31 gennaio 2008

come utilizzare 3 litri di sherry

Finalmente, con un vecchio ma ancora valido mezzo di comunicazione -la newsletter-, sono stati comunicati le menzioni speciali e il vincitore assoluto (lo troverete proprio in fondo alla pagina) del Darwin Award 2007.
Del perché solo lo scorso anno il mondo è venuto a conoscenza dei costumi, rivelatisi al fine fatali, che questo texano aveva fino al 2004, forse non sapremo mai nulla. Certo è che la serietà del Darwin Award è riconosciuta proprio dal non porsi certe domande o, se proprio costretti a forza a farlo lo stesso, dal rifiutarsi di elaborare le risposte. Qui il risultato finale è il punto di partenza, mentre quello di arrivo è il sollievo che i superstiti del genere umano, cioè noi, provano a sapere che la stupidità appartiene ai criteri principi della selezione naturale. O forse qualcuno, anche in questi esempi, ci vede un disegno superiore?

29 gennaio 2008

il mal di testa certe volte è sconsigliato

Non vuole essere la svolta hot di questo blog che resterà, tirate un sospiro di sollievo, alquanto freddino però ho pensato che fosse da segnalare.
Warm bottoms make for happy tops.
Si può non essere d'accordo?

27 gennaio 2008

memoria viva


Il mio c'è. Trovate il vostro. Altrimenti sarà creato.


Prima vennero per i comunisti,
e io non dissi nulla
perché non ero comunista.

Poi vennero per i socialdemocratici
io non dissi nulla
perché non ero socialdemocratico

Poi vennero per i sindacalisti,
e io non dissi nulla
perché non ero sindacalista.

Poi vennero per gli ebrei,
e io non dissi nulla
perché non ero ebreo.

Poi vennero a prendere me.
E non era rimasto più nessuno
che potesse dire qualcosa.

Martin Niemoeller

26 gennaio 2008

strano è...

L'Italia è veramente un paese imprevedibile. Non sarebbe altrimenti definibile un paese dove questo signore, tra le altre cose senatore della Repubblica, ma anche frequentatore per sua stessa ammissione di locali gay (perché gli piace la gente e l'atmosfera), tacci con l'epiteto di checca squallida l'altro senatore, quello espulso dall'udeur perché annuncia la sua fiducia a Prodi.
L'Italia è un paese imprevedibile non perché ci si scandalizzi molto o affatto del comportamento di Strano, ma perché nessuno rileva la principale singolarità della cosa: un senatore dell'opposizione che attacca in modo becero un senatore della (ex) maggioranza perché quest'ultimo voterà la fiducia al suo governo.

24 gennaio 2008

chi se ne va è certo, ma chi è che resta?

Prima di iniziare il mio solito giro per blog e di far influenzare con le acute analisi che leggerò il mio cervellino, scrivo giusto due righe (anche tre), così magari potrà essere dimostrata la mia pochezza intellettuale nel caso poi da qualche altra parte io faccia dei commenti contraddittori.
La serata del Senato, il pomeriggio me lo sono perso in toto ma come tutti i precari ero al lavoro, mi è parsa del tutto pacifica. Quasi serena. Ed è questa sensazione, datami nel vedere e sentire gli esponenti del centrosinistra, che mi ha fatto pensare che da questa parte almeno qualcuno sappia già la soluzione della crisi; e che non sia più di tanto dispiaciuto.
Insomma, ho già letto sul televideo che Fini ha brindato -presumo- coi famosi colonnelli, o i loro rimasugli. Ecco, io fossi stato in lui avrei atteso.
Non mi pare che lo sputtanamento di questo ultimo periodo tra i partiti del centrodestra abbia raggiunto vette maggiori rispetto alle loro già espresse potenzialità. Andando ad elezioni si riunirebbero nella stessa coalizione quindi. Perché si sa, lo sputtanamento viene meglio quando si governa.
Il centrosinistra, così come ne esce da questa crisi, cioè senza i mastel-dini, con questa legge elettorale potrebbe sperare solo in una onorevole disfatta. Torno quindi a qualche riga sopra: o erano proprio stufi di loro stessi, del loro programma, di vedersi la mattina, di telefonarsi il pomeriggio e così via dicendo, o qui qualcuno una soluzione ce l'ha. Perché ho come il sentore di aver visto il commiato consapevole di Prodi, ma mica di tanta altra gente.

22 gennaio 2008

cambio di parola

"Quando si tratta di avviare proposte legislative che vanno in senso contrario all’antropologia razionale cristiana, i cattolici non possono in coscienza concorrervi. Non c’è chi non veda infatti che una cosa è operare perché un male si riduca, altra cosa è acconsentire, in partenza, che leggi intrinsecamente inique vengano iscritte in un ordinamento. E non si tratta, qui, di un’imposizione esterna, ma di una scelta da operare liberamente in una coscienza già convenientemente formata"
Bagnasco, consiglio permanente Cei, Roma - 21 gennaio 2008 (punto n. 8)

Sostituire nell'ultima riga la parola formata con la parola candidata.
Ecco perché, caro Anellidifumo, al di là delle battute che ti ho fatto a commento al tuo post, non vedo perché debba essere accolta la tua proposta. Basta mettersi lì per qualche giorno a stilare queste benedette (eh sì, è proprio così) liste.
Et voilà, les jeux son fait. Rien ne va plus. In tutti i sensi.

20 gennaio 2008

delusioni

Insomma, speravo in una giornatina più frizzante. E invece tra l'angelus e la Littizzetto è stata una delusione su tutta la linea.
Uno si aspetta un po' di orgoglio pontificio e invece l'unica parola che mi è venuta in mente per definire il post angelus (come lo hanno chiamato su Raiuno) è stata sobrio. Sì, ha fatto un discorso sobrio; un po' ci sono rimasto male per chi era arrivato lì alle 6 di stamani, e chissà quand'era partito da casa... un po' come io ai concerti degli U2... in media una dozzina di ore di attese sofferenti sotto il sole per poi ritrovarmi al solito lontano dal palco e con concerti mica tanto belli (escluso Losing control in Torino 2001, via sennò son proprio incontentabile). Ecco mi sono ricordato proprio del concerto di Roma 2005... sarà Roma città propensa a dare queste sole?
Unità dei cristiani, mah..., saluti a un po' di gruppi, accenno all'inopportunità a recarsi alla Sapienza. O è stato talmente bravo a dire, tra quelle righe, qualcosa solo a chi doveva ascoltare o proprio non ha detto nulla di speciale. Eh no, così non si fa. Volevo scrivere un bel post e invece nisba.
La Littizzetto, con le sue battute da sempre sul pezzo, da sempre sull'attualità settimanale, avrebbe dovuto almeno fare un accenno. Cazzo (nel senso letterale), ha parlato del cazzo del David di Michelangelo per metà del suo intervento (lei in realtà lo chiama Valter... boh, chissà perché). E' stata consigliata -con le italiche modalità- a non intervenire sull'argomento o si è autocensurata? O forse, anche lei rimasta delusa dall'angelus, ha trovato nel Valter michelangiolesco un sostituto dell'ultimo minuto? Spererei tanto nella seconda ma in questi casi la mia ingenuità va sempre a farsi friggere.
Ho letto in vari blog della petizione in solidarietà coi professori della Sapienza. Ringrazio Gabriele che è stato il primo dal quale l'ho letto. Il testo della petizione è pure breve, dategli un'occhiata e se del caso firmatela.
La delusione, di cui al titolo, è anche dovuta al fatto che queste mancate verifiche delle aspettative mi rendono ancor più difficile il rientro al lavoro, dopo un mese esatto, di domani mattina. Certe volte le cose vanno in tutt'altra direzione a quella desiderata e si rimane lì a guardarci le mani vuote e a mordicchiarci le unghie.

18 gennaio 2008

intellettualoidi e tempi di reazione

Due argomenti in un post. Mi starò allargando troppo? Non secondo la bilancia.
Mi pare di capire che sia Feyerabend sia ratzi abbiano almeno un po' pisciato fuori dal vaso. Il primo, nel suo ragionamento su Galileo, si basava tra l'altro su una lettera spedita ai tempi (inizi XVII sec.) dal cardinale Bellarmine a tale Foscarini. Quello che capisco, già per me è faticoso seguir la philosophia, in più ai link segnalati c'è da aggiungerci un inglese non certo scolastico per cui mi son quasi subito perso (e però posto lo stesso, hai visto mai che i miei poliglotti lettori sappiano cogliere tutte le sfumature), è che Feyerabend non avesse ben interpretato la lettera usata da pilastro per il suo ragionamento e che, di conseguenza, il fine intellettuale dal simpatico nome di ratzi sia andato casualmente o volutamente (non so quale delle due sia peggio) dietro.
Ruini nel frattempo, tutto preso dalla preparazione della festosa macchina da guerra per domenica, fa sapere che le cose segnalate dal papa sul degrado di Roma sono state dette col
modo che gli appartiene, gentile e signorile. Meno male esistono le precisazioni, non ci saremmo arrivati. E, al tempo stesso, manda a dire che alcune solidarietà ricevute sarebbero state più significative se più tempestive.
Ora, a fronte di queste ultime parole, mi spiegate chi è che si è attardato a dare la solidarietà al papa? No, perché forse non sono stato lì a cronometrare con l'orologio atomico (uno di quegli strumenti realizzati, ma soprattutto ideati, grazie alla fede) ma
l'altro ieri ebbi l'impressione che i tempi di reazione fossero stati tutti al di sotto della soglia di squalifica. Qui, apprendo, la squalifica è assegnata invece a chi oltrepassò la soglia. Chi costui, allora?
Però mi giunge un dubbio: vuoi vedere che finora, con lo spirito di carità che li contraddistingueva, avevano promosso tutti e invece da questo episodio inizierà una selezione dei migliori? Anche se, simpatici, hanno cambiato le regole del gioco io dico che, purché sia naturale, a me la selezione sta bene (poteva essere altrimenti?). E a condizione che poi qualcuno degli esclusi non voglia tornare a mani vuote all'ovile dal quale era partito per andare nel gregge più grande, perché quando se ne andarono i loro giacigli furono buttati.

17 gennaio 2008

un po' di curiosità

Mi viene da pensare a cosa farò in questi due giorni circa che mancano a domenica. Non sono pensieri che mi toglieranno il sonno, è chiaro; ma non sentite anche voi il desiderio di arrivare a domenica per vedere cosa succederà?
No, non mi sto riferendo all'angelus (banali che siete) che ratzi terrà davanti ad una folla oceanica (a proposito, ci sarà qualcuno del mondo politico che mancherà all'appello? difficile crederlo, vero?) convocata all'uopo ma a quello che dirà Luciana Littizzetto domenica sera da Fazio. Finora è sempre riuscita a sorprendermi, anche quando ci spende una misera frase; son qui che non vedo l'ora per riflettere, perché no, anche facendo risate argute.
Nel frattempo sembra, con la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico appena terminata, che il rettore della Sapienza di Roma voglia invitare nuovamente il papa. Io credo che stavolta non ci sarà nessuna lettera a chiedere il ritiro dell'invito; non che l'esperienza di questi due giorni abbia portato consiglio a quei professori, secondo me sapevano molto bene a che tipo di reazioni andavano incontro, ma più semplicemente perché non sarà più l'inaugurazione. Nella nuova occasione, che sarà senz'altro colta, difficile che ci sarà un confronto, un dialogo, più facile il discorso davanti alla platea plaudente (e ben selezionata) e finita lì con un grazie santità per le alte parole. E comunque vedremo e ascolteremo.
Altra curiosità che mi rimane è come sarà concretizzata la frase che ruini ha pronunciato: attaccare questo papa non è giusto e neppure opportuno. Dove le parole importanti sono questo e opportuno. Meno male che non son credente, come patirei a sentire questi uomini di chiesa parlare in modi così sibillini.

16 gennaio 2008

Gesù non si sarebbe tirato indietro

Mica son d'accordo che è stato bloccato, che gli è stato impedito di parlare; non sono motivi di sicurezza quelli che lo hanno spinto a rinunciare.
La decisione di non andare è solo frutto di mero calcolo politico. Da portare all'incasso davanti ai proni politici italiani, chi altri? Potrebbe chiamarsi accelerazione nell'opera di convincimento.
Trasformarsi in vittima perché esiste una contestazione ha fatto e farà tanto comodo, peccato faccia crollare il castello: ha mancato di testimonianza. Gesù non si sarebbe tirato indietro; e magari sarebbe riuscito a convincere molti che poi, tutta questa lontananza tra le posizioni è artefatta. Ché tutto lo scontro fede/scienza è alquanto falsificabile. Che lo stabilire i limiti della scienza (uno dei problemi tuttora più affascinanti è proprio quello della demarcazione) può essere visto quale arricchimento del pensiero umano, a cui tutti possono e devono partecipare, altro che sottolinearne le differenze per marcare supposte superiorità.
Ma l'assenza di testimonianza cristiana da parte di un papa è un problema che riguarda la chiesa, intesa come comunità, credenti inclusi quindi.
Un problema ben più universale, perché riguarda tutti in Italia, è personificato non dal papa ma dai politici. Invece di fare i finti scandalizzati, i politici nostrani sarebbero chiamati a difendere l'onore delle istituzioni. Accettare di fatto la misera interpretazione che non c'erano le condizioni di sicurezza significa tacciare da incompetenti le forze dell'ordine. Ridurre la lettera dei professori a vile attacco contro una autorità morale significa di voler impedire ad una parte del pensiero laico di esprimersi. Se le ragioni di cotale autorità morale fossero davvero superiori sarebbe bastata davvero una lectio magistralis per soffiare via tutte queste fandonie.
Ma questi politici ormai hanno innescato una gara a chi diventa più papista del papa. Ora infatti il vignaiolo è lì che si ripassa il discorsino che qualcun altro avrà la compiacenza di leggere al posto suo. Chissà chi sarà l'eletto, stavolta.

15 gennaio 2008

genoma e morte, loro correlazioni

Questo blog, tante volte fosse stato scordato, attiene ad un mancato paleontologo. Le strade della vita che si sono aperte e quelle che si sono chiuse hanno portato lontano da quella bella laurea conseguita. La paleontologia ringrazia sentitamente.
Quando però mi ritrovo davanti a temi ed informazioni appartenenti a questa branca della scienza ecco che dentro di me scatta un qualche segnale, ché questa è materia mia -mi dico-, che mi porta a scrivere qualcosa.
Non è propriamente una cosa del genere che è successa (quindi il post pseudoscientifico vi è risparmiato, e stavolta sarete voi a ringraziare), ma tutte le volte che sento il nome di Darwin la cosa mi solletica alquanto.
Il Darwin Award è un ambito riconoscimento che annualmente viene assegnato a chi ha contribuito di più al miglioramento del genoma umano (rimuovendosi da esso in modo spettacolarmente stupido). Sì perché per aiutare il prossimo può anche bastare di comportarsi nella maniera più assurda possibile, che porti quasi necessariamente alla propria morte. L'aiuto al prossimo è proprio dato dal fatto che i protagonisti non avranno più modo di riprodursi, fenomeno anche detto della deselezione naturale, o del muori e impara, a anche de l'albero della vita si pota da solo, e ancora del dove l'evoluzione tocca il fondo.
Non bisogna aver paura ad affrontare la realtà: anche la stupidità fa parte della natura. Che però, sapendola molto più lunga di quel che si crede, vi pone rimedio continuando così a dare una speranza a noi, più fortunati. Per il momento.
Quest'anno il premio non è ancora stato assegnato. Per cui vi invito a visitare il sito del premio per visionare le 17 possibilità di scelta. And now, the nominees (ho sempre desiderato dire questa frase).

se voltar le spalle vi pare poco

Se venisse applicata una proposta di legge prima che questa fosse votata dal Parlamento, che validità avrebbe? Gli effetti, se ve ne fossero stati, sarebbero nulli, dal primo all'ultimo. Per non parlare poi delle eventuali implicazioni penali a cui potrebbero andare incontro gli sbadati, o rei, applicatori.
Se però l'applicatore fosse il Presidente della Repubblica le cose scritte sopra sarebbero tutte confermate tranne l'ultima: le implicazioni penali non sarebbero più eventuali ma certe. Cioè proprio la più alta carica che gode di molti privilegi ha, a vigilare sul suo operato, il reato peggiore di tutti: si chiama attentato alla Costituzione. Ultima ratio certo, ma è estremamente importante che sia prevista, indipendentemente dalla remota possibilità che possa essere applicata.
Forse il ridicolo sillogismo che vorrei fare è sbagliato completamente, forse il Concilio Vaticano II non è affatto paragonabile né ad un ordinamento giuridico né alla Costituzione. Però, se uno può prendere quello che un migliaio e forse più di rappresentanti ai più alti livelli della chiesa cattolica decisero, e cambiare a piacimento le procedure da loro fissate, senza che sia fermato o che sia possibile fermarlo, chi garantisce ai loro fedeli che la morale e la dottrina, argomenti ben più importanti discussi e decisi dal Concilio, possano a loro volta essere stravolte dal papa reazionario di turno? Son convinti che siano semplici questioni formali quelle del ratzi, come il guardare ai fedeli o voltare loro le spalle, oppure tra loro ci sarà qualcuno, chissà quando però, che si accorgerà finalmente che questo li sta portando da tutt'altra parte rispetto a quella che loro pensavano.
Mi sa che nel simbolismo dei gesti questo qui ha da insegnare a molti, mostrando le terga.

14 gennaio 2008

tecniche di convincimento familiari

Si pensava, vedrai come sarà contento del regalo (in fin dei conti lo ha chiesto lui). Ho scritto bene, si pensava.
Questi pattini sono da piccoli!
Insomma non ti piacciono, gli fa la sua nonna.
Neanche un po'!
Passano cinque minuti.
Allora, saranno belli questi pattini, vero? fa il suo nonno col solito cipiglio da arrabbiato nero e sguardo truce.
Sì, tanto. Risponde una vocina con gli occhi bassi e le braccia dondolanti.
Lo strullo dello zio ha riso per tutto il tempo.

13 gennaio 2008

fantastiche nuove uscite


Sarà l'album dell'anno? Io lo spero. Ho appena scoperto che a breve uscirà "kisses are hopelessly lazy" degli Ariocarpus fissuratus. Come chi sono? Questa qui a fianco è la copertina.



Ammettetelo, vi siete presi uno spavento, voi superesperti di qualsiasi cosa che emetta un suono. Ma qui si rimane cialtroni inside, ché ve lo stavate scordando?
Il tutto ha preso origine nel modo seguente:
Nome della band
Titolo dell'album (ultime quattro parole dell'ultima citazione)
Copertina dell'album (terza foto della pagina).
Sì lo so, è di una tristezza incommensurabile; è che quando una cosa mi fa ridere, non mi fermo davanti a nessuna vergogna. Per completezza, la citazione intera è di Bob Hope (people who throw kisses are hopelessly lazy), mentre la bella foto, che ho provveduto a rovinare irrimediabilmente, è di europeo.

Via Opéra Bouffe.

il nipote Ga, reprise

Se due anni fa stentai a mala pena a riconoscere chi fosse al telefono, quest'anno la conversazione è stata immediatamente compresa dal sottoscritto; ed è pure durata molto meno.
Nipote: ciao zio Andrea
SF: ma chi è, il nipote grande?
Nipote: sì. Fra poco è il mio compleanno, mi fai la torta? Quella di cioccolato, eh?
Qui alla fine si va ad instaurare una tradizione che non mi vede mica del tutto convinto. Mi chiedo se sia possibile che il primo sachertime dell'anno spetti sempre a lui; però del porre la domanda alla responsabile della situazione non ci penso nemmeno, la risposta sarebbe scontata: se vuoi puoi farne una nei primi giorni dell'anno tutta per me, direbbe la sorella. Allora meglio il nipote.

11 gennaio 2008

uggiare sé stessi

Stanotte avrò dormito sì e no solo un'ora. Frequenti cambi di posizione, pensieri fatti in scomode posizioni sedute, nuovi tentativi di sdraiarsi. Dopo circa tre ore passate in questo stato mi sono leggermente calmato e, anche se poi ho chiuso gli occhi ben dopo le ore 6 -almeno un'oretta di lieve appisolamento me la dovrei essere fatta-, almeno son riuscito a non pensare più di tanto.
In qualche modo le tensioni o, a essere più onesto, lo sfinimento per l'ennesimo periodo di stand by dovevano venire fuori. Al solito, non dando loro altra strada, implodo. Stamani però ho avuto un seguito in cui ho letteralmente berciato contro i miei, rei dei consueti e banali appunti che potrebbero fare anche per i prossimi 20 anni. Se proprio qualcosa doveva essere riversato contro qualcuno ovviamente la mia ira ha individuato in loro l'unico obiettivo possibile nel giro di chissà quanti chilometri.
Sensazioni di straniamento, acidità di stomaco accompagnata dalla contraddittoria sensazione di fame anche poco dopo aver finito i pasti si sono succedute dall'altro pomeriggio quando mi telefonarono per comunicarmi lo slittamento del mio rientro al lavoro. E, dopo circa un giorno e mezzo, l'implosione è arrivata. E' bastato indugiare un po' più del solito coi pensieri sulle future tensioni che si verificheranno con la responsabile, quella alla quale dovrò/dovrei fare da badante, perché mi saltassero i nervi. E non riuscire più a controllare tutto questo flusso di rabbia contro di lei, ma in realtà contro me stesso e le mie incapacità a gestire certe situazioni, è stato un tutt'uno con la nottata in bianco; e le stesse sensazioni tuttora le continuo a provare. Non si tratta delle tensioni lavorative che comunque non piacciono a nessuno; il fatto è che non mi è possibile gestire le tensioni da non lavoro. Le prime, quando ci sono, almeno possono venire anche solo parzialmente distratte dalle altre cose da fare in ufficio; le seconde non hanno una simile banale via di sfogo.
La sterilità di queste reazioni si amplifica poi col fatto che ero ancora un po' convalescente dell'influenza dello scorso fine settimana; in pratica stamani quando sono andato in bagno mi sono specchiato e ho potuto constatare come tutto questo letteralmente mi consumi.
Che brutta cosa non riuscire ad accettare i propri limiti. Che brutta cosa non riuscire ad evidenziare, con sintetiche e appropriate espressioni, quelli degli altri. Il bello è che sono qui a tergiversare e, forse, a continuare a farmi del male. Su tutto spero che prima o poi prevarrà la stanchezza; è che non mi ha ancora preso. Almeno per un po' troverò un po' di pace.

10 gennaio 2008

utilità

Incuriosito da questo post del maestroalberto ho provato a sostituire Acrobat Reader col suggerito Foxit Reader, di cui non avevo mai sentito nemmeno il nome. Beh, non so dire quanto occupasse di ram il primo programma e ora quanto ne occupi il secondo ma solo di spazio sull'hd son passato dai 200 MB di Adobe (col language support, a dire la verità) ai poco più di 5 MB di adesso.
Per quello che ne devo fare io coi file in formato pdf la cosa funziona come prima, quindi largo alle utili novità. Credo che i miei 256 MB di ram mi ringrazieranno.

09 gennaio 2008

il sipario su Erri Potti

Il settimo libro di Harry Potter mi è piaciuto. La Rowling ha trovato imho una buona chiusura per la saga. Non penso fosse l'unica possibile né che tutto quello che ha scritto sia immune da contraddizioni. Durante la lettura ho notato, senza però tornare indietro a rileggere meglio, dei punti quanto meno non chiari. Alcuni dettagli sono stati inseriti senza spiegarne l'origine, vedi le buone capacità -acquisite come non si sa- di praticare l'occlumanzia da parte di HP. Ma in definitiva resta una buona trama e sono contento di aver continuato ad essere fiducioso per tutto il tempo nel quale sono rimasto in attesa.
Mi resta in realtà un unico, forte, dubbio e cioè se Piton, accettando la proposta di Silente, fosse cosciente che si sarebbe comunque sacrificato. Perché se fosse sopravvissuto sarebbe stato comunque un fuggiasco per sempre, proprio perché non sarebbero state svelate le ragioni dell'atto di maghicidio di cui si era reso responsabile.
Il personaggio meglio descritto secondo me è stato Voldemort (no, stavolta i consueti boom, shhhhh, e rumori simili non li scrivo, tanto ha finito di ammorbarci). In pratica una rappresentazione, in linguaggio fantastico, di un qualsiasi tiranno. Specie mentre leggevo alcune sue battute, verso la fine del libro, mi hanno portato alle mente alcune illogicità, certe incapacità a trovare anche nei dettagli le vere cause delle cose, tipiche di chi è un po' (tanto) distaccato dalla realtà. Mi ha ricordato un discreto numero di persone. Eh sì che la Rowling, che io sappia, l'Italia mica la frequenta.

ingressi

Saltuariamente aggiorno anche sul blog i link dei blog che seguo, mentre le decinaia di feed su netvibes sono decisamente aggiornate. Oggi è stata mattinata di cinque nuovi link anche sul blog, alla sezione Blog da seguire.
Per tutte queste novità forse non mi sento bene. Ci saranno ancora i postumi dell'influenza, mi ripeto. Per dire: ieri in un commento che ho fatto ho scherzosamente proposto di delinkare quel blog dal mio. Peccato non fosse possibile farlo. Non lo avevo ancora inserito. Da oggi però sì, è possibile (il delinkaggio, è chiaro).
E voi, Pax - PerSpa - Stoney - UgualiAmori - UneBelleHistoire, scrivete bei post.
A volte mi sorprendo per cotanta generosità. Non vi pare che dovrei essere io quello che debba essere omaggiato con una sacher, invece di creare il solito sachertime per gli altri?

08 gennaio 2008

segnali di luce

SF domanda... ma i miei queridi lettori risponderanno? Boh, io intanto ci provo.
Da più di un mese a casa dei miei è arrivata una lettera dell'Enel in cui viene offerta la possibilità di aderire alla tariffa bioraria. Da più di un mese, vacanze incluse, i miei ricevono telefonate dal call centre Enel per sapere se vogliono aderire (entro il 31 gennaio, si affretti signora). Io no. E fremo per non aver avuto ancora questa fortuna.
L'offerta ha di per sé qualche elemento di interesse. Io ad esempio per il telefono di casa mia non spendo niente sulle urbane e interurbane nella fascia oraria 20-8; essendo assente di casa -paradisoccupazioni escluse- dalle 8,30 alle 19 tutti i giorni cose di questo genere è chiaro che mi convengano.
Il consumo di luce però non è esattamente come quello del telefono. Non è del tutto legato alla presenza in casa. Frigo e congelatore, come minimo, son lì che vanno sempre. Ecco il perché di mettersi a controllare quanto più alto è il costo della fascia più cara, e quanto più bassa quello della fascia meno cara, rispetto ai consumi attuali.
Più facile a dirsi che a farsi. Il confronto tra le cifre della proposta e quelle in bolletta non è così immediato. A partire dai nomi: tariffe da una parte, corrispettivi dall'altra. A casa mia, e anche su qualsiasi manuale di diritto, son cose diverse. Di difficile comprensione soprattutto l'espressione al "netto delle imposte" scritta sulla proposta bioraria. Perché non significa assolutamente che sopra quella cifra vada calcolata la sola Iva. Quali altre voci di costo ci sono? A leggere bene sul sito dell'Enel si vede, in fondo tra le note, che sono esclusi dalle cifre quantomeno gli oneri di trasporto e di dispacciamento. A quanto ammonteranno? Non è dato a sapere. Sulla bolletta la voce del corrispettivo rimane indifferenziata. Non è quindi possibile fare un reale confronto tra i due casi.
Di queste e di altre cose, esempio la possibilità di recesso dall'offerta, è stata fatta la domanda diretta durante le numerose telefonate arrivate. Le risposte devono ancora giungere.
Ho cercato sui siti delle associazioni dei consumatori ma non ho trovato la benché minima informazione utile. L'unico elemento che tuttora mi renderebbe propenso a consigliare i miei di aderire è che la tariffa bioraria ha i prezzi bloccati per due anni. I prezzi sono infatti aumentati proprio con l'anno nuovo.
Qualcuno ne sa qualcosa di più e/o ha già fatto il passaggio alla bioraria? SF attende che dalla sua quarantina di lettori giunga un segnale. Di luce.

06 gennaio 2008

scommessa della settimana

Approfittando del fatto che la testa non mi è ancora scoppiata, anche perché sembra tutta intera, indirei una scommessa così articolata: in quale giorno della settimana entrante sarò chiamato dal lavoro perché mi venga comunicato quando potrò iniziare col nuovo contratto?
Eh sì, secondo le promesse verbali da domani ogni giorno è buono perché mi contattino per dirmi quando iniziare.
E inoltre: è possibile cogliere significati diversi sulla chiamata a seconda del giorno in cui sarò contattato? Per me sì: se lo sarò già domani sono più vicini alla disperazione che altro; se sarà venerdì sarò più vicino alla disperazione io. Ecco, dico che fino a mercoledì tutto può andar bene. Poi prometto di sclerare.
Ovvio che chi vorrà cimentarsi in questa prova di coraggio e di incoscienza non vincerà niente.

05 gennaio 2008

barlumi di relativismi

Riemergo, quasi un resuscito direi, dal letto nel quale sono sprofondato per distrarmi e girare per la blogsfera e vedere cosa scrivono gli/le amichetti/e e pure tanti altri simpatici sconosciuti.
Così mi ritrovo una valanga di post incentrati sull'attacco -finalmente stanno rompendo gli indugi- alla legge sull'aborto da parte del vaticano. Ci sono in giro delle belle analisi.
Su tutto mi colpisce come traspaia il fremito che le gerarchie ecclesiastiche stanno provando nell'impegnarsi a trovare accoliti che sostengano le loro intenzioni di modificare l'ordinamento giuridico italiano e di portarlo ad essere il più conforme possibile alla loro morale.
Più ancora di impegnarsi a far capire ai loro credenti che vivere certe situazioni, avere certi comportamenti, non è da cattolici e quindi di indurli ad un rispetto sostanziale dei precetti a cui dovrebbero sottoporsi per dare una piena e vera testimonianza, impiegano energie per far sì che le leggi di uno Stato
siano conformi ai loro precetti.
Al di là di come potrà andare a finire il "miglioramento" della legge sull'aborto, vedo in questa scelta ben ponderata di attacco alla laicità dello Stato una sconfitta per la chiesa. Quello che non riesce a fare in termini di convinzione sui propri credenti tenta di farlo passando attraverso una classe politica prona ai suoi voleri. E questa per me non rappresenta altro che la rinuncia alla propria missione.
Uno scegliere la via comoda, visto che di liberare dalla secolarizzazione una società non sono affatto in grado di farlo.

lo schiantato

Non sono sicuro ma forse l'aver iniziato a leggere il 7° Harry Potter deve aver prodotto subito qualche effetto. Già dal primo capitolo infatti partono le belle parole di avada kedavra. Mi sa che qualche schiantesimo è pure arrivato qui. E sì che ero convinto di esserne del tutto immune. Ma solo perché non credo che né una bacchetta né l'incantesimo in sé vogliano perderci in dignità ed occuparsi del sottoscritto.
Per farla breve da stanotte son qui schiantato in due. Prima avanti e indietro dal bagno, poi un po' di conati, giusto per migliorarvi la digestione visto l'orario; insomma, per poco non era disidratazione totale. La febbre non me la sono misurata; al solito il mio cervello bacato mi suggerisce di non farlo. Se scopro di avere la febbre passo dallo stato di 'star male' allo stato di 'malato' vero e proprio. Mi sa che più che un dottore mi ci vorrebbe uno psichiatra.
Ora alterno un teino ad un brodino, ad un'aspirina, e a un nuovo teino. E a peggiorare la situazione ci si è messa pure una stanchezza tale che non mi permette di continuare a leggere il libro.
Me ne torno sotto le coperte.

03 gennaio 2008

non sempre basta un dolce

Stamattina son passato dal vecchio ufficio a fare i saluti alle mie ex colleghe e a contraccambiare, con una bella idea che mi è venuta in mente di realizzare ieri sera, i regalini che il venerdì pomeriggio precedente le vacanze natalizie mi vidi recapitare al nuovo ufficio.
Bella accoglienza, buono il dolce. Baci e abbracci.
Avevo già da qualche giorno, da quando cioè iniziai a pensare di andarle a trovare, il sentore che la cosa sarebbe stata più facile a dirsi che a farsi. Effettivamente mi ha pesato ritornare in quello che, tutto sommato, si era col tempo rivelato un luogo sempre più friendly. E dove, se non dal punto di vista lavorativo almeno da quello delle relazioni instaurate, valeva rimanerci anche con quelle condizioni di precariato che si sono protratte per tutti gli anni che vi sono rimasto.
Ieri sera infatti mi aveva preso una strana agitazione, dovuta poi al fatto che non riesco a star tranquillo quando so che mi si presenteranno davanti quei piccoli fantasmi che la mia mente non riesce a scacciare. Perché a volte mi risulta difficile star lì a ripensare al contratto di lavoro o a certe nuove dinamiche relazionali che intravedo come ingestibili. Per cui un banale ritorno al passato, dove almeno uno di questi due aspetti valeva il gioco dell'accettare le proroghe proposte, avrebbe riacutizzato certe insicurezze.
E infatti, mentre si parlava del più e del meno, la mia mente ha iniziato a nuotare in un mare di ricordi di sensazioni, di rumori, di argute intuizioni che mi permisero di sopravvivere lì dentro e di crearmi il mio spazio. Tutte cose che nel nuovo ufficio non solo non ho raggiunto ma ne intravedo le enormi difficoltà a realizzarle poste dalle già accennate relazioni particolari e dal nuovo contratto di cui conoscerò (la prossima settimana?) i dettagli più in là nel tempo.
Il tutto però è come coperto da una sensazione particolare, difficile da descrivere a parole. E' come se col tempo stessi smarrendo quel giusto grado di vitalità misto ai timori per il futuro e, contemporaneamente, acquisissi un via via sempre maggiore menefreghismo per quello che mi sta accadendo. Ed è questo cambio di percezione che mi limita alla realizzazione dei desideri del momento e non anche del futuro a non piacermi affatto.

02 gennaio 2008

zuzzurelloni

Se vi siete accorti, in giro per la blosfera ci sono stati un sacco di post augurali per il 2008 contenenti ciascuno migliaia di link ad altrettanti blog.
Io ad esempio mi sono ritrovato 14 link al mio blog a cavallo tra l'ultimo e il primo dell'anno. Di fatto il mio punteggio su blogbabel si è alzato sensibilmente ma la posizione in classifica è in pratica rimasta immutata.
Se vogliamo, in questo possiamo vederci una dimostrazione che il linkare un blog di per sé è indicativo di poco. Se i messaggi di auguri avessero contenuto link non a tutta la blogsfera ma solo ad una categoria (politici? ;-P) ecco che la classifica ne sarebbe stata sfalsata; su cosa poi... sul giusto grado di autorevolezza? Si potrebbero intavolare discussioni filosofiche su cosa intendere per autorevole e soprattutto per giusto; va da sé che non ne abbiamo voglia, vero?
Caso vuole che questo post non abbia link. Non vorrei farvi montare la testa.

01 gennaio 2008

carinerie di inizio anno

Trovate nel video successivo la seconda ragione del perché non ho gatti. La prima è una pura e semplice questione di sopravvivenza.
Dedicato agli amici gattofili. E un grazie ai realizzatori PerSpa.


2007 music balance

Scrivo, dell'anno appena trascorso, il sunto che desidero al mio solito fare: quello della musica.
Negli altri campi, ad es. la lettura, ci sarebbe sì da pensare al fatto che il 2007 è stato l'anno dell'avvento di aNobii (inchino) ed anche che è stato l'anno nel quale ho letto di più in assoluto in vita mia (25 libri mi dicono le statistiche della mia libreria); son contento quindi di partecipare all'innalzamento della media nazionale anche se so che il gioco diventa più facile quando i numeri sono bassi.
C'è anche da menzionare la puntuale, come il concerto di Capodanno, foto dei bloggers 2007.
Però non c'è gara, la musica su tutto. E allora ecco il sunto:

gennaio 2007, Elevation - U2
febbraio 2007, Love rescue me - U2
marzo 2007, Madonn'io non lo so - Adrian Willaert nell'interpretazione dei The Ring Around Quartet
aprile 2007, Unchained melody - Righteous Brothers nella versione degli U2
maggio 2007, Here comes the flood - Peter Gabriel

giugno 2007, Hannes - Sigur Ros
luglio 2007, Agaetis byriun con la prosecuzione di Avalon - Sigur Ros
agosto 2007, Bodyrock - Moby
settembre 2007, Soul education - Jamiroquai
ottobre 2007, Keep yourself alive - Queen
novembre 2007, Don't know why - Norah Jones
dicembre 2007, Perfect day - Lou Reed.

A questo punto si potrebbe pensare che la scelta per la canzone dell'anno fosse tra queste dodici. E invece no. Ho pensato di cambiare stavolta. Per fortuna ho trovato un sua versione live. Ha un arrangiamento particolare, e dura la metà rispetto alla versione dell'album. Ma ha il pregio di conservarne la forza, e la voglia di gridarla: Hawkmoon 269 - U2.