mare, dopo una settimana che aspettavo :-(, che fare? Oggi mi impongo di volermi bene: da mangiare penne, panna e salmone seguite da fragole (ah che bello, quest’anno ho fatto veramente l’ingordo) con limone, vino e zucchero. E stasera mi faccio la pizza, toh!! Altro mio piatto forte, non ai livelli della Sacher ma me la cavo ;-).
Devo riprendere, dopo settimane di stop, il puzzle. Ho ancora troppe pareti libere in casa, devo finirlo, così con gli altri due già finiti ma non ancora appesi potrò approntare la parete dedicata a Escher. Mi viene in mente che non ho ancora trovato su internet un sito dedicato a M. C. Escher, possibile?
Ore 13, televideo dà i risultati parziali dell’affluenza. Un disastro: alle 12 siamo nemmeno al 5%. Vuoi vedere che la giornata da dedicare a me va a finire a schifio?? No, per oggi no. Mi farò prendere da sconforti di portata universale domani. Oggi voglio pensare in positivo, per me e anche per tutti quelli che sono nei miei pensieri, amici, conoscenti, da molto o da poco tempo, vicini e lontani. Ma sì, un tocco di velata malinconia ci può stare. Un bacio :-*.

11 giugno 2005

leggere

In attesa dei Referendum, delle notizie sull'affluenza ecc... posto questa cosa letta su un poster in casa di miei amici. Della serie: come rimanere affascinati davanti a pensieri che vorremmo aver scritto noi.

Non riesco a saziarmi di libri.
E sì che ne posseggo un numero
probabilmente superiore al necessario;
ma succede anche coi libri come
con le altre cose: la fortuna nel cercarli
è sprone a una maggiore avidità
di possederne. Anzi coi libri si verifica
un fatto singolarissimo: l’oro, l’argento,
i gioielli, la ricca veste, il palazzo
di marmo, il bel podere, i dipinti,
il destriero dall’elegante bardatura,
e le altre cose del genere, recano con sé
un godimento inerte e superficiale;
i libri ci danno un diletto che va
in profondità, discorrono con noi,
ci consigliano e si legano a noi con una
sorta di famigliarità attiva e penetrante.

Da una lettera di Francesco Petrarca a Giovanni Anchiseo

10 giugno 2005

altre opinioni

I ritorni a casa. La sera verso le 19,30 quando arrivo in genere sono stanco. Se trovo qualcosa nella posta difficile la legga subito. Stasera ho trovato il giornalino parrocchiale; lo stavo per cestinare direttamente, ma mi è venuto in mente che forse qualcosa di interessante la potevo trovare. E infatti, quale occasione per il Referendum visto da un’altra prospettiva. Ecco cosa ho trovato scritto da parte di chi, badare bene, è da ritenersi tra i più aperti e progressisti sacerdoti di Livorno. In effetti a ben leggere qualche punto è veramente da sottolineare, anche in positivo. E ci sono anche delle belle contraddizioni. Riporto fedelmente, anche la formattazione del testo. A chi vorrà lascio i commenti.

Carissimi, è difficile parlare della partecipazione ai Referendum abrogativi della Legge che stabilisce le “Norme per la procreazione medicalmente assistita”? Sì, perché, da quel che si sente, sembra che il cristiano debba costruirsi una personalità a mosaico, in Chiesa dichiarare atteggiamenti richiesti dalla fede e nella Società, nel mondo… vivere atteggiamenti ad essi contraddittori. Invece non si tratta di sdoppiamento di personalità; ma di laicità, della triplice laicità della Chiesa. Il cristiano come laico, cioè come membro della chiesa, ha il compito di credere, vivere ed annunziare il Vangelo, tutto il Vangelo, senza edulcorazioni… E il cristiano come cittadino è un laico, cioè uno che non impone nella Società alcuna convinzione col potere, ma solo ricerca con tutti i mezzi il bene comune e la difesa dei più deboli. La terza dimensione della laicità è quella di operare nella Società, per costruire il bene comune, con i mezzi della Società.
Dunque non mi interessa chi vincerà ai 4 Referendum: sono impegnato a illuminare le coscienze, ad evangelizzare la vita e la sua trasmissione…
Dunque mi interessa che ci sia una Legge che regola nella Società le varie pratiche di assistenza alla trasmissione della vita affinché rispettino i valori umani e la dignità della persona umana fin dai suoi primi momenti di vita.
Mi interessa partecipare ai Referendum con uno dei modi previsti dalla Costituzione: dire SI, dire NO o astenersi, dal momento che un gruppo di cittadini ha chiesto l’abrogazione di questa legge, come da diritto costituzionale, per mezzo di un Referendum. Io mi asterrò perché desidero che questa Legge possa essere migliorata dal Parlamento, anche tenendo conto delle discussioni serene, non degli slogans propagandistici, che sono state fatte durante questi ultimi mesi. Però mi piacerebbe andare al Seggio a dichiarare la mia astensione, per rispetto di chi ha chiesto il Referendum, come momento di dialogo e perché non voglio essere considerato come uno che non risponde perché non gli interessa. Mi interessa. Però la legge elettorale non prevede questa dichiarazione. Anzi potrebbe essere interpretata come propaganda al Seggio, proibita dalla stessa legge. Ed anche l’osservanza della Legge elettorale mi interessa. Il dialogo poi c’è stato nei due incontri comunitari ed il dialogo deve continuare. Anche questo mi interessa.

09 giugno 2005

divagazioni meteo

non che stia bene col caldo torrido, ma oggi qui a Livorno ci sono 15°... ovvio che chi, come me, va al lavoro in bici, vestito come se ce ne fossero 30° si trovi un attimo intirizzito ;-)). Che arietta quando andavo dai bimbi in porto stamani, e non c'era neanche quello carino :-(, quanto fiato sprecato. Verso pranzo pure la pioggia sferzante. E io sempre con la mia divisa da mare.... che poi è sempre la stessa, sia che resti a casa, sia che vada al lavoro, sia che vada fuori, sia che vada al Pride, sia che.... lo so, sono fortunato!!! ^____^ Oggi però ci voleva il cappotto.

votare e far votare

Che i referendum hanno finalmente preso il sopravvento sulle altre notizie di questi ultimi giorni è certo. È altrettanto certo che il raggiungimento del famoso quorum non è sicuro: non si sa ancora salvo aggiornamenti dell'ultima ora da parte del Viminale quanti elettori all'estero ci siano; un po' difficile sapere quindi se basteranno 25, 26, 27 milioni di voti.
Ciascuno nel proprio piccolo può aver fatto qualcosa, può ancora fare qualcosa. A volte il passaparola, il piccolo esempio dato a persone che sappiamo essere disinteressate, funziona. Non conosco milioni di persone, e non le so raggiungere né tanto meno convincere. Ma conosco decine di persone, con le quali poter parlare, potermi confrontare, poter contare sul loro rispetto e essere almeno sicuro di venire ascoltato. Così tra famigliari, amici, colleghi di lavoro e altre persone con cui sono in contatto per i più vari motivi, posso parlare, cercare di esprimermi. Poche volte ma ci sono state, posso convincere. Ecco, è questo quello che intendo con piccoli esempi. Esempi di quotidianità, in cui l'eccezionalità dell'evento è riportata su terreni di civiltà e non di scontri ideologici che vengono sbattuti, quando lo sono, davanti a tutti in Tv.
L'ultima richiesta: andare a votare domenica mattina, il prima possibile. Che ci sia anche un segnale di questo tipo, che il quorum fin dall'inizio sia un po' più vicino.

08 giugno 2005

THE UNFORGETTABLE FIRE

Pensare di arrivare a scrivere un post del genere, ecco qual è stato uno dei motori principali che mi ha spinto ad aprire il blog.
Conobbi gli U2 alla radio con New Year's Day e fu subito colpo di fulmine ^___^. War, il loro 3° album fu il mio primo album rock. Ancora non sapevo quello che stava per arrivare...
Unforgettable Fire, TUF, il Fuoco, tutte queste espressioni mi portano a parlare delle mie emozioni, adolescenziali ma non solo. È stata certamente una combinazione fortunata l'uscita di questo 4° album degli U2 col fatto che in quel periodo fui pronto ad affrontare un lungo percorso di definizione della mia persona, a tirare fuori le emozioni rimaste sopite, a iniziare a risorgere da una zona d'ombra.
All'epoca già sapevo di essere gay; non ho mai avuto dubbi e questo mi ha permesso di accettarmi senza tanti problemi. Con gli altri, come è frequente, sì ce ne furono. Un periodo buio, iniziato troppo presto, qualche anno prima di TUF. Storie purtroppo consuete di prese in giro, di umiliazioni, di rinunce a tante cose per timore, per paura. Storia meno consueta, per fortuna di molti, di un respiro rubato e della sorpresa e della rabbia conseguenti per l’incapacità a reagire, per l'ennesima rinuncia, quella importante, decisiva forse, a non veder portare via una parte di me. Una storia alla quale è succeduta una fase sì buia ma anche necessaria, per poter essere affrontata coi tempi dettati dall'animo.
L'ascolto di The Unforgettable Fire fu una riscoperta delle emozioni. Riscoperta di emozioni credute sepolte, non più presenti. Suscitate dalla musica in un primo momento, l'inizio di TUF con quei suoni delicati ma soprattutto penetranti. Dritti nell’anima, colpito da una, da più sferzate: Unforgettable Fire e anche Bad. La prima rappresentante la parte emotiva interiore, da tenere per me, la seconda la parte da gridare al mondo. Io, che non pensavo di poter provare più niente di così coinvolgente, di così intimo. Non doversi più porre con senso di indifferenza davanti alle cose, io che potevo ancora provare amore, per gli altri, e per me stesso.
E poi arrivarono anche le parole, che resero ancor più significativa quella musica. Versi scritti per altro, sicuramente, versi fatti miei. "and if the mountain should crumble or disappear into the sea, not a tear, no not I". No, non una lacrima allora, nonostante le profondità raggiunte. Non era il momento, non poteva esserlo... lo fu con TUF, e iniziò la risalita piano piano.
E la parte gridata, raffigurabile come un Urlo di Munch... ma non solo, perché non bastava; quella raffigurazione era solo la parte di disperazione... c'era dell'altro dentro, ci è voluto del tempo per capirlo, ma c'era. La voce di Bono fatta urlo della parte di anima ancora presente, nonostante tutto.
Mi accorsi, ultimo barlume di consapevolezza, dell’istante in cui si ruppe qualcosa dentro. Un semplice, terrificante respiro interrotto. Quello che si perde così non si ritrova. Non l’ho ritrovato. È stato quando capii questo che potei iniziare a rinascere, diverso ma a poco a poco con sempre meno rimpianti. Bastò la musica, bastarono le parole. Un semplice mezzo ma con me, fortunato, fu potente.
Ecco il mio amore per TUF, luce quasi solare, fuoco emotivo, mia via per scoprire di nuovo che le emozioni c'erano ancora. Sì, "I'm wide awake, I'm wide awake, I'm not sleeping".

05 giugno 2005

GayPride Milano 2005, resoconto

Protagonisti: io, Gilthas, Roberto(che per quasi tutta la giornata ho pensato si chiamasse Marco – chissà cosa avrà pensato quando ci siamo presentati e io gli ho risposto: anche te Marco? J), Silvia detta La Secca, mamma di Silvia, Marta detta La Pitonessa, Emanuele (ragazzo di Marta), Tupy, Beppe, amica di Tupy e ultimo, viste le regole dei protocolli internazionali, Andrea (ir pisano).
Cronistoria, parte iniziale: sabato 4, sveglia alle 7, uscita di casa alle 7,50. Riesco ad arrivare in stazione prima del previsto e prendo il treno per Pisa delle 8,11. Coincidenza per Genova alle 9,02; verso le 8,45 inizia una sfilza infinita di annunci ritardo treni da far paura. Accanto a me un gay ultracinquantenne diretto a Torre del Lago che inizia a sbraitare come un ossesso sull’Italia che va in malora con trite affermazioni qualunquiste, però che i treni toscani stiano raggiungendo negli ultimi anni standard vergognosi è vero. Finalmente parto per Genova con un ritardo maggiore al tempo della coincidenza prevista per Milano. Uff… Ritardo in parte recuperato e tempo a disposizione a Genova di salire sul treno per Milano pari a 1 minuto. Ce l’ho fatta, fine dello stress. Arrivo a Milano alle 12,55 e inizio dell’avventura vera e propria, sintetizzata qui sotto.
Cose da ricordare: incontro con Gilthas (finalmente, dopo gli scritti sul NG e sul blog, le mail, le foto e il paio di telefonate, lo conosco di persona). Incontro con gli altri. Il vino alla trattoria piacentina, anche se visto il caldo ne ho bevuto poco. Incontro cor pisano davanti al Bar Ricci. Sempre ir pisano preso dall’euforia del suo primo pride inizierà a riprendere tutto quello che gli passerà vicino e oltre, fino alla fine del corteo. Tupy che viene colpita in testa dalla rivista del Cassero di Bologna, tirato da qualcuno di loro dal carro. Alcuni carri, con annessa musica. Alcuni travestiti. Il saluto a Silvia and mum davanti alla Scala, o era in piazza Duomo? Mah. La panchina del Parco Sempione adocchiata da Roberto al termine della sfilata sulla quale ci siamo letteralmente fiondati. Il saluto verso le 20,30 col resto della comitiva, momento nel quale però ho realizzato che rimanevo da solo cor pisano;-). Il concerto di Dolcenera all’Arena, tanto breve quanto intenso e sentito (solo 4 canzoni). Le riprese fatte da Andrea al suddetto concerto (spero sia rilasciato a breve il bootleg). L’ospitalità per la notte di Salvatore e Marco, amici der pisano.
Cose imbarazzanti: la faccia perplessa di Tupy alla mia presentazione dopo che avevo fatto mente locale ricordandomi che una volta sul NG c’era una Tupy che postava. La prima oretta dell’incontro, visto che tranne alcuni non ci si conosceva, fino a quando al “Pane al pane vino al vino” hanno iniziato a portarci da mangiare; lì abbiamo iniziato a scioglierci un po’. La parte iniziale della manifestazione, così poca gente? poi aumentata a dismisura tra le 16 e le 16,30. L’iniziale imbarazzo di Gilthas quando gli ho accennato al pensiero che gli avevo portato; poi superato, vero?^__^
Cose da rivedere: ir pisano che continuava a sparire per riprendere con la videocamera la sfilata; nel corso dell’intera durata del corteo (almeno 4 ore) avrò cercato di rintracciarlo almeno 20 volte; chiamate a cui ha risposto = 2. I miei confronti tra questo pride e quello di Roma del 2000; in definitiva non potevo ritrovare quella stessa carica emotiva, di rabbia, di orgoglio che ci fu nella capitale. Gilthas che interpellato al riguardo, non mi accenna alla canzone Pride quale canzone uduidica apposita per il pride appunto (non lo metto nelle cose da dimenticare, visto che potrei essere da lui “massacrato” su questo terreno se solo lo volesse ;-) ). Il numero delle fontanelle nel Parco Sempione pari a 0; se invece esistono, almeno le segnalassero con fuochi d’artificio, io non le ho trovate in oltre 2 ore che sono rimasto lì.
Cose da dimenticare: lo scontato mal di piedi (hanno continuato a pulsare fino alla mattina di oggi, 5 giugno). La ricerca voluta da Gilthas dei ragazzi della sua associazione Informagay, per un semplice motivo: una volta trovati gli hanno affibbiato lo striscione, è stato prima delle ore 17, e l’ha tenuto fino alle fine del corteo (ore 20?). La mancanza di solidarietà da parte mia nei confronti di Gilthas e Roberto che stoicamente hanno tenuto lo striscione (inizialmente pensai che lo portassero solo per un po’, ma dopo qualche oretta potevo anche ripensarci, visto che ho fatto la sfilata sempre insieme a loro). La posizione all’interno del corteo, troppo distanti dai carri con musica. La ripresa fatta da Andrea a me che sorrido e saluto alla fine del concerto di Dolcenera con mio bacio finale alla futura audience del video, e ir pisano che dice: oh, scusami tanto, ho interrotto le riprese un attimo prima del tuo bacio!!
Cronistoria, parte finale: concerto all’Arena fino al termine, ore 22,30. Sulla via di casa degli amici der pisano. Cena scongelata e bella chiacchierata cor pisano (sempre lui :-P) fino all’1 passata. Stamani, dopo una nottata passata insonne (con l’eccezione di una mezz’oretta) grazie al fatto che non riesco a dormire in un letto nuovo la prima volta, mi sono alzato alle 8, e sono andato in stazione per prendere il treno delle 9,10 per tornare a casa. Arrivo a casa mia alle 13,45. Durata complessiva = 30 ore.
Alla fine una bella esperienza pur sapendo dei limiti di queste manifestazioni, molto spettacolari ma con meno sostanza del necessario sul tema dei diritti. Ovviamente il tutto secondo la mia modesta opinione. Avanti un altro ^___^.

02 giugno 2005

dedicata a...

Solo a tre settimane di distanza sono riuscito a riascoltare MLK. A volte per un pensiero o una dedica occorrono tutte. Un ultimo bacio.

Sleep
Sleep tonight
And may your dreams
Be realized
If the thunder cloud
Passes rain
So let it rain
Rain down on her
mmmm So let it be
mmmm So let it be

Sleep
Sleep tonight
And may your dreams
Be realized
If the thundercloud
Passes rain
So let it rain
Let it rain
Rain on her

costituzione di cosa?

La Francia ha votato no, l'Olanda ha votato no.... ma allora questa costituzione europea a chi interessava? Mi pare manchi qualcosa in tutti i pensieri che vengono espressi in questi giorni. Forse sarà perché siamo in Italia con una pessima informazione quindi, ma nel resto d'Europa dovrebbe essercene una migliore. E allora perché questo rifiuto della costituzione? Perché sono stati messi a forza nelle campagne referendarie argomenti nazionali e nazionalistici? Ci può stare per un paese, magari un nuovo membro, non per paesi che fanno parte dell'UE dalla fondazione. Insomma, cosa è mancato ai fronti del sì per essere convincenti?
Mi sono posto una domanda: metti che anche in Italia avessimo avuto il referendum, come avrei votato? Certamente sì, ma un sì convinto? o con qualche perplessità? Un sì "perplesso" sarebbe stato. Già, e per un semplice motivo: non ho ancora letto, né mi pare sia stata divulgata capillarmente, la costituzione europea. Quello che so è che non contiene, nel preambolo, il riferimento alle radici cristiane - e per fortuna - ma di quello che c'è, non so niente. Sarò stato preso da irrefrenabile voglia di ignoranza? Per una volta nella vità potrò anche farlo senza sentirmi in colpa, ma sinceramente chi è che sa quello che c'è scritto lì dentro?
Come si fa a pensare che una costituzione (volutamente la sto scrivendo con la c minuscola) sconosciuta sia votata.... allora sì che viene facile andare al referendum e votare pro o contro governi, scelte economiche, politiche da leghisti, ecc. L'ho trovata sul sito dell'UE, ma il bello è che a fare una ricerca con google ti danno prima i link delle notizie su Francia e Olanda, poi i link dei filmati della firma a Roma, poi arriva anche la costituzione europea vera e propria. Andare al link per vedere, i numeri sulla destra rappresentano oltre che i link per le varie parti in cui è suddivisa anche il numero delle pagine, 202!!! Ma andando alla fine della parte IV, prima cioè dei protocolli, si potrà scoprire da quanti articoli è composta: 448!!!
Non sono stato lì a leggerla... mi sono rifiutato. E mi è venuto il sospetto che avessero ragione, almeno in parte, i detrattori che la accusavano di essere un testo redatto da burocrati. Io che la penso come bossi... oddio, sto male!
Se avessi voluto informarmi adeguatamente, nonostante le informazioni da propaganda che abbiamo ricevuto, avrei dovuto impiegare troppo tempo... e chi altri avrebbe fatto lo stesso? Lo so che è una domanda con forti connotati qualunquistici ma perché l'UE non ha inviato nelle case degli europei una copia della costituzione, troppe pagine a copia?
Oggi è il 2 giugno, la festa della Repubblica Italiana; e la nostra Costituzione, tanto criticata, bistrattata e male applicata quasi quotidianamente, mi pare ancora più bella. E poi sono solo 139 articoli e, a seconda delle edizioni, poche decine di pagine ^___^. Questione di classi politiche diverse e questione di spiriti costituzionali diversi. La nazione europea, della quale forse un pochino mi sento parte, deve ancora crescere.

01 giugno 2005

la proposta :-(

Poco fa l'ing. mio capo (si sono al lavoro... e penso al blog.... ma dov'è andato a finire il lavoratore indefesso?!? ^__^) mi ha fatto una proposta: ricoprire in parte le funzioni dell'ex direttore che non c'è più da un mese. In particolare di prendere in mano l'organizzazione del lavoro altrui e di coordinare le attività formative. Ha parlato di crescita individuale e di struttura, di imparare a diversificarsi con altre attività, e di tante altre cose che in buona parte o non ho capito o non erano proprio di mio interesse. E allora? che bello! dovrei dire: che bello!! E perché invece di dirlo mi è già venuto un bel mal di stomaco?
Forse perché si è dimenticato di dirmi che c'è un avanzamento di livello? No, non se lo è dimenticato, semplicemente il fatto non sussisterà. Ma d'altronde si sa che non ho mai fatto una questione di soldi, e lo dico senza ironia.
Forse perché l'unica dipendente di 1° livello che c'è e che soprattutto avrebbe l'esperienza per farlo ha dato come risposta: mi prendo per due mesi tutti i pomeriggi di ferie? No, non tengo in considerazione le reazioni di persone che, come attività principale, prima di iniziare una cosa dicono: questo non è di mia competenza... oppure, sarebbe di mia competenza ma non ci sono le condizioni per lavorare con professionalità. Però con lei mi dovrei "organizzare"?!? sigh!!!
Forse perché oltre che a organizzare e coordinare dovrei continuare a fare quello che faccio per 40 ore la settimana? No, in fin dei conti chi fa 30 può anche fare 31, giusto? o era 60?:-(
Forse ho mal di stomaco perché invece di questo tipo di proposta nel mio intimo mi aspettavo un altro tipo di proposta? ;-PPP È che lui è talmente ghiozzo che forse non sa neanche che ci sono i gay.
Mi sa che c'è un continuum nei campi di applicazione della legge di Murphy... quando ti tocca, non smetti più di esserne colpito. Ma porcacciadellamiseria!!!
Chissà perché ma dopo una settimana di blog-experience subito a lamentarmi..... uff... mi do fastidio da solo. E allora mettiamola un po' sul sorriso: a Indietro Tutta c'era il quiz telefonico, e il tipo che partecipava (sempre lo stesso) non vinceva mai niente, però mandava quelle fantastiche imprecazioni che a distanza di 18 anni ricordo ancora benissimo: mannaggiadellasbomballataedellasderenata!!! ^____^