20 agosto 2007

ridi che ti passa

Stanotte, dalle 2,30 alle 6, qui ha piovuto ininterrottamente. Non troppo forte per fortuna tanto che non si è allagato niente. È stata una di quelle piogge che, se non fosse stato per l'ora, mi avrebbe fatto venire voglia di starmene alla finestra a guardare fuori, in uno di quei bei momenti in cui è possibile trovarsi in mezzo tra la frescura dell'aria e il tepore di casa; e questo non è un semplice sentire causato da differenze di temperatura ma anche, e soprattutto, un coccolarsi tra il nuovo e il vecchio periodo, quasi che la pioggia estiva che arriva a segnare l'inizio della fine della stagione segni anche un'altra fase della vita.
Data l'ora me ne sono rimasto a letto, con la finestra di camera aperta, a coccolarmi tra aria fresca che entrava e tepore sotto le lenzuola. Che bello. Per essere il giorno in cui rientravo al lavoro devo dire di aver passato proprio una bella nottata. Stamani poi, un bel sole mi ha accolto quando sono uscito di casa e sono montato sulla bici.
La mia collega di sportello non mi ha accolto invece molto bene. Prima delle ferie, avendo saputo che andava in montagna e avrebbe dormito in tenda, le dissi -senza troppa malizia, applicando un normale senso pratico- che era molto rischioso. Ebbene, lei e la sua famiglia sono scappati dal luogo di ferie causa 'acqua a sassate'; oggi, al momento di tornare a casa a pranzo, col tempo che si stava velocemente rovinando di nuovo, vengo salutato con un assolutamente malizioso 'uh, spero tanto non piova mentre sei in bici'. La risata che mi sono fatto in quel momento è scemata nel volgere di qualche minuto quando, ormai troppo distante dall'ufficio ho capito che lo sventurato, io, sarebbe diventato in poco tempo vittima della iettatrice, lei. Non solo mi sono bagnato come un pulcino, cosa non rara, ma addirittura mi sono sporcato come non mai i pantaloni e le scarpe (non ho capito neanche come, forse per essere passato sotto troppi alberi, boh) e mi sono dovuto fermare per evitare di perdere anche il minimo necessario di aderenza delle ruote, cosa questa mai capitatami.
Ora sono in ufficio, di nuovo in bici. Domani, giusto per rallegrarci dal ritorno dalle ferie, scorrerà del sangue. Ma tanto poi lo so, saremo distratti dai nostri fantastici utenti coi loro problemi irrisolvibili, e sarà una risata continua.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il rientro è veramente duro, ho ricordi di ciò. Auguri

Anonimo ha detto...

Ma bene!! Allora buon divertimento