C'era Freddy Mercury che una volta cantava Don't stop me now. Ecco, togliendo il don't iniziale si legge il testo dell'accorato appello odierno: fermatemi, non fatemi entrare per un po' in una libreria. Ogni volta che c'entro ne esco sempre con dei libri; oggi poi ne ho presi tre e, avendone lasciati lì altri due, son qui tutto timoroso che tra un pochino mi sentirò ancora la vocina nella testa "però, un bel salto in libreria, no eh?". Non è neanche una mera questione di sputtanamento dello stipendio, in fin dei conti meglio spendere in libri che in tante altre cose, ma il fatto è che ne ho già più di 60 in casa che non ho ancora aperto. Perché allora ne aggiungo immancabilmente dei nuovi?
Uno psicologo mi sa che non sarebbe in grado di aiutarmi; uno psichiatra mi impasticcherebbe. Va da sé che il destino mi lascia sempre da solo nei miei deliri.
E sì che oggi non faceva nemmeno troppo caldo.
Uno psicologo mi sa che non sarebbe in grado di aiutarmi; uno psichiatra mi impasticcherebbe. Va da sé che il destino mi lascia sempre da solo nei miei deliri.
E sì che oggi non faceva nemmeno troppo caldo.
3 commenti:
una malattia che capisco ;-)
magari non ne ho 60 ancora da aprire ma il richiamo della libreria è come il canto di una sirena
mi raccomando la cosa più importante però: aggiorna la lista dei desideri su anobii! ;-P
Oh sister, di quei 60 è chiaro che solo una parte mi interessano per davvero. Il problema è che ne compro ad un ritmo superiore alle mie capacità di lettura.
La lista dei desideri è volutamente limitata. Se dovessi inserirci tutto quello che mi interessa sarebbero decine e decine.
gasp!!!
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